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Esclusiva<br />
Tommaso Luzzi: “Giustizia è fatta.<br />
Ora aspetto l’assoluzione di Luca Gramazio”<br />
Sindaco Luzzi, con l’archiviazione della sua posizione di Romolo avrebbe Bali dovuto prendere. Per fortuna, la serietà dell’indagine<br />
effettuata dagli ispettori della Prefettura di Roma non<br />
nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale si conclude una<br />
vicenda che l’ha vista per mesi sui giornali accusato ingiustamente.<br />
Cosa prova in questo momento?<br />
Se mal non ricordo la partecipazione non fu particolar-<br />
ha consentito che la piazza prevalesse sul diritto.<br />
Certamente, una grande soddisfazione perché mi è stata mente nutrita e ciò che per me più conta, pochissimi<br />
resa giustizia dopo quasi due anni di aggressioni e di false erano i cittadini di Sacrofano, coloro cioè che mi conoscevano<br />
e conoscevano il contesto nel quale erano nate<br />
accuse. Un atteggiamento che ha visto protagonisti soprattutto<br />
i miei contraddittori politici di Sacrofano. accuse senza senso che poi tali si sono rivelate anche in<br />
Dico questo con grande amarezza perché utilizzare spregiudicatamente<br />
una vicenda giudiziaria ancora in itinere<br />
sede giudiziaria.<br />
- nella piena consapevolezza che mai ero stato interrogato<br />
e che i tentativi di commissariamento del Comune erano<br />
stati esclusi dalla Commissione prefettizia di Accesso che<br />
io stesso avevo sollecitato - rivela la strumentalità degli<br />
atteggiamenti di chi ha finto di non comprendere quale<br />
fosse la realtà alimentando un clima di criminalizzazione<br />
che, per fortuna, la popolazione di Sacrofano ha saputo<br />
respingere.<br />
Sacrofano due anni fa, all’inizio dell’inchiesta, fu teatro<br />
anche di una fiaccolata “antimafia” a cui parteciparono<br />
anche numerosi cittadini dei paesi limitrofi e che in qualche<br />
modo era indirizzata verso di lei. Cosa si sente di dire<br />
in proposito?<br />
Le fiaccolate “antimafia” sono state un ulteriore strumento<br />
di aggressione ed un tentativo grossolano di condizionamento<br />
delle decisioni che il Ministro dell’Interno<br />
di Romolo Bali<br />
Abbiamo incontrato il sindaco di Sacrofano, per due anni indagato nell’ambito dell’inchiesta<br />
“Mafia Capitale” e la cui posizione alcune settimane fa è stata definitivamente archiviata.<br />
Ecco le sue reazioni e considerazioni nell’ambito di questa vicenda.<br />
<strong>Il</strong> processo Mafia Capitale sta volgendo al termine, tra<br />
archiviazioni e numerose contraddizioni che stanno<br />
emergendo nel dibattimento. Che idea si è fatto lei di<br />
questo processo?<br />
“Archiviazione e contraddizione”, dice bene.<br />
La mia opinione è frutto della mia personale esperienza e,<br />
quindi, posso soltanto affermare che il contesto mi appare<br />
molto farraginoso, opaco, difficile da comprendere.<br />
Io, naturalmente, mi auguro che la sentenza sia equilibrata<br />
e che i soggetti incappati nella vicenda ma estranei ai<br />
fatti possano, finalmente, ricevere giustizia.<br />
Lei è da sempre un fraterno amico di Luca Gramazio, il<br />
consigliere regionale che da 18 mesi è in carcere, in regime<br />
di 41 bis, nell’ambito di questo processo. Cosa prova<br />
rispetto a questa vicenda?<br />
Luca è per me come un figlio. Sono stato il suo padrino di<br />
battessimo, l’ho seguito nella sua brillantissima carriera<br />
politica e vederlo tormentato da una carcerazione che<br />
dura da troppo tempo è per me motivo di grande dolore.<br />
Sto seguendo il processo quotidianamente attraverso le<br />
notizie che mi forniscono i genitori di Luca ed i resoconti<br />
che puntualmente posso ascoltare su Radio Radicale.<br />
Luca con le sue dichiarazioni spontanee ha smantellato<br />
ogni accusa, documentando le sue ragioni ed evidenziando<br />
l’evanescenza delle contestazioni mossegli.<br />
Sono certo, perché ho piena fiducia nella giustizia italiana,<br />
che l’incubo nel quale sia lui che tutte le persone<br />
che gli vogliono bene stanno vivendo possa, finalmente,<br />
concludersi e possa abbracciare per la prima volta, da<br />
uomo libero, suo figlio, nato durante la sua detenzione,<br />
che non ha mai voluto incontrare in carcere.<br />
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