FuoriAsse #18
Officina della Cultura
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E non si può dire che quello di Giacomo<br />
Bevilacqua sia solo un omaggio alla città,<br />
ai suoi colori, alla sua “disgregata<br />
unità” di umanità e suoni, di rifugi naturali<br />
e antropologici. Tuttaltro, Bevilacqua<br />
ci rivela il «mondo sommerso» del<br />
protagonista, non «perduto» – laddove<br />
sommerso indica una durata nel tempo<br />
mentre perduto rimanda alla storia –<br />
senza mai entrare, semmai sfiorandoli,<br />
nei domini della nostalgia e delle emozioni<br />
perdute. E tutto questo accade con<br />
una lirica che a tratti si fa “poesia”.<br />
Ma come il fuoco si alza dalle ceneri<br />
così l’Invisibile si trasforma in “favola”,<br />
la musica che ci ha accompagnati fino al<br />
punto cruciale ci sorprende; il destino,<br />
quel destino che non ci permette d’essere<br />
soli, che ha costruito una serie (un<br />
lungo elenco) di impedimenti alla solitudine,<br />
a tratti graditi e a tratti insostenibili,<br />
si manifesta con quella magia che<br />
solo la Letteratura riesce a donare, perché<br />
il suono del mondo, la musica che<br />
nasce e cresce dentro di noi segna l’inizio<br />
di tutto.<br />
Bevilacqua è autore di rango.<br />
FUOR ASSE<br />
65 Fumetto d’Autore