6° MODULO - Teo 6 - SIUA

approssimarsi al comportamento voluto; g) "l'allelomimesi" quando il proprietario presenta
molto spesso un particolare comportamento per suscitare nel cane un'imitazione attiva.
4) L'apprendimento per riflessione è una conseguenza dell'attività cognitiva del cane che
presenta un'attività evolutiva interna al di là dell'apprendimento esperienziale. E' utile
distinguere questa forma di apprendimento da altri fenomeni di modificazione del profilo
cognitivo comportamentale del cane come la maturazione o l'involuzione. Va anche detto
che l'apprendimento è da considerarsi una modificazione stabile, seppur passibile di
trasformazione, da distinguere da altre forme di variabilità comportamentale come quelle
riferibili al bioritmo o a particolari condizioni fisiologiche temporanee quali la gestazione.
D'altro canto se è vero che l'esperienza libera, di interazione con l'ambiente o di tutoraggio
rappresentano la mole più corposa dei processi di apprendimento esistono anche processi
di apprendimento non esperienziali dati dalla facoltà cognitiva del cane di mettere in
relazione gli enti sulla base delle conoscenze che egli possiede: un po' come facciamo noi
se sappiamo che Piero è più alto di Mario e Mario è più alto di Gianni non abbiamo bisogno
di confrontare (fare esperienza) Piero con Gianni per sapere chi è più alto. Una volta che il
cane ha fatto esperienza dei predicati di enti - per esempio sa che la corda si può tirare -
di fronte a un problema dove occorre tirare una corda per ottenere un premio può
arrivarci in modo diretto anche senza dover mettere in atto una soluzione ad hoc ossia un
insight.
Box: Modellamento e modellaggio
1) Modellamento o modeling: modalità di apprendimento che si basa sull’offrire al cane un
modello che lui deve imitare, premiandolo quando il cane ripete il movimento fatto.
Per rafforzare un comportamento lo strumento più efficace è il rinforzo positivo che
significa somministrare qualcosa di piacevole, in genere un bocconcino, allorché il cane
metta in atto il comportamento desiderato. L’induzione del comportamento desiderato che
andremo a premiare può essere fatta dando al cane un aiuto ossia un modello da imitare
che può essere fatto in tre modi: a) mostrando in concreto il comportamento da realizzare
(allelomimesi); b) utilizzando la propria mano come modello o target di trascinamento per
indicare il tipo di movimento (louring); c) utilizzando la mano o il corpo come focus ove
chiediamo di focalizzare l’attenzione e il campo di espressione del cane (targetting).
Aiutare l’induzione di un comportanto complesso attraverso un modello prende il nome di
modeling o modellamento. Fornire un modello facilita l’induzione del comportamento che
desideriamo e quindi abbatte i tempi di espressione del comportamento da premiare ma
rischia di rendere dipendente il cane all’espressione del modello per poter aprire il
comportamento del cane. Gli esercizi di modeling aiutano l’induzione di comportamenti
complessi che possono essere proposti in modo chiaro dall’essere umano, soprattutto se il
cane fa fatica a capire cosa vogliamo da lui. L’utilizzo della didattica di modeling favorisce
nel cane la tendenza a osservarci e a ripetere i nostri comportamenti.
2) Modellaggio o shaping: modalità di apprendimento che si basa sul favorire l’espressione
e l’iniziativa del cane e sull’andare a premiare i comportamenti che desideriamo.
Un modo per insegnare un particolare comportamento complesso è di costruire delle
tappe di approssimazione premiando il cane allorché progressivamente si avvicina al
comportamento desiderato. In questo caso non forniamo al cane alcun modello ma gli
forniamo un focus target e aspettiamo che il cane faccia qualcosa: a) all’inizio premieremo