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Silvano Campeggi<br />
Una bella e intrigante mostra del maestro al<br />
Palazzo Malaspina di San Donato in Poggio<br />
di Barbara Santoro<br />
Nella meravigliosa campagna toscana a San Donato<br />
in Poggio nel Palazzo Malaspina fino al 24 luglio è<br />
aperta al pubblico la mostra delle opere di Silvano<br />
Campeggi, ”Nano”, patrocinata dal Comune di Tavarnelle<br />
con il contributo della Banca di Cambiano.<br />
Una ventina di anni fa fui molto onorata di avere un mio ritratto<br />
eseguito da Silvano Campeggi.<br />
Pensavo a come fosse curioso il destino e quanto fosse divertente<br />
essere raffigurata come le grandi dive del cinema di tutti i tempi.<br />
Conoscevo Nano per la sua abilità di ritrattista, ma soprattutto per<br />
la grande quantità di stupendi manifesti (circa 3.000) del cinema<br />
internazionale che ha firmato dal 1945 per circa venticinque anni.<br />
Tutti ricordano il bacio di Clark Gable e Vivien Leigh di “Via col<br />
vento” o l'abbraccio appassionato di Ingrid Bergman e Humphrey<br />
Bogart che fissa magnificamente “Casablanca” .<br />
Nell'immaginario collettivo poi vi sono i focosi cavalli di Ben Hur<br />
nella gara con le quadrighe. Tratto dall’omonimo romanzo del Generale<br />
Lew Wallace, Judah Ben Hur (Giuda) tradito dal fraterno<br />
amico, il tribuno romano Messala, lo sfida in una grandiosa corsa<br />
che è considerata uno dei pezzi più “ vivi e veloci” del cinema di<br />
tutti i tempi. Ed ancora il divertente manifesto, di “Un americano<br />
a Parigi” dove Leslie Caron e Gene Kelly sono ritratti dietro una<br />
svettante Torre Eiffel mentre risuonano le note della musica di<br />
George Gershwin.<br />
In seguito, di Silvano Campeggi e dell'adorabile moglie Elena<br />
sono divenuta amica e qui si perdono le tracce della lucidità e<br />
tutto diventa rosa per l'affetto che mi lega a loro.<br />
I Campeggi vivono in una bella e ridente casa sulle colline intorno<br />
a Firenze. È qui che, quando posso, accompagno amici e cono-<br />
Silvano Campeggi, la presidente della Commissione Cultura del Comune di Firenze Maria<br />
Federica Giuliani ed Elena Campeggi all'ingresso di Palazzo Malaspina<br />
scenti con la certezza di fare un dono ad entrambi.<br />
Elena e Nano sono “genuini” nonostante il successo e hanno mantenuto<br />
i piedi per terra. Lei è quella che promuove l’immagine del marito, quella<br />
che ne cura gli incontri e i rapporti. Nano infatti come tutti i “grandi<br />
artisti” è schivo e quasi timido e non ama parlare di se stesso. Il fascino<br />
che emana dall'uomo (ancora bello nonostante i 93 anni) è discreto. Ci<br />
accoglie spesso in jeans, golf e camicia, ma il sorriso che ci regala è a<br />
360 gradi e non ci lascia indifferenti, anche se ci racconta che ha appena<br />
finito di raccogliere le foglie del giardino o di spostare le piante di<br />
azalee. Subito ti offre un caffè fatto da lui, quello alla vecchia maniera<br />
macinato con l’orzo che ha un sapore gradevolissimo anche per i ricordi<br />
che si porta dietro.<br />
Sembra quasi incredibile essere davanti al “pittore delle dive”, ad uno<br />
dei più “grandi comunicatori di Hollywood”, ad uno che ha cenato spes-<br />
Alcuni manifesti realizzati da Nano Campeggi in mostra a Palazzo Malaspina<br />
Giovanna Giusti e Barbara Santoro a fianco di un'opera di Campeggi<br />
28 Nano Campeggi