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FuoriAsse #18

Officina della Cultura

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Tessere rotte<br />

Un percorso<br />

teatrale<br />

di<br />

Marco Solari<br />

©Andrea Fiorentino - Archivio privato Marco Solari<br />

Preistoria (1954 – 1973)<br />

Sono nato a Roma, nel 1954.<br />

Da piccolo il teatro non lo conoscevo.<br />

Non sono un figlio d’arte.<br />

Mi divertiva il teatro dei burattini al<br />

Pincio, una casetta di legno di un metro<br />

per un metro alta forse due metri e<br />

mezzo, con un siparietto, dove si agitavano<br />

Pulcinella, il Diavolo, il Carabiniere,<br />

una Fanciulla. Il burattinaio con la<br />

sua voce stridula, a volte cavernosa. Più<br />

grandicello mia madre mi portò nel<br />

teatro di Minturno, eravamo in vacanza<br />

da quelle parti, a vedere un’Ifigenia: non<br />

capii ovviamente nulla, però fu una<br />

bella serata, forse umida. Il teatro era<br />

bello, una notte d’estate. Più tardi<br />

sempre con mia madre vidi al Teatro<br />

Valle Il mercante di Venezia: c’era un<br />

effetto ottico molto bello, barocco, avrei<br />

detto dopo, con un velario che faceva<br />

apparire gli attori immobili come in un<br />

quadro, poi il velario si alzava e gli attori<br />

iniziavano a muoversi. Quella semplice<br />

magia mi colpì. Mio padre ci portava a<br />

volte all’opera, me e mio fratello Saverio,<br />

a Spoleto. Sentivamo molta musica clas -<br />

sica, con mio fratello ci bisticciavamo, io<br />

dicevo che Verdi era musica da sottoscala,<br />

preferivo Bach, mia madre aveva<br />

la radio quasi sempre accesa sul Terzo<br />

programma. E tanti dischi, prima quelli<br />

a 78 giri, poi quelli a 33. Ma non avevano,<br />

i miei genitori, una grande passione<br />

per il teatro. Lo scoprii più tardi. Adolescente<br />

(avevo 16 anni) lessi I greci e<br />

l’irrazionale di Eric R. Dodds, mi colpì<br />

soprattutto la parte nella quale Dodds<br />

parla della funzione liberatrice della maschera.<br />

Nel frattempo c’era la musica,<br />

Jimi Hendrix era morto da poco, i<br />

freaks, gli hippies. Pensavo a Hendrix<br />

come un nuovo Dioniso. Musica, ritmo,<br />

sex & drugs: tutte cose che non cono-<br />

FUOR ASSE<br />

40<br />

Redazione Diffusa

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