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Il Nuovo News - Marzo 2017

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Cover story - I centri storici<br />

Cover story - I centri storici<br />

Castelnuovo di Porto<br />

Morlupo<br />

di Fabrizio Falzini<br />

<strong>Il</strong> Comune di Morlupo ha un Piano Particolareggiato del Centro<br />

Storico approvato con delibera n. 58 dell’11.06.1992 a firma del<br />

Sindaco Bruno Manzi e degli arch. G. Farina e M. Mauro (il timbro<br />

di approvazione della Sovraintendenza per i beni ambientali<br />

e architettonici del Lazio è del 09 giugno 1995). Dall’elaborato<br />

di 66 pagine (77 articoli) allegato alla Delibera sono state<br />

descritte le norme tecniche di attuazione (Perimetrazioni,<br />

Elaborati, Prescrizioni, suddivisione in comparti, modalità di<br />

intervento, autorizzazioni, artt.1-7). Per tutti gli edifici e le aree<br />

comprese nel perimetro del Centro Storico il Piano Particolareggiato<br />

stabilisce la destinazione d’uso; fissa i criteri generali<br />

per gli interventi di restauro, risanamento conservativo,<br />

ristrutturazione; prescrive le norme particolari alle quali rifarsi<br />

per gli interventi di ampliamento, demolizione con ricostruzione<br />

e nuova edificazione; definisce le unità minime di intervento.<br />

Interessante l’art. 16 relativo alla Copertura: “Per tutti gli edifici<br />

esistenti o di progetto è prescritta la conservazione della<br />

tradizionale copertura a falde inclinate con tegole e/o canali in<br />

cotto (vedi foto di tetto in lamiera arruginita). Non è ammesso<br />

l’uso di tegole alla marsigliese o di altri materiali, né delle<br />

coperture a terrazzo, fatte salve le strutture esistenti in data<br />

anteriore all’adozione del Piano Particolareggiato. Lo spoarto di<br />

tetto dovrà essere rivestito nella faccia inferiore con elementi<br />

in cotto (pianelle) o tavolato.<br />

La salvaguardia del patrimonio edilizio è garantita dall’art. 22<br />

che impone ai proprietari l’obbligo di “provvedere alla manutenzione<br />

ordinaria e straordinaria” dei manufatti. “In caso<br />

di inadempienza di tale obbligo il Sindaco potrà imporre ai<br />

proprietari l’esecuzione delle opere necessarie e, qualora non<br />

vi provvedano nei termini stabiliti, il Comune potrà procedere<br />

secondo le sanzioni previste dalla legislatura e normativa<br />

vigente”.<br />

<strong>Il</strong> piano particolareggiato definisce nel dettaglio la tinteggiatura<br />

dei fronti (art. 27); gli infissi esterni che dovranno essere in<br />

legno e dello stesso tipo e colore per l’intera unità edilizia, con<br />

esclusione di infissi in alluminio, plastica, etc . (art. 28), vietato<br />

l’uso di avvolgibili di qualsiasi tipo e materiale (art. 29); vietate<br />

nel pian terreno le chiusure a serranda ed elementi a fascie di<br />

acciaio agganciate (art. 30); vietati i balconi in aggetto di qualsiasi<br />

tipo su spazi pubblici (art. 33); vietata ogni canalizzazione<br />

o tubazione esternea su pubbliche vie (art. 34); vietate le insegne<br />

salvo che in ferro battuto e prive di illuminazione (art. 35);<br />

il Borgo antico di Castelnuovo di Porto è uno dei meglio<br />

conservati dell’intera provincia di Roma. È regolato da un Piano<br />

Particolareggiato, che prevede disposizioni precise per infissi, colori,<br />

materiali.<br />

Stonano i troppi cavi e fili che attraversano i vicoli e la presenza di<br />

numerose e antiestetiche parabole. Particolari che andrebbero risolti<br />

in fretta.<br />

a destra alcuni operatori all’opera, sotto la piazza pulita con delle<br />

belle facciate ristrutturate da poco e la piazza principale con la<br />

facciata della Chiesa<br />

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