MESESPORT marzo2016

More documents

Recommendations

Info

asket / augusto mattioli Orgogliosa e immediata reazione della Virtus dopo l’imprevista sconfitta di Agliana che rischiava di tagliarla fuori dai giochi anzitempo ...ma non vuole sentir parlare di serie B “No, a… Follonica ancora non ci andremo. Ma se avessimo perduto con Carrara il campionato per noi non avrebbe avuto più stimoli. Dopo la sconfitta ad Agliana avevamo le spalle al muro. Invece abbiamo risposto presente. La posta in palio era importante. Una sconfitta ci avrebbe condannato a finire il campionato con sei giornate di anticipo. ” Con una certa ironia Francesco Bonelli, playmaker guardia della Virtus, ha commentato la sonante vittoria della squadra (85 a 60 il risultato finale) con Carrara, squadra che si era piazzata al primo posto nell’altro girone toscano della C Silver, nella partita della seconda fase del girone promozione . Di cui fanno parte, oltre alla Virtus, anche Pino Firenze, Certaldo, Prato, Castelfiorentino, Carrara, Lucca e Agliana. Già Agliana… Nella partita di esordio di questa seconda fase del campionato giocata in trasferta, la squadra rossoblù ha fatto flop giocando un incontro tutto da dimenticare. Quell’80 a 61 non è certo un risultato che può far piacere. Certo una sconfitta ci poteva anche stare visto che Agliana era prima in classifica (in questa fase le squadre si sono portati dietro i punteggi degli scontri diretti) ma per il modo in cui si è concretizzata. Ma la reazione a questo, diciamo, inaspettato black out mentale più che fisico, c’è stata con Carrara per cui i senesi non andranno a Follonica ma possono continuare a sperare di essere in corsa per la conquista dei due posti che permetterebbero di partecipare alla fase successiva del torneo. E magari pensare anche alla promozione in serie B. Un traguardo ancora molto lontano e molto difficile, perché alcune delle avversarie sono ben attrezzate. Vedi Agliana appunto, ma anche Certaldo, Pino Firenze Castelfiorentino, Lucca e Carrara. Un torneo che meriterebbe una maggiore attenzione da parte di chi segue la pallacanestro a Siena. Sperare non guasta affatto. In ogni caso è già un risultato positivo avere conquistato la promozione nella C Gold. Segnale che il basket cosiddetto minore senese ha ancora qualcosa da dire, in un panorama cittadino preoccupato per quello che accade alla Mens Sana. Da parte della società non manca la soddisfazione per la promozione in C gold. Dice il direttore sportivo Egidio Bianchi. “ Noi abbiamo già fatto un grande campionato. Però non dobbiamo accontentarci ma continuare a giocare come sappiamo. Dopo la sconfitta di Agliana mi aspettavo quella reazione che con Carrara c’è stata nella maniera migliore, perché ci ha consentito di vincere di 25 punti con la squadra prima classificata nell’altro girone. Continueremo ad allenarci e giocare con la stessa intensità perché vogliamo fare il meglio possibile in questo campionato”. E per la serie B? “ C’è tanto tempo prima di parlare di questo” Un miraggio? “Assolutamente sì”: Domenica prossima il quintetto di Braccagni sarà impegnato invece a Prato, squadra che ha perso le prime due partite di questa seconda fase. Una vittoria è possibile per quella Virtus vista contro Carrara, ma bisognerà giocare al massimo della concentrazione per riportare a Siena due punti davvero preziosi, per dire poco. E restare in corsa. « Tre immagini della partita con Carrara che ha ridato slancio alle ambizioni della Virtus » [marzo 2016] 16
stefano fini / basket Problemi di cassa potrebbero negare ai giovani mensanini la possibilità di accedere alle finali nazionali Chi vuol tarpare le ali agli Under 18? Difficile parlare di basket a Siena in questo periodo, intendendo per basket quella disciplina sportiva che si gioca su un campo 15 mt per 28 con due canestri agli estremi del diametro di 45 cm. posti a 3,05 metri di altezza. Perchè difficile e perché questi numeri? Perchè i numeri diventano quelli dei bilanci che non tornano mai e quelli di una ambita poltrona 46x40 con schienale alto di una presidenza (Polisportiva) che da mesi è diventato il vero oggetto segreto del contendere. Difficile parlare di basket! Eppure occorre farlo perché questo è il soggetto, il punto al centro del cerchio e chi per dovere o interessi si avvicina al basket, quello senese nello specifico, lo deve fare con rispetto, con umiltà (se non ha le conoscenze specifiche) e con finalità e obbiettivi esclusivamente sportivi. L’ottimo lo si ottiene quando a queste componenti di base si aggiungono conoscenze e professionalità ed anche ‘amore’, perché se le cose si amano tutto diventa più facile. In questa pagina tratteremo di basket giovanile, come è nostra abitudine, e delle sue vicende sportive. Fare informazione è una priorità , ma strada facendo ci accorgeremo come tutto, anche quello che avviene sul campo, può essere condizionato nel presente e nel futuro da quello che bene o male accade fuori dal campo. Gli Under18 della Mens Sana hanno dato inizio alla fase interregionale, 8 gironi di 6, gare di andata e ritorno dal 25 febbraio al 12 maggio. Nel girone della Mens Sana troviamo oltre alla Use Empoli, la Virtus Pozzuoli, la ASB Vivi Napoli, la San Paolo Ostiense e la Polisportiva Corato Bari; bastano i nomi per capire che le prime difficoltà per la squadra mensanina non sono rappresentate tanto dai nomi quanto dai chilometri. Trasferte lontane e pertanto costose. Problemi che non dovrebbero esserci in una situazione di normalità, ma la normalità è stata stravolta dai numeri: le risorse finanziarie che mancano. E se tutto questo influisce nella testa dei giocatori della prima squadra (sono dei professionisti) possiamo immaginare che ciclone diventa nella testa di un ragazzo. Cose poco comprensibili per noi diventano equazioni impossibili per un diciottenne. Poi nella follia che dilaga difficile spiegare a un ragazzo, in modo logico, il motivo per cui un tuo compagno di squadra in perfetta salute lo vedi assistere all’allenamento a bordo campo e non giocare. Il ragazzo si domanda: “Ha sempre giocato in prima squadra e negli under ... perché adesso non gioca più con noi …. lo ha fatto fino ad ieri? Cosa è cambiato? Proprio oggi che l’impegno diventa più difficoltoso, passando all’interregionale, non gioca più con noi ?” Diventa ancora più complicato dare una risposta per la non partecipazione dello stesso non solo all’allenamento ma addirittura nelle gare ufficiali. Se gli allenamenti potrebbero costituire un super-affaticamento (andrebbe comunque organizzato un impegno ridotto o saltuario con gli under) l’assenza nella gara ufficiale di campionato non trova proprio giustificazione. Ma attenzione …. adesso a Bucarelli si aggiunge Masciarelli! Così una prima gara dell’interregionale giocata contro Empoli, vinta nelle precedenti due gare della prima fase di 40 e 50 punti la perdi nella piena confusione mentale di -4 (69-65). Un brutto modo di iniziare l’interregionale. Coach Catalani sapeva benissimo che l’approccio alla gara non sarebbe stato ottimale per i motivi detti sopra ma quello che lo ha sorpreso negativamente è stato il constatare come il gruppo non abbia trovato energie e sicurezze (nemmeno difensive subendo 14 canestri da 3) utili a ribaltare il risultato a suo favore. La squadra si è rifatta subito andando a vincere a Pozzuoli di +38 (76-38), subendo 10 punti nel primo periodo e 4 nel secondo. Questo non deve creare false illusioni, le difficoltà nella fase offensiva si sono manifestate anche in questa occasione. Pozzuoli era la quarta arrivata in Campania. Partita assai diversa sarà la prossima in casa contro Napoli, un Vivi Basket Napoli forte e primo nella sua regione. Squadra da affrontare a pieno organico, con Bucarelli e Masciarelli, altrimenti diventa difficile da superare. Quindi per non assistere a un Empoli-bis (nel comportamento e risultato) è giusto e logico avere l’organico al completo per ritrovare gli equilibri di squadra collaudati. I ragazzi non devono essere traditi dalla società. Questa squadra ha le potenzialità per raggiungere le finali nazionali che si disputeranno dal 12 al 18 giugno a Pordenone; per questo è stata costruita. Nulla è dovuto e nulla è scontato ma il non raggiungimento di un obbiettivo deve dipendere da fattori interni e sportivi e non esterni; solo in questo modo anche le sconfitte possono essere utili nel capire errori e mancanze in un processo di crescita oltre a diventare educative a livello sportivo. I verdetti li deve dare il campo e non le politiche gestionali più o meno sbagliate come i successivi rimedi. Apriamo un altro capitolo: le colpe del basket giovanile nell’attuale dissesto finanziario della Mens Sana basket. Diciamolo subito e chiaramente… responsabilità zero. Ed ogni logica o considerazione numerica di eccessivi costi non è reale. Anche il dato menzionato da Marruganti è sovrastimato mentre la perdita complessiva totale a fine stagione per il settore giovanile dovrebbe aggirarsi sui 50mila euro. Inoltre quando viene fatto un budget di un settore giovanile in un club dove una notevole parte di quelli che sono stati gli investimenti fanno parte della prima squadra (quindi della serie A) facendoti risparmiare nel budget contratti di questa (prima squadra), è anomalo non considerarlo. Come minimo, per correttezza, dovrebbe essere specificato. È il principio dei vasi comunicanti. In estate, per un rilancio del basket giovanile accettabile, in considerazione delle tradizioni e del valore del movimento biancoverde, venne deciso di affidarsi alle qualità professionali di Michele Catalani già viste a Siena e confermate a Roma. Fortunatamente si abbandonarono piste che portavano ad altri coach (Gianluca Lulli da Teramo), coach di qualità decisamente inferiori e dai costi non molto discosti da quelli dell’attuale tecnico. Il budget preventivo stagionale era intorno ai 130mila euro. Troppi? No … giusti! Logicamente in una situazione in cui le risorse economiche si presuppone esistano e l’accettazione del budget preventivo la dava a pensare. Poi la realtà ben diversa constatata da subito perché la sofferenza nel dover pagare la quotidianità (campo, benzina trasferte ecc.) nel settore giovanile non si è manifestata a febbraio ma già a novembre. Adesso sarebbe un grave errore considerare negativamente il raggiungimento di una finale nazionale Under18. Speriamo che questo non baleni nelle teste di chi deve fare i conti; 6 giorni a partire dal 12 giugno a Pordenone non possono costare più di 10mila euro, (presumibilmente 6/7mila) …. non possono essere certamente queste le cifre che possono far fallire la Mens Sana. Chiudiamo col ricordare che il settore giovanile al momento è l’unico valore che avrà la Mens Sana a fine anno (dopo la chiusura dei contratti della prima squadra) e che attualmente il parco giocatori del settore giovanile supera almeno un paio di volte quello che è stato l’investimento sui giovani ad inizio stagione. « Lorenzo Bucarelli, uno dei punti di forza degli Under 18 qui schierato in prima squadra » [marzo 2016] 17
Page 1: 318 marzo 2016 Mimosa ‘Tricolore
Page 5 and 6: Un filosofo, un guru o un impeniten
Page 7 and 8: a tutto campo senio sensi È l’or
Page 9 and 10: Quando ‘piccolo’ diventa... sco
Page 11 and 12: Daniele Giannini scherma Ancora rif
Page 13 and 14: Sul ponte sventola bandiera bianca
Page 15 and 16: Figurine La difficile Terza Via Mi
Page 17: sport per tutti Divisa su tre diver
Page 21 and 22: L’ultima raffica del regime .....
Page 23: Andrea Bruschettini atletica legger
Page 26 and 27: asket / mauro bindi Alle radici di
Page 28 and 29: senza rete iroberto morrocch Soldi
Page 30 and 31: asket / claudio coli Quanto sta acc

MESESPORT marzo2016

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?