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MESESPORT marzo2016

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Andrea Sbardellati<br />

tennis<br />

Il tennista senese protagonista a Pesaro dell'incontro di<br />

Coppa Davis vinto dall'Italia sulla Svizzera<br />

per 5 a 0 e nel quale si è imposto nella prima<br />

e ultima partita<br />

Lorenzi,<br />

re di Coppa:<br />

"ora tutti agli<br />

Internazionali d'Italia"<br />

A una sola posizione dalla sua miglior classifica<br />

di sempre e pronto a dare nuovamente tutto per scalare<br />

il ranking internazionale. Questo l’obiettivo di<br />

Paolo Lorenzi che qualche settimana fa ha toccato<br />

quota 50 nella classifica internazionale Atp di tennis<br />

riavvicinandosi alla 49 che aveva occupato nella primavera<br />

del 2013. Un avvio di stagione al fulmicotone<br />

per il portabandiera del tennis senese che ha<br />

battuto giocatori di ottima caratura internazionale<br />

in questo avvio del 2016 aggiudicandosi il torneo di<br />

Canberra in Australia superando tre giocatori tra i<br />

primi cento al mondo come il russo Donskoy, l’iberico<br />

Granollers e il croato Dodig in finale. Lorenzi<br />

ha poi dato del filo da torcere in tre set tirati contro<br />

il bulgaro numero 28 al mondo Grigor Dimitrov<br />

agli Australian Open.<br />

Al torneo di Bucaramanga in Colombia si è invece<br />

arreso solo in finale contro l’austriaco Melzer,<br />

ma ha fatto vittime illustri in quella competizione,<br />

come il portoghese Elias e l’argentino Horacio Zeballos.<br />

A Quito, in Ecuador, Paolo ha ceduto in semifinale<br />

con il brasiliano mancino Bellucci, ma nei<br />

quarti ha fatto fuori il numero 20 al mondo, l’australiano<br />

Bernard Tomic e l’idolo di casa, il colombiano<br />

Alejandro Falla. A Buenos Aires solo il numero<br />

5 al mondo, lo spagnolo Rafa Nadal, ha interrotto<br />

il cammino a livello dei quarti di finale del senese<br />

che aveva superato l’altro iberico Andujar e l’argentino<br />

Schwartzman. A Rio de Janeiro ha battuto il<br />

compagno di Coppa Davis Marco Cecchinato per<br />

cedere all’argentino Delbonis.<br />

Un percorso gli è valso la convocazione per l’incontro<br />

di Coppa Davis contro la Svizzera svoltosi a<br />

Pesaro in cui Lorenzi non si è accontentato soltanto<br />

di vincere ma di stravincere, aprendo e chiudendo il<br />

confronto (terminato 5 a 0 per gli azzurri) grazie alle<br />

vittorie su Chiudinelli e Bellier.<br />

Inutile dunque chiedere quale momento sta vivendo<br />

il miglior tennista senese di ogni epoca?<br />

“Dal punto di vista fisico è stato il mio miglior inizio<br />

di stagione degli ultimi dieci anni. Attualmente mi<br />

sento bene. L’anno scorso ho avuto qualche fastidioso infortunio,<br />

però adesso comincio a stare meglio. Nei tornei<br />

in Sudamerica ho avuto con me il preparatore atletico<br />

per quattro settimane su cinque e questo lavoro ha sicuramente<br />

pagato. Abbiamo fatto un bel carico di lavoro fisico.<br />

Sono contento dei risultati ottenuti finora e del lavoro<br />

fatto con il mio allenatore Galoppini nell’inverno<br />

perché abbiamo cercato di migliorare in tutti gli aspetti del<br />

gioco per rendere meglio sul campo. Più vai avanti e la<br />

differenza tra il rendimento attuale e quello migliore raggiungibile<br />

è sempre minore”.<br />

A 34 anni molti possono sentirsi appagati, ma tu hai<br />

avuto sempre una grande forza mentale e fisica<br />

per mantenere sempre molto alta l’asticella.<br />

Quali sono gli aspetti maggiormente curati per<br />

migliorare ulteriormente?<br />

“Lavoriamo molto sul fatto di cercare di essere<br />

molto più aggressivi durante gli scambi perché il mio<br />

problema era quello di difendermi un po’ troppo e<br />

quindi abbiamo lavorato molto sul servizio per cercare<br />

di stazionare meno possibile dietro la linea di fondo<br />

campo, avvicinandomi molto di più ad essa ed essere<br />

propositivo per costruirmi il punto. Tutti i cambiamen-<br />

ti tecnici li improntiamo su questo aspetto cercando<br />

magari di scendere un po’ più a rete per andare a conquistare<br />

il punto più spesso possibile”.<br />

Dopo il fine settimana a Pesaro assieme agli altri azzurri<br />

Seppi, Bolelli e Cecchinato, a quali tornei<br />

individuali prenderai parte?<br />

“Dopo la Davis quest’anno salterò Indian Wells e<br />

Miami, mi riallenerò per un certo periodo per riprendere<br />

poi con il torneo Atp a Houston negli Stati Uniti, poi<br />

Montecarlo e Barcellona, tutti con campi in terra battuta,<br />

per poi preparare nel miglior modo possibile Roma<br />

e Parigi. L’anno scorso rientrai dopo l’infortunio<br />

poco prima di Roma, ma non ero al meglio della<br />

condizione. Quest’anno vorrei preparare Roma<br />

e riuscire a giocare nel miglior modo possibile.<br />

Mi aspetto di fare bene nei tornei di<br />

terra in Europa. Prima di prepararmi<br />

per i tornei nell’erba per arrivare poi<br />

a Wimbledon”.<br />

Che messaggio può dare<br />

Lorenzi al mon do tennistico<br />

senese?<br />

“Il messaggio<br />

che<br />

vorrei lanciare<br />

è quello di venirmi a… tifare a Roma. Mi piacerebbe<br />

molto poter fare qualcosa per Siena che è la mia città<br />

e che porto sempre nel cuore. Mi piacerebbe dare una<br />

mano ai ragazzi giovani che iniziano a giocare a tennis<br />

e far diventare il nostro sport come uno dei principali<br />

e seguiti della nostra città”.<br />

L’obiettivo della stagione, dunque, è di migliorare la<br />

posizione numero 49 raggiunta a inizio 2013 ?<br />

“Come dico sempre ogni anno, l’obiettivo è migliorare<br />

il best ranking e migliorare la mia stagione migliore”<br />

Che sensazione provi quando vieni chiamato a far<br />

parte del gruppo della Coppa Davis?<br />

“Per un giocatore il fatto di giocare per la propria<br />

nazione in Coppa Davis penso sia veramente il massimo.<br />

Per me è una cosa speciale. Ci sono arrivato relativamente<br />

tardi, ma ogni volta che vengo convocato<br />

per me è una sensazione meravigliosa e speciale. Per<br />

un atleta italiano il fatto di poter vestire la maglia azzurra<br />

è il massimo che può chiedere e il massimo a<br />

cui aspirare. Faccio parte della squadra che negli ultimi<br />

anni ha raggiunto una semifinale e un quarto di finale.<br />

Il clima è buono e speciale”.<br />

Nella classifica mondiale attualmente Lorenzi è il<br />

numero 54 ed è il terzo giocatore italiano dopo<br />

Fognini e Seppi…<br />

“… è’ una cosa che a me fa molto piacere, perché<br />

ho lavorato tanto per arrivare fino a questo punto contribuendo<br />

a raggiungere risultati importantissimi insieme<br />

ai miei compagni e al commissario tecnico Corrado<br />

Barazzutti”.<br />

[marzo 2016]<br />

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