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STEFANO CASUBALDO<br />
Un fotografo con Firenze nel cuore<br />
di Stefano Casubaldo<br />
Foto Stefano Casubaldo<br />
Sono nato il 10 giugno 1962 in un rione popolare fiorentino come quello di San<br />
Frediano, il Quartiere raccontato dal grande Vasco Pratolini, che per secoli<br />
ha identificato la Firenze popolare. Fin da piccolo ho respirato la fiorentinità<br />
e da subito mi sono incuriosito e innamorato di questa città unica in tutti i<br />
suoi aspetti: i tramonti sull’Arno, i tanti momenti di vita quotidiana, le feste, le piazze, le<br />
tavolate hanno sempre suscitato il mio interesse e in quale miglior modo potevo immortalare<br />
queste sensazioni se non tramite un obiettivo? Ho cominciato così, camminando<br />
per le strade del mio quartiere giorno per giorno ritagliandomi spazi e momenti. Spesso<br />
i miei amici mi sollecitavano a partecipare a feste, scampagnate, momenti ludici ma<br />
il richiamo della mia Canon - amica insostituibile che nel tempo è stata arricchita di<br />
vari obiettivi - era preponderante. Cominciava così la mia avventura di fotografo: era il<br />
giugno del 1979. Devo essere sincero, spesso mi chiedevo se non stessi perdendo del<br />
tempo e se la mia passione fosse contagiata da una forma maniacale, ma ogni volta che<br />
sviluppavo i miei negativi - eravamo nel pieno periodo dell’analogico - per me era una<br />
grande emozione: rivedevo immortalati i miei innumerevoli sguardi e le mie sensazioni<br />
diventavano realtà. Questa d’altronde è la magia della fotografia. Se per tutti gli artisti<br />
fiorentini pensare ai grandi che li hanno preceduti è un grande orgoglio anche per noi<br />
fotografi è la stessa cosa, basti pensare alla grande famiglia degli Alinari che, partendo<br />
proprio da Firenze, ha fatto grande quest’arte.<br />
Se le mie prime esperienze si potevano<br />
definire schegge impazzite - fotografavo<br />
veramente di tutto, tutto per me era luce,<br />
ombre, magie da raccontare - nel tempo mi<br />
Torre e tricolore<br />
sono specializzato nell’immortalare la mia<br />
città. Firenze e i suoi aspetti architettonici,<br />
paesaggistici ma anche momenti che per la<br />
città sono insostituibili: quelli delle feste<br />
tradizionali su tutte lo Scoppio del Carro e<br />
l’affascinate Calcio Storico Fiorentino. Per<br />
oltre 30 anni ho immortalato i volti di tanti<br />
personaggi in costume, ho fermato nell’obiettivo<br />
il gioco maschio ma coinvolgente<br />
dei calcianti che in uno scenario a dir poco<br />
mozzafiato - piazza della Signoria, piazza Il Cupolone<br />
Santa Croce - si rendono protagonisti di una<br />
sorta di macchina del tempo. Il giorno di Pasqua invece sul sagrato<br />
della cattedrale, davanti all’antichissimo Bel San Giovanni, il battistero<br />
di Firenze, ho fotografato lo spettacolo<br />
pirotecnico più suggestivo al mondo e poi tante<br />
altre feste e appuntamenti tradizionali. Ho realizzato<br />
infiniti book per enti pubblici, assessorati<br />
e privati. Nel corso di questi anni ho realizzato<br />
anche tante mostre personali (tra tutte vorrei citare<br />
quella del Palagio di Parte Guelfa a Firenze<br />
nel 2003 dal titolo “<strong>La</strong> mia città, la mia Firenze”<br />
e, sempre al Palagio nel 2005, “I personaggi del<br />
Calcio Storico Fiorentino”) e calendari a tema; ho<br />
avuto riconoscimenti da più parti anche perché,<br />
chiamandomi, i vari committenti sapevano di<br />
Luci sul Ponte Vecchio<br />
David e gonfalone<br />
Scoppio del Carro<br />
non avvalersi solo di un fotografo ma di<br />
una persona motivata dal grande amore<br />
per Firenze e per la fotografia. In questi<br />
anni non mi sono mai tirato indietro e<br />
in maniera costante ho percorso la mia<br />
strada e le soddisfazioni, tante devo<br />
dire, sono arrivate. Ormai per numerose<br />
associazioni, gallerie, circoli, enti pubblici<br />
e, non ultime, case editrici, sono<br />
diventato un punto di riferimento, ma<br />
nel mio animo rimarrà sempre accesa<br />
quella scintilla che mi spinse, a 17 anni,<br />
ad avventurarmi con la mia prima macchina fotografica, oggi sostituita<br />
da una digitale Nikon, nel meraviglioso mondo della fotografia.<br />
Stefano Casubaldo 17