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AutomAtion it - Harting

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completo possibile, al fine di ottenere un “automatismo”<br />

nel senso stretto del termine.<br />

Tra queste conoscenze necessarie figura non ultima quella<br />

dei prevedibili disturbi che possono influenzare il sistema,<br />

il cui completo controllo rappresenta, accanto alla rispon-<br />

denza alle caratteristiche o ai lim<strong>it</strong>i qual<strong>it</strong>ativi indicati,<br />

lo scopo effettivo dell’automatizzazione. Il sistema deve<br />

rimanere stabile e rimanere entro lim<strong>it</strong>i operativi sicuri<br />

e accettabili, oppure essere portato all’arresto in sicurez-<br />

fig. 1: Regolatore forza centrifuga<br />

za, indipendentemente dal tipo di disturbo interno (ad es.<br />

corto circu<strong>it</strong>o) o esterno (ad es. fulmine).<br />

automazione<br />

Cosa succede invece se quanto implementato nel sistema<br />

non è sufficiente a generare autonomamente azioni adeguate<br />

alla variazione delle condizioni? In questo caso, il<br />

sistema deve prevedere l’aggiunta di un elemento supplementare,<br />

spesso in tempo reale, o almeno tempestivamente.<br />

Tale elemento è il fattore umano. La competenza creativa<br />

legata alle s<strong>it</strong>uazioni, non in ultimo alimentata dalle proprie<br />

conoscenze inconsce, tac<strong>it</strong>e, provoca anche s<strong>it</strong>uazioni<br />

inattese, non previste nel sistema dal progettista e legate a<br />

conoscenze specifiche. Affinché in tali s<strong>it</strong>uazioni una persona<br />

possa intervenire in modo veloce e appropriato, ogni<br />

sistema di automazione prevede un’adeguata interfaccia di<br />

dati<br />

contesto<br />

informazioni<br />

online<br />

online<br />

classificazione<br />

ordinamento<br />

ambiente de sistema<br />

interfaccia uomomacchina<br />

online/<br />

offline<br />

esplic<strong>it</strong>o tac<strong>it</strong>o<br />

conoscenza<br />

online<br />

fig. 2: il ciclo dell’automazione<br />

obiettivi<br />

esperienziali<br />

azione<br />

evento<br />

competenza<br />

dati e informazioni, spesso denominata interfaccia uomomacchina<br />

o interfaccia uomo-sistema.<br />

Quindi, il nucleo dell’automazione, che includendo il fattore<br />

umano viene spesso chiamato “Automazione”, viene descr<strong>it</strong>to<br />

secondo la definizione del VDI/VDE per la tecnica di automazione,<br />

come il modello di riferimento (fig. 3). Il sistema<br />

di regolazione a retroazione, composto da rilevamento, elaborazione<br />

ed effetto delle informazioni, viene integrato da<br />

un’infrastruttura informatica e dai componenti necessari<br />

per pianificazione sistema e progetto (Engineering). L’intero<br />

sistema è soggetto a disposizioni legali ed economiche, che<br />

ne determinano l’utilizzo e il funzionamento. Desideriamo<br />

illustrare di segu<strong>it</strong>o solo alcuni di tali aspetti.<br />

il PRoCeSSo teCniCo<br />

Cominciamo dal processo tecnico. I processi si caratterizzano<br />

per il numero delle cosiddette grandezze di stato. Le<br />

grandezze di stato descrivono, in parole povere, i dispos<strong>it</strong>ivi<br />

di accumulo e memorizzazione di energia, materia e<br />

informazioni il cui contenuto varia durante lo svolgimento<br />

del processo. Se una macchina a vapore di Watt aveva solo<br />

alcune grandezze di stato, some ad es. il contenuto energetico<br />

della caldaia o del volano, le centrali odierne hanno da<br />

10.000 a più di 100.000 grandezze di stato, considerando<br />

anche le “operazioni secondarie” necessarie per la tutela<br />

ambientale. Il sistema di automazione e l’essere umano<br />

3<br />

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