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6° MODULO - Teo 6 - SIUA

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l'azione proattiva del soggetto che mette in atto dei tentativi utili ovvero delle soluzioni che<br />

potrebbero servire all'uopo (euristiche). L'apprendimento nel modale di scacco prevede dei<br />

pre-requisiti: a) l'individuazione di un obiettivo appetitivo o avversivo, b) l'individuazione di<br />

una situazione di scacco, c) la valutazione dello spazio e della natura del problema, d)<br />

l'azione intenzionale di uscire dallo scacco. Fatte queste premesse l'apprendimento di<br />

scacco si basa sulla scelta delle euristiche, sulla prova, sull'acquisizione del feedback (o<br />

livello di approssimazione raggiunto) e successiva modificazione dell'euristica per renderla<br />

più approssimata (utile) al raggiungimento dell'obiettivo.<br />

3) Lo sviluppo è un processo che si basa soprattutto sull'esercizio delle disposizioni del<br />

soggetto e che chiede delle "variabili di incentivo": a) la presenza di elementi suscitativi<br />

come certi stimoli o segnali-chiave; b) la presenza di cornici di esercizio, come il gioco o<br />

l'interazione sociale; c) la presenza di campi di espressione ovvero di possibilità di tradurre<br />

la disposizione nel suo pattern cinestesico; d) il supporto di gratificazione e di<br />

autoefficacia. Le disposizioni, prendiamo per esempio la motivazione predatoria e la<br />

festosità, sono tendenze espressive che fanno parte del profilo del cane e che quindi<br />

presentano dei moventi esercitativi inerenti, cioè che si producono come risultato<br />

dell'espressione stessa del cucciolo. Abbiamo due modalità di sviluppo: 1) di volume, 2) di<br />

declinazione. Abbiamo uno sviluppo di volume (1) allorché modifichiamo le variabili di<br />

incentivo: in questo caso si può produrre uno sviluppo differenziale delle diverse<br />

disposizioni. Nello stesso tempo lo sviluppo implica una declinazione (2) della disposizione<br />

- cosa la suscita, come si esprime, a cosa è legata - anch'essa riferibile all'apprendimento<br />

nel modale di sviluppo. La marcatura emozionale o la disciplina di una motivazione fanno<br />

parte di questo processo declinativo dello sviluppo.<br />

4) L'imitazione è una modalità di apprendimento molto frequente e che caratterizza gli<br />

animali che presentano cure parentali e soprattutto che vivono in gruppi sociali. Il cane è<br />

un animale dalla socialità operativa (concertativa e collaborativa) quindi è giocoforza che<br />

l'imitazione sia un architrave del processo di apprendimento. Esistono varie forme di<br />

imitazione: a) l'osmosi o contagio è la forma più semplice ed è l'esito di un effetto<br />

concertativo tra i membri del gruppo (posizionarsi sullo stesso assetto emozionale,<br />

agonismo sullo stesso assetto motivazionale, attivazione sul medesimo livello di arousal)<br />

un accordo di stile e di posizionamento che a lungo andare nel cucciolo si struttura in un<br />

profilo caratteriale; b) la mimesi è l'imitazione attiva di certe espressioni (come il sorridere<br />

= in questo caso mimesi di un pattern eterospecifico o allelomimesi) o di certi rituali, con<br />

un riscontro molto più particolareggiato rispetto al semplice stile posizionale perché<br />

esplicitato attraverso strutture comportamentali comuni; c) la vicarianza o imitazione<br />

selettiva dove cioè il soggetto si propone in una situazione di scacco osservando come<br />

l'altro la affronta e successivamente riproponendo solo i comportamenti utili al<br />

raggiungimento dello scopo. L'imitazione è tanto più facile quanto più l'imitato è<br />

riconoscibile in termini di isomorfia e di socializzazione.<br />

5) Situazioni di scacco o occasioni imitative possono dar luogo anche a un altro tipo di<br />

apprendimento, quello inferenziale. Il soggetto può mettere in atto un procedimento per<br />

euristiche ma non è detto che il suo tentativo raggiunga il risultato così pure il soggetto<br />

può osservare svariate volte un conspecifico o un eterospecifico compiere una certa<br />

attività senza necessariamente riproporla o comunque senza essere in grado di adattarla<br />

allo scopo o alla propria specifica situazione. La mente tuttavia non sta ferma e soprattutto<br />

il suo mondo interno può essere visualizzato come una sorta di teatro mentale dove il

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