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Weekend a...<br />
Cerreto Guidi<br />
ti genuini di una terra tradizionalmente ospitale ed accogliente.<br />
Molto vivo e forte è il senso di appartenenza alla comunità, che si<br />
rende particolarmente visibile durante le manifestazioni rievocative<br />
a cui danno vita annualmente le quattro Contrade del paese e le<br />
numerose associazioni, attive nell’organizzazione di manifestazioni<br />
come “<strong>La</strong> Notte d’Isabella”, il “Palio del Cerro”, “Medicea”, “<strong>La</strong><br />
Via dei Presepi”, fino alle due feste,<br />
dal carattere squisitamente religioso,<br />
apprezzate dai cittadini ma anche dai<br />
moltissimi visitatori di altre provenienze,<br />
con grande partecipazione:<br />
l’Infiorata del Corpus Domini e la festa<br />
di Santa Liberata, patrona, insieme a<br />
San Leonardo, del paese. Elemento<br />
che contraddistingue Cerreto Guidi, e<br />
che ne rappresenta un forte elemento<br />
identitario, è la Villa Medicea, edificata<br />
da Cosimo I° dei Medici nella seconda metà del Cinquecento, diventata<br />
Patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO come parte del<br />
ciclo denominato “Ville e giardini medicei in <strong>Toscana</strong>”.<br />
<strong>La</strong> villa era utilizzata come residenza di caccia della corte medicea<br />
(poco lontano si estende il “Barco reale mediceo”) e luogo di controllo<br />
del territorio, soprattutto del Padule di Fucecchio, un’ampia area<br />
umida, allora assai pescosa, le cui propaggini tutt’oggi si estendono<br />
nella parte bassa del territorio cerretese, costituendo un elemento<br />
paesaggistico di grande fascino, maggiormente apprezzabile se lo si<br />
attraversa con uno dei caratteristici “barchini”, rammentati spesso<br />
anche da Renato Fucini nei suoi racconti. Una grande ricchezza del<br />
nostro paese è la presenza di tante associazioni e persone disponibili<br />
al volontariato: le contrade, che tutto l’anno dedicano tempo libero<br />
ed energie ai loro ragazzi e all’organizzazione dei più importanti<br />
eventi legati storicamente al Comune, associazioni e parrocchie che<br />
svolgono la propria opera nei settori<br />
sociale, culturale, sportivo, commerciale<br />
e turistico e i volontari del progetto<br />
“Mi prendo cura del mio paese”,<br />
con il coinvolgimento anche dei ragazzi<br />
profughi per un esempio tangibile di<br />
accoglienza responsabile. A tutti loro<br />
esprimo un grande ringraziamento.<br />
Fondamentale è proseguire nell’ascolto<br />
delle esigenze di ogni cittadino di<br />
ogni parte del nostro Comune. Le assemblee<br />
pubbliche e gli incontri informali (“Un caffè con il sindaco”)<br />
sono state occasioni importanti per migliorare la conoscenza<br />
dei problemi e aggiornare sugli interventi. Ci impegneremo affinché<br />
il metodo di condivisione continui ad essere la costante di questa<br />
Amministrazione vicina al cittadino e disponibile all’ascolto e al confronto<br />
continuo. Dovremo continuare, pur nelle mille difficoltà quotidiane,<br />
con le energie di tutti, a promuovere lo sviluppo e la vivibilità<br />
del nostro paese, della qualità della vita, a valorizzare i talenti ed a<br />
creare maggiori opportunità di crescita, dignitosa e civile.<br />
Don Donato Agostinelli<br />
Nasce a San Bartolomeo in Gualdo in provincia di Benevento il 26 gennaio 1958.<br />
Viene ordinato diacono il 24 febbraio 1985 nella chiesa di San Frediano a Forcoli.<br />
Il 22 marzo 1985 viene ordinato sacerdote dal vescovo Mons. Paolo Ghizzoni nella<br />
Cattedrale di San Miniato. Successivamente svolge attività di sacerdote a Ceppato,<br />
Collemontanino, Parlascio. Nell’ottobre del 1987 diventa cappellano a Ponsacco<br />
e dal dicembre del 1995 è parroco a Cerreto Guidi. Al momento del suo arrivo, fu<br />
messo in guardia: avrebbe dovuto occuparsi amorevolmente della Santa Liberata,<br />
segno distintivo e vera e propria identità dei cerretesi.<br />
È stato molto bravo. Ha potenziato, consolidato e sviluppato il culto e la devozione<br />
verso Santa Liberata.<br />
Stefano Palatresi<br />
Cerretese D.O.C. Da sempre appassionato alla musica, si diploma al Conservatorio<br />
Luigi Cherubini di Firenze, diventa noto al grande pubblico nel<br />
1985 quando lavora alla trasmissione Quelli della notte. Nel 1987 è l’intrattenitore<br />
musicale della trasmissione "Ieri, Goggi e domani" su Raiuno. Nel<br />
1988 partecipa al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte, classificandosi<br />
al secondo posto con il brano "Una carezza d’aiuto". Nei primi anni<br />
Novanta lavora con la sua orchestra in diversi programmi Rai, su TMC e<br />
sulle reti Fininvest. Nel 1995 partecipa al Festival di Sanremo nella sezione<br />
Campioni, in un gruppo chiamato Trio Melody, di cui facevano parte anche<br />
Gigi Proietti e Peppino Di Capri, con il pezzo "Ma che ne sai (se non hai fatto<br />
il pianobar)", scritto da Claudio Mattone e piazzatosi 13º alla kermesse sanremese. Dal 1997 al 2001<br />
ha diretto l’orchestra alla trasmissione musicale di Rai 2 "Furore", condotta da Alessandro Greco ed<br />
in onda ogni venerdì in prima serata. Dal 2006 al 2008 dirige l’orchestra nella trasmissione "Piazza<br />
Grande", condotta da Giancarlo Magalli ed in onda dal lunedì al venerdì su Rai 2. Sempre in questo<br />
<strong>La</strong> cucina di Stefano<br />
Pinciaroli è un mix<br />
perfetto tra tradizione e<br />
innovazione.<br />
Il giusto compromesso<br />
che permette di creare dei<br />
piatti basati sui sapori<br />
tradizionali usando<br />
tecniche di cottura nuove.<br />
Tutto il processo di<br />
creazione dei piatti<br />
viene curato nei minimi<br />
dettagli, partendo da<br />
un'attenta selezione delle<br />
materie prime, fino ad<br />
arrivare alla bellissima<br />
presentazione finale.<br />
Cerreto Guidi<br />
Via Pianello val Tidone 41<br />
Tel. 0571.55.92.42<br />
info@ps-ristorante.it<br />
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