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MESESPORT marzo2016

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senza rete<br />

iroberto morrocch<br />

Soldi e idee,<br />

ecco quello che manca al nostro basket<br />

Pausa per la Coppa Italia di Green<br />

Division. Intanto la Mens Sana batte<br />

Agrigento e si avvicina a quella salvezza<br />

che – visti anche i soldi spesi per allestire<br />

la squadra – era un obbiettivo<br />

obbligato.<br />

Ramagli il suo l’ha fatto e i suoi giocatori<br />

stanno ottenendo sul parquet<br />

buoni risultati, in un girone, ammettiamolo,<br />

che rispetto all’altro sembra un<br />

tantinello più debole.<br />

Sul fronte societario si stanno muovendo<br />

Comitati e Consorzi e spero,<br />

davvero, che insieme alla Polisportiva<br />

riescano a capire quanto largo sia il deficit,<br />

trovando poi le giuste contrarie –<br />

leggi quattrini – per andare avanti.<br />

Il basket sta vivendo da un decennio<br />

una crisi di identità che fa male.<br />

Mancano le risorse finanziarie –<br />

leggi sponsor seri – ma mi pare che<br />

anche le idee si accendano – quando si<br />

accendono – con una pericolosa intermittenza.<br />

Basta scimmiottare il calcio. Ha dell’incredibile<br />

che vadano sul parquet<br />

squadre imbottite fino all’inverosimile di<br />

stranieri e passaportati che non fotografano<br />

certo la realtà della nostra pallacanestro.<br />

Ecco, intanto, perchè tifo per quelle<br />

squadre che mettono sul parquet qualche<br />

giovane in più e che si affidano, per<br />

esempio Reggio Emilia, e in parte Venezia<br />

e Cremona, a nostri prodotti di<br />

belle speranze. Anche Avellino che ha<br />

fatto finalmente crescere un centrone<br />

come Cervi merita un po’ di attenzione.<br />

Ma resta ugualmente un panorama che<br />

non riflette assolutamente un movimento<br />

peraltro asfittico. La serie A è insomma<br />

un campionato professionistico<br />

dove le regole sono saltate.<br />

Lo dicano, Lega e Fip, che quello è<br />

un mondo a parte e ce ne facciamo tutti<br />

una ragione.<br />

Ha poco senso anche una vecchia<br />

A2, divisa in due gironi, dalla quale al<br />

termine di una stagione che sarà lunghissima<br />

conosceremo il nome dell’unica<br />

promossa in A.<br />

Credo che sarebbe meglio sposare il<br />

concetto davvero professionistico della<br />

NBA, dove non ci sono retrocessioni e nel quale<br />

le franchigie sono ammesse – quando sono ammesse<br />

– per forza societaria e per censo.<br />

La Green Divisione un merito almeno ce<br />

l’ha ed è quello di far giocare gli Italiani. Certo<br />

per ora non vedo spuntare tanti campioni, ma<br />

ci sono un paio di giocatori a Treviso e un paio<br />

a Bologna destinati a salire. Anche a Siena,<br />

nella Mens Sana, si sono viste a momenti le<br />

qualità di alcuni giovani destinati a fare prima<br />

o poi la voce grossa, almeno nella seconda divisione,<br />

anche se un giocatore come Udom,<br />

se si convincesse lui per primo delle sue potenzialità,<br />

potrebbe, da ala forte, reggere l’urto<br />

dei pari ruolo italiani e stranieri che giostrano<br />

nella serie superiore.<br />

L’Armani ha vinto la Coppa Italia dopo venti anni e con<br />

lo squadrone che ha dovrebbe, alla lunga, non avere il minimo<br />

problema a vincere anche un altro scudetto. Repesa<br />

ha tutto, play, centri, guardie ed ali. Anzi, secondo me, ce li<br />

ha anche troppi. Voglio proprio vedere come farà, quando<br />

Gentile sarà a tiro, a metterlo accanto a Kalnietis.<br />

Problemi suoi, ma l’Armani è diventata in difesa e in<br />

attacco molto forte.<br />

Nel nostro girone domina, un po’ a sorpresa, Scafati.<br />

Ferentino è forse più completa, ma anche più vecchia e<br />

incostante, e allora vada per Scafati, anche se ai play-off<br />

tutto potrà succedere.<br />

Al vertice dell’altro girone domina invece l’incertezza.<br />

Treviso che pare la più solida è ancora tanto giovane e allora<br />

Brescia, Mantova e la stessa Bologna possono sperare<br />

nel colpaccio.<br />

Intanto godiamoci – si fa<br />

per dire – questa Coppa Italia<br />

marzolina, dalla quale, se non<br />

altro, potremmo ricavare qualche<br />

indicazione in più in vista<br />

della volata finale. Prima quella<br />

per accedere alle prime otto<br />

piazze e poi quella faticosissima<br />

per arrivare alle finali che<br />

contano.<br />

Comunque vadano le cose<br />

non sarà un successo. Chiambretti<br />

non mi convince.<br />

Il basket per riportare tifosi<br />

nei palasport, per avere società<br />

forti e avvicinare sponsor<br />

credibili e danarosi dovrebbe<br />

cambiare radicalmente e darsi<br />

una mossa. Guardare al proprio<br />

interno e rivedere, con decisione,<br />

regole e assetti.<br />

La Lega, invece, bela come<br />

un agnellino il venerdì di Pasqua<br />

e la Federazione in mano<br />

a Petrucci mira solo a Torino e<br />

alla qualificazione alle Olimpiadi<br />

della zanzara in Brasile.<br />

E speriamo che Dio ce la<br />

mandi buona....<br />

« Mattia Udom, una delle più belle realtà<br />

della squadra biancoverde »<br />

[marzo 2016]<br />

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