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MESESPORT marzo2016

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stefano fini / basket<br />

Problemi di cassa potrebbero negare ai giovani mensanini la possibilità di accedere alle finali nazionali<br />

Chi vuol tarpare le ali agli Under 18?<br />

Difficile parlare di basket a Siena in questo periodo, intendendo per basket<br />

quella disciplina sportiva che si gioca su un campo 15 mt per 28 con due canestri<br />

agli estremi del diametro di 45 cm. posti a 3,05 metri di altezza. Perchè difficile e<br />

perché questi numeri? Perchè i numeri diventano quelli dei bilanci che non tornano<br />

mai e quelli di una ambita poltrona 46x40 con schienale alto di una presidenza<br />

(Polisportiva) che da mesi è diventato il vero oggetto segreto del contendere.<br />

Difficile parlare di basket! Eppure occorre farlo perché questo è il soggetto, il<br />

punto al centro del cerchio e chi per dovere o interessi si avvicina al basket, quello<br />

senese nello specifico, lo deve fare con rispetto, con umiltà (se non ha le conoscenze<br />

specifiche) e con finalità e obbiettivi esclusivamente sportivi. L’ottimo lo si ottiene<br />

quando a queste componenti di base si aggiungono conoscenze e professionalità ed<br />

anche ‘amore’, perché se le cose si amano tutto diventa più facile.<br />

In questa pagina tratteremo di basket giovanile, come è nostra abitudine, e delle<br />

sue vicende sportive. Fare informazione è una priorità , ma strada facendo ci accorgeremo<br />

come tutto, anche quello che avviene sul campo, può essere condizionato<br />

nel presente e nel futuro da quello che bene o male accade fuori dal campo.<br />

Gli Under18 della Mens Sana hanno dato inizio alla fase interregionale, 8 gironi<br />

di 6, gare di andata e ritorno dal 25 febbraio al 12 maggio.<br />

Nel girone della Mens Sana troviamo oltre alla Use Empoli, la Virtus Pozzuoli,<br />

la ASB Vivi Napoli, la San Paolo Ostiense e la Polisportiva Corato Bari; bastano<br />

i nomi per capire che le prime difficoltà per la squadra mensanina non sono rappresentate<br />

tanto dai nomi quanto dai chilometri. Trasferte lontane e pertanto costose.<br />

Problemi che non dovrebbero esserci in una situazione di normalità, ma la<br />

normalità è stata stravolta dai numeri: le risorse finanziarie che mancano. E se<br />

tutto questo influisce nella testa dei giocatori della prima squadra (sono dei professionisti)<br />

possiamo immaginare che ciclone diventa nella testa<br />

di un ragazzo. Cose poco comprensibili per noi diventano<br />

equazioni impossibili per un diciottenne.<br />

Poi nella follia che dilaga difficile spiegare a un ragazzo,<br />

in modo logico, il motivo per cui un tuo compagno di<br />

squadra in perfetta salute lo vedi assistere all’allenamento<br />

a bordo campo e non giocare. Il ragazzo si domanda: “Ha<br />

sempre giocato in prima squadra e negli under ... perché<br />

adesso non gioca più con noi …. lo ha fatto fino ad ieri?<br />

Cosa è cambiato? Proprio oggi che l’impegno diventa<br />

più difficoltoso, passando all’interregionale, non<br />

gioca più con noi ?” Diventa ancora più complicato<br />

dare una risposta per la non partecipazione<br />

dello stesso non solo all’allenamento<br />

ma addirittura nelle gare ufficiali. Se gli allenamenti<br />

potrebbero costituire un<br />

super-affaticamento (andrebbe comunque<br />

organizzato un impegno ridotto o<br />

saltuario con gli under) l’assenza nella<br />

gara ufficiale di campionato non trova<br />

proprio giustificazione. Ma attenzione ….<br />

adesso a Bucarelli si aggiunge Masciarelli!<br />

Così una prima gara dell’interregionale giocata contro<br />

Empoli, vinta nelle precedenti due gare della prima fase di 40 e 50 punti la<br />

perdi nella piena confusione mentale di -4 (69-65). Un brutto modo di iniziare<br />

l’interregionale.<br />

Coach Catalani sapeva benissimo che l’approccio alla gara non sarebbe<br />

stato ottimale per i motivi detti sopra ma quello che lo ha sorpreso negativamente<br />

è stato il constatare come il gruppo non abbia trovato energie e sicurezze<br />

(nemmeno difensive subendo 14 canestri da 3) utili a ribaltare il risultato<br />

a suo favore. La squadra si è rifatta subito andando a vincere a<br />

Pozzuoli di +38 (76-38), subendo 10 punti nel primo periodo e 4 nel secondo.<br />

Questo non deve creare false illusioni, le difficoltà nella fase offensiva si<br />

sono manifestate anche in questa occasione. Pozzuoli era la quarta arrivata in Campania.<br />

Partita assai diversa sarà la prossima in casa contro Napoli, un Vivi Basket Napoli<br />

forte e primo nella sua regione. Squadra da affrontare a pieno organico, con<br />

Bucarelli e Masciarelli, altrimenti diventa difficile da superare. Quindi per non assistere<br />

a un Empoli-bis (nel comportamento e risultato) è giusto e logico avere l’organico<br />

al completo per ritrovare gli equilibri di squadra collaudati.<br />

I ragazzi non devono essere traditi dalla società. Questa squadra ha le potenzialità<br />

per raggiungere le finali nazionali che si disputeranno dal 12 al 18 giugno<br />

a Pordenone; per questo è stata costruita. Nulla è dovuto e nulla è scontato<br />

ma il non raggiungimento di un obbiettivo deve dipendere da fattori interni e<br />

sportivi e non esterni; solo in questo modo anche le sconfitte possono essere utili<br />

nel capire errori e mancanze in un processo di crescita oltre a diventare educative<br />

a livello sportivo. I verdetti li deve dare il campo e non le politiche gestionali<br />

più o meno sbagliate come i successivi rimedi.<br />

Apriamo un altro capitolo: le colpe del basket giovanile nell’attuale dissesto<br />

finanziario della Mens Sana basket.<br />

Diciamolo subito e chiaramente… responsabilità zero. Ed ogni logica o considerazione<br />

numerica di eccessivi costi non è reale. Anche il dato menzionato da<br />

Marruganti è sovrastimato mentre la perdita complessiva totale a fine stagione<br />

per il settore giovanile dovrebbe aggirarsi sui 50mila euro. Inoltre quando viene<br />

fatto un budget di un settore giovanile in un club dove una notevole parte di quelli<br />

che sono stati gli investimenti fanno parte della prima squadra (quindi della<br />

serie A) facendoti risparmiare nel budget contratti di questa (prima squadra), è<br />

anomalo non considerarlo. Come minimo, per correttezza, dovrebbe essere specificato.<br />

È il principio dei vasi comunicanti.<br />

In estate, per un rilancio del basket giovanile accettabile, in considerazione<br />

delle tradizioni e del valore del movimento biancoverde, venne deciso di affidarsi<br />

alle qualità professionali di Michele Catalani già viste a Siena e confermate<br />

a Roma. Fortunatamente si abbandonarono piste che portavano<br />

ad altri coach (Gianluca Lulli da Teramo), coach di qualità decisamente inferiori<br />

e dai costi non molto discosti da quelli dell’attuale tecnico.<br />

Il budget preventivo stagionale era intorno ai 130mila euro. Troppi? No<br />

… giusti! Logicamente in una situazione in cui le risorse economiche si presuppone<br />

esistano e l’accettazione del budget preventivo la dava a pensare. Poi<br />

la realtà ben diversa constatata da subito perché la sofferenza<br />

nel dover pagare la quotidianità (campo, benzina<br />

trasferte ecc.) nel settore giovanile non si è manifestata<br />

a febbraio ma già a novembre.<br />

Adesso sarebbe un grave errore considerare<br />

negativamente il raggiungimento di una finale nazionale<br />

Under18. Speriamo che questo non baleni<br />

nelle teste di chi deve fare i conti; 6 giorni a partire<br />

dal 12 giugno a Pordenone non possono costare più di<br />

10mila euro, (presumibilmente 6/7mila) …. non<br />

possono essere certamente queste le cifre che<br />

possono far fallire la Mens Sana.<br />

Chiudiamo col ricordare che il settore<br />

giovanile al momento è l’unico valore che<br />

avrà la Mens Sana a fine anno (dopo la<br />

chiusura dei contratti della prima squadra)<br />

e che attualmente il parco giocatori<br />

del settore giovanile supera almeno un<br />

paio di volte quello che è stato l’investimento<br />

sui giovani ad inizio stagione.<br />

« Lorenzo Bucarelli, uno dei punti di forza<br />

degli Under 18 qui schierato in prima squadra »<br />

[marzo 2016]<br />

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