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MESESPORT marzo2016

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tiri LIBeri<br />

Antonio tasso<br />

Tutto ‘déjà vu’, purché da ‘commedia’<br />

non si trasformi in... ‘tragedia’<br />

Difficile davvero, in una situazione<br />

come questa, trovare qualcosa che non<br />

risulti – alla fin fine – un ‘déjà vu’ o meglio<br />

– per correttezza linguistica – un<br />

‘déjà écrit’ ma le vicende che stiamo<br />

passando ti riportano – sia pur di malavoglia<br />

– indietro nel tempo srotolandoci<br />

davanti agli occhi un replay vecchio di<br />

due anni giusti giusti ed un copione che,<br />

gira e rigira, non cambia poi di molto<br />

nella trama, nei ruoli, negli interpreti.<br />

I meglio informati, quelli che “io la so<br />

dritta, perché a me pel<br />

culo ‘un mi ci pigliano”,<br />

sono addirittura in grado<br />

di snocciolarti nomi e cognomi<br />

di ...’produttori’ e<br />

‘registi’ di tutta la rappresentazione.<br />

Che sarebbe – a<br />

loro dire – ‘commedia’<br />

venata di risvolti politici,<br />

ma pur sempre commedia:<br />

‘Baruffe’ non ‘chiozzotte’<br />

come quelle goldoniane<br />

ma (fate voi, a<br />

scelta) ‘chiusìne’ o ‘ piddine’<br />

o ‘picchine’, tanto<br />

simili ad una farsa se<br />

non ci fossero in ballo euro a milionate<br />

capaci di trasformare (se non si trovano<br />

alla svelta!) il tutto in TRAGEDIA…<br />

E noi, a dire il vero, di tragedie<br />

siamo stanchi.<br />

Abituati per dieci secoli a convivere<br />

col lazzo di Cecco, il Bello di Duccio,<br />

il Sublime di Simone, le Santità di Caterina,<br />

Bernardo e Bernardino, la gloria<br />

di Montaperti e l’onore dell’esilio a<br />

Montalcino, i Pascoli floridi di Maremma<br />

e la Cassaforte piena del Babbone,<br />

abbiamo visto in dieci anni sfaldarsi<br />

quasi tutte le nostre certezze, sparire in<br />

dieci anni quel ‘sacco ‘ di peculiarità<br />

che ci rendevano unici.<br />

Le certezze, le bellezze, le peculiarità<br />

sono sparite, dissolte nell’insipienza<br />

di molti, l’indifferenza complice di tanti,<br />

l’astuzia malevola di pochi…<br />

C’era rimasto il... SACCO, il prof.Pierluigi<br />

(quello che era venuto a spiegarci –<br />

a noi che già lo eravamo per meriti immortali<br />

– come si poteva diventare capitale<br />

della cultura con progetti astrusamente altisonanti<br />

spazzati via a suon di cose semplici e<br />

concrete da Matera)…<br />

Dopo un po’ – non rimpianto – è sparito<br />

anche lui.<br />

La Brigata Spendereccia ci ha messo davvero<br />

col culo per terra!<br />

E quando si è giù, ma parecchio parecchio,<br />

dopo essere stati in alto e i meglio per secoli e<br />

secoli ci si aggrapperebbe anche ai fili d’erba<br />

pur di tornare a vedere un po’ di luce: le Azioni<br />

del Monte che fanno un più 0,5… il Mercato nel<br />

Campo con 100 banchi e centomila visitatori... I<br />

tremila delle Strade Bianche… il Roburrone di<br />

nuovo fra i Pro... la Mensana-chenelcuorcista- di<br />

nuovo coll’americani, sia pure in A2...<br />

L’inverno al caldo sotto le volte del palasclavo<br />

di nuovo a confrontarsi col… BASKET<br />

e non con l’orripilante ‘pallaalbalzello’ di quell’inferno<br />

che abbiamo sopportato in serie B.<br />

L’inverno a tifare, gioire, patire per una<br />

squadra che un Signor Coach venuto dai Fossi<br />

livornesi sta, mattoncino dopo mattoncino, innalzando<br />

a livello di MURO nel quale sono andate<br />

e andranno a sbattere fior di ‘corazzate<br />

partite per vincere tutto’.<br />

L’inverno a tifare, gioire, patire e sognare<br />

per una squadra fatta di Gente con la G maiuscola<br />

e con le palle al punto giusto – cioè fra<br />

le gambe – che (si diceva all’Angolo dell’Unto<br />

) ...’con un ritocchino a febbraio…’ chissà la libidine<br />

che ci avrebbe dato!<br />

Eh, ce l’hanno dato – a febbraio – il ritocchino!!!...<br />

Mazzata fra capo e collo…<br />

Bis non richiesto e non atteso (stanti i controlli<br />

ed i tanti controllori messi in giro, alla luce delle pregresse<br />

esperienze bianco verdi) di quel copione comico, farsesco<br />

e di sicuro TRAGICO recitato e vissuto due anni fa.<br />

Appena appena rialzàti… giù!<br />

E lì a chiederti e a chiedersi: ci si farà a finire la stagione?<br />

Si chiude subito? Si vende tutti i giocatori?<br />

Passo troppo lungo per una gamba troppo corta?<br />

Promesse non mantenute da certi Gatti e certe Volpi<br />

che si sono aggirati forse troppo a lungo in quella specie<br />

di …’Campo dei Miracoli’ che – da due lustri in qua – era<br />

diventata la Mensana?<br />

Pinocchietti troppo ingenui o ‘abbocconi’ interessati??<br />

Déja vu… e sarebbe la meno ma, purtroppo,<br />

déja vecu (già vissuto, ndr) e questo<br />

è diabolico.<br />

Ora – come sempre e com’è logico e<br />

ammirevole che sia – in tanti si danno e si<br />

daranno da fare: chi col bercio (speriamo<br />

i meno!) chi con le mani al portafoglio<br />

(speriamo i più!) gonfio o sgonfio che sia e<br />

la situazione (speriamo bene!) si alleggerirà<br />

consentendo almeno il galleggiamento<br />

alla braca con Ramagli al timone...<br />

Ma – come diceva il Marchese Del<br />

Grillo – permetterete che si sia un po’... Incazzati?<br />

In tutto questo baillamme, in tutte queste<br />

carenze economiche, societarie, ispettive,<br />

amministrative, la prima cosa che è saltata agli occhi di tutti<br />

quelli venuti al palasport con Omegna so’ state le poltrone<br />

di squadra e dirigenti.<br />

Dopo trent’anni di dura panca, legno e metallo schienali<br />

da incubo, sedute da chiappe forti e muscolose, poltrone<br />

aerodinamicamente concepite, materiali soft, posizionabilità<br />

multiforme, molleggiature ammortizzanti,<br />

ingombro enorme, visibilità nulla per i disgraziati delle<br />

prime due file dietro lo staff.<br />

Va bene per la squadra, gli atleti devono esser messi<br />

in condizione ottimale per assicurarsene le prestazioni al<br />

top, ma me lo dite a che pro gli Ufficiali di Gara al Tavolo,<br />

il segnapunti, lo speaker, Gigi Cagnazzo e Io, Antoniotasso<br />

da trent’anni attento agli arbitri, dovremmo stravaccarci<br />

come passeggeri di top class di un Jet supersonico,<br />

pian piano sprofondando allopiati nella comodità di sponsorizzatissime<br />

poltrone?<br />

Ho resistito una volta con Agrigento ma, la prossima<br />

con Roma, rivoglio la mia sedia dura e cruda!<br />

Si patisce tutti insieme!<br />

« Le nuove poltroncine (?) sullo sfondo di coach Ramagli »<br />

[marzo 2016]<br />

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