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NOCE DEL BRASILE

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to, cade al suolo. Dopo alcuni giorni, per gli effetti dei microrganismi<br />

e degli insetti, le parti spugnose sono rimosse e rimane il<br />

grosso guscio legnoso del frutto. La raccolta da terra viene<br />

effettuata tra gennaio e maggio.<br />

In natura questo frutto è aperto solo dall’aguti, un grosso roditore<br />

della foreste o, in un periodo più lungo, dalle termiti.<br />

Il seme, una volta germogliato, in un anno al massimo è completamente<br />

assorbito dalla nuova piantina. Nonostante sia difficile<br />

trovare una pianta piccola nella foresta è stato osservato<br />

che le piantine possono crescere in luoghi molto diversi, tanto in<br />

ombra quanto alla luce. Studi condotti a Madre de Dios in sette<br />

differenti zone mostrano una densità media di 18 piantine per<br />

ettaro, con un minimo di 9 e un massimo di 27.<br />

La vita e la crescita delle piccole piante dipendono principalmente<br />

dalla falciatura e dalla luce. La falciatura che molte<br />

volte compromette le foglie e il fusto, non necessariamente ne<br />

provoca la morte, ma solamente ne riduce le dimensioni. La<br />

falciatura può essere molto importante nei luoghi dove abbondano<br />

gli erbivori, poiché in tal modo le piantine si salvano dalla<br />

razzia di questi animali. Ad una migliore esposizione alla luce<br />

corrisponde invece una maggiore crescita, compatibilmente<br />

con il luogo dove sono germogliati i semi o con le zone di vegetazione<br />

che si formano attorno alla pianta. In foreste in cui le<br />

condizioni di luce sono scarse, le piantine con altezza inferiore<br />

al metro possono crescere fra i 7,5 e i 12,5 cm l’anno, sempre<br />

che non vengano divorate dagli erbivori. L’importanza della luce<br />

si riflette in un maggior incremento di altezza durante il periodo<br />

di siccità, cioè quando molte specie perdono le foglie, consentendo<br />

alla luce di penetrare meglio.<br />

Per far fronte alla diminuzione degli alberi dovuta alla deforestazione,<br />

comincia a diffondersi la pratica del ripopolamento.<br />

Questa consiste nel piantare talee di noce in spiazzi naturali o<br />

in aree con abbondante luce, ad esempio nelle vicinanze degli<br />

accampamenti.<br />

La distanza tra pianta e pianta può variare a seconda del sito,<br />

della grandezza dell’appezzamento e della disponibilità di talee.<br />

In generale le talee, durante i primi anni, devono essere protette<br />

da reti o da recinti di legno, specialmente in quei luoghi dove<br />

abbondano la fauna silvestre o gli animali domestici.<br />

Si è inoltre osservato che il tasso di mortalità cambia secondo<br />

il luogo scelto per la semina: negli spazi aperti si attesta intorno<br />

all’8% annuale, mentre lungo i sentieri più battuti è del 13%.<br />

L’ACCA (Associazione per la Conservazione della Conca Amazzonica)<br />

raccomanda pertanto agli agricoltori un ripopolamento<br />

in ampi spiazzi naturali piuttosto che la rigenerazione naturale,<br />

poiché in questo modo si ha una maggiore crescita delle piante<br />

in minor tempo.<br />

Le tecniche colturali.<br />

Il dibattito sul futuro successo di piantagioni di noci del Brasile<br />

è ancora aperto. Fino ad ora i tentativi di coltivazione di alberi<br />

tropicali in zone nelle quali non vi è crescita spontanea sono<br />

risultati fallimentari.<br />

Due fattori fondamentali rendono la coltivazione della noce del<br />

Brasile inadatta e poco vantaggiosa: la crescita lenta e<br />

l’impollinazione dei fiori che richiede una particolare specie<br />

di ape. La noce del Brasile è, quindi, indissolubilmente legata<br />

alla foresta e alle popolazioni locali che nei tre paesi di maggior<br />

produzione (Brasile, Bolivia, Perù) vivono grazie ad essa.<br />

La maggior parte delle noci del Brasile provengono da alberi<br />

selvatici. Negli ultimi anni, la produzione di noci è diminuita<br />

a causa della deforestazione, della migrazione dei raccoglitori<br />

di noci dai villaggi della foresta ai grandi centri metropolitani,<br />

dall’allagamento di alcuni aree di produzione e forse a causa<br />

della riduzione delle api impollinatrici a causa degli incendi durante<br />

la stagione secca. Per questo motivo i tentativi di coltivazione<br />

sono stati portati avanti e documentati in differenti parti<br />

dell’Amazzonia. Una considerazione importante in fase di allestimento<br />

di un impianto di noci del Brasile è la provenienza del<br />

seme in quanto in caso di incrocio di piante della stessa genetica,<br />

la produzione di noci è molto scarsa.<br />

I semi vengono fatti germogliare immettendoli in terreno sabbioso<br />

umido e rimuovendo successivamente l’embrione attraverso<br />

l’apertura del seme lungo la sezione naturale. Gli embrioni<br />

in circa 20 giorni sviluppano la nuova piantina dopodiché vengono<br />

fatti crescere in vasi.<br />

Dopo circa 2 anni dal trapianto della giovane pianta in campo è<br />

possibile effettuare l’innesto.<br />

N/21

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