FuoriAsse #18
Officina della Cultura
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Le<br />
a cura di<br />
Claudio Morandini<br />
recensioni<br />
Anna Luisa Pignatelli<br />
Ruggine<br />
Fazi, 2016<br />
©Mimo Khair<br />
Romanzo di solitudini e di cattiverie,<br />
Ruggine di Anna Luisa Pignatelli (Fazi,<br />
2016) torna tra le colline della campagna<br />
toscana, le stesse che con l’autrice<br />
avevamo esplorato in Nero toscano del<br />
2013 (Lantana). Là c’era un vecchio inselvatichito,<br />
Buio, qui una vecchia, Gina<br />
detta Ruggine, che rimane aggrappata<br />
alla vita pur tra dolori e incomprensioni.<br />
Vedova, devota sia pure con gran -<br />
de pudore e senza idealismi alla memoria<br />
del Neri, il marito morto, smemorata<br />
di miserie e dolori passati (tra i quali,<br />
soprattutto, gli incesti imposti violentemente<br />
dal figlio), Gina si affeziona a un<br />
gatto, che chiamerà Ferro (da questo no -<br />
me il soprannome maligno affibbiatole<br />
dai compaesani). Le sue giornate sono<br />
scandite da piccoli eventi sempre ugua -<br />
li, dal trascinarsi di rancori e malanimi,<br />
dall’affiorare episodico di ricordi sgradevoli,<br />
dall’esplodere di paure e angosce.<br />
Gina, o Ruggine, sente che gli altri abitanti<br />
del paese la detestano e faranno di<br />
tutto per scacciarla. Sordidi, meschini, i<br />
vecchi compaesani la spiano, evitano di<br />
salutarla, la condannano a rimanere legata<br />
a eventi del passato così traumatici<br />
che lei vorrebbe dimenticarli. Gretti,<br />
egoisti, attaccati al denaro e a una sorta<br />
di rispettabilità miserabilmente giocata<br />
sull’apparenza, non si accorgono del bisogno<br />
di bene e attenzione di Gina, frain -<br />
tendono ogni suo gesto, la considerano<br />
gretta e attaccata a sua volta al denaro.<br />
Gina è incompatibile con il loro bisogno<br />
di accumulo (di ricchezze, di terre, di alloggi,<br />
di spazi, come nel caso della professoressa<br />
sua vicina, che ambisce alle<br />
stanze in cui Gina è in affitto per sistemarci<br />
i propri libri). E per farla sloggiare<br />
sono disposti a qualunque bassezza<br />
– poco aiuta supporre che le loro strategie<br />
siano ingigantite e deformate dall’immaginazione<br />
confusa di Ruggine.<br />
Avrebbero potuto soccorrerla quando<br />
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