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FuoriAsse #18

Officina della Cultura

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Non mi hanno lasciato nessuna ricevuta,<br />

niente. D’altronde, il primo segnale<br />

ricevuto è che bisogna andare sulla<br />

fiducia. Intanto i rifiuti sono rimasti nell’ingresso<br />

della casa, in attesa di Pooja,<br />

che tutti i giorni passa da casa ad affettare<br />

l’aria e a sollevare polvere.<br />

Pooja arriva con calma olimpica e le<br />

chiedo subito cosa fare dei rifiuti. Con<br />

molta semplicità, mi dice di lasciarli fuo -<br />

ri dalla porta, che al mattino passano a<br />

prenderli. Poi mena un po’ il cane per<br />

l’aia, prende uno straccio liso e indurito<br />

dalla vita, lo bagna e, senza aver neanche<br />

spazzato, si china con le ginocchia a<br />

terra per lavare la nostra stanza, noncurante<br />

degli altri che dormono. Poi sorride,<br />

dondola un po’ la testa e se ne va.<br />

Fantastica e inconsistente! Al bando la<br />

produttività del lavoro. Questa è l’India,<br />

bellezza!<br />

Intanto, non abbiamo più niente da met -<br />

terci. L’afa inizia a farsi sentire e mentre<br />

i clacson danzano nel cervello, una volta<br />

svegli, riproviamo a vivere.<br />

A sera nulla. Il giorno dopo nulla.<br />

All’ingresso, chiediamo alla security di<br />

ritirare i vestiti per conto nostro, anche<br />

se non sappiamo quanto pagare. Dalla<br />

security passa la vita del Raja Nest<br />

Complex, il condominio in cui viviamo.<br />

Loro sanno tutto, chiedono tutto. Ma<br />

neanche loro ne vengono a capo. Iniziamo<br />

a innervosirci, sguinzagliamo il proprietario,<br />

Pooja, la security, un uomo<br />

nero ma sputato sputato a Ciccio Ingrassia.<br />

Parliamo con i ragazzi, che portano<br />

i vestiti, ma nulla. Parliamo con<br />

qualche abitante del complesso, ma nul -<br />

la di nulla.<br />

Tutti parlano indiano fra di loro. Tutti ti<br />

riempiono di parole, creando speranze,<br />

qualche sorriso, come a darti dello scioc -<br />

co. Alla fine, mi chiedono chi era passato<br />

a prendere i vestiti. Io dico 2 donne.<br />

Si squarcia un velo nelle certezze propagandate<br />

fino a quel momento.<br />

Cambia tutto: lo schema sociale è differente,<br />

le donne prendono i rifiuti e i<br />

maschi prendono i vestiti. Trovano le 2<br />

donne, bussano alla porta e mi chiedono<br />

se sono loro, io dico di sì, le apostrofano<br />

in malo modo, le due donne mi<br />

rispondono in indiano con uno sguardo<br />

torvo ed occhi di fuoco. Sono confuso! E<br />

se non fossero loro? Mi sembra in quell’istante<br />

che gli indiani siano tutti uguali<br />

anche nei vestiti, in effetti.<br />

Non vorrei mai incolpare degli innocenti.<br />

Ma loro hanno buttato tutto nei rifiuti.<br />

Perché erano le donne dei rifiuti!!!<br />

Vestiti rifiutati in tutti i sensi.<br />

Mai lasciarsi andare troppo alla corrente<br />

indiana. Controllare, chiarire, chiedere<br />

e capire. Namaste.<br />

Questa è una piccola storia vissuta durante un<br />

viaggio in giro per il mondo da una famiglia di 6<br />

persone. Altri spunti e racconti sono visionabili<br />

su https://seinviaggio.wordpress.com/<br />

FUOR ASSE<br />

63<br />

Redazione Diffusa

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