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Il Nuovo News - Marzo 2017

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Cover story - I centri storici<br />

Cover story - I centri storici<br />

I CENTRI STORICI NELLA NOSTRA ZONA:<br />

UN’OPPORTUNITÀ DA SFRUTTARE<br />

Abbiamo deciso, come è nel nostro stile, di “andare sul campo” e verificare direttamente cosa pensano i cittadini dei<br />

Comuni della nostra area sul problema sicurezza. Si sentono sicuri o no? Hanno una percezione di tranquillità nelle loro<br />

vite quotidiane oppure hanno una sensazione di rischio? Ci sono stati episodi traumatici in questo senso nella loro vita?<br />

I nostri giovani (e non) reporter hanno interpellato e in molti casi fotografato (laddove gli interessati hanno dato il<br />

loro assenso) una serie di persone comuni. Ecco l’interessante e per molti versi formativo quadro che ne è uscito.<br />

Questa introduzione e la galleria fotografica dell’ampio servizio<br />

che segue nelle prossime pagine rappresentano una<br />

sorta di lettera aperta al presidente della Conferenza dei<br />

Sindaci Ottorino Ferilli e agli altri 16 primi cittadini dell’area<br />

“Flaminia-Tiberina-Cassia”. Scriviamo loro idealmente per<br />

sensibilizzarli a promuovere un’azione comune prima di<br />

tutto di rilancio e conservazione e poi, soprattutto, di promozione<br />

collegiale e collettiva dei borghi antichi dei nostri<br />

Comuni.<br />

Abbiamo infatti un “tesoro” in casa, che potrebbe e dovrebbe<br />

rappresentare un’occasione, un’opportunità da<br />

sfruttare per attrarre turismo da Roma e provincia, per<br />

supportare attività commerciali sempre più alle prese con i<br />

disagi della crisi economica, per avviare un circuito virtuoso<br />

dal punto di vista culturale che renda la nostra area una<br />

piccola perla “preziosa” a pochi chilometri dalla capitale.<br />

Per fare questo occorre che i sindaci, tutti insieme, coadiuvati<br />

dalle varie Pro Loco e dalle associazioni culturali<br />

e commerciali del territorio sappiano avviare un’azione<br />

forte e concertata che grazie anche ad operazioni apposite<br />

di marketing possa valorizzare questo patrimonio artistico-culturale<br />

e architettonico che da Sacrofano a Sant’Oreste,<br />

da Torrita Tiberina a Fiano fino a Castelnuovo, Riano e<br />

a tutti gli altri comuni dell’area rappresenta un “unicum” di<br />

di Romolo Bali<br />

cui molto spesso ci sfugge l’alto potenziale.<br />

Senza scomodare le “inarrivabili” Umbria, Toscana e Marche,<br />

basterebbe vedere come hanno saputo sfruttare negli<br />

ultimi anni queste opportunità i piccoli paesi del viterbese,<br />

sempre più meta di turisti e visitatori da Roma e dintorni.<br />

Lo hanno fatto ragionando come area e promuovendo<br />

un intero territorio. Qui da noi, ancora, ognuno si muove<br />

singolarmente, con le poche risorse che ha. Serve altro. E<br />

serve subito. Un logo comune, un’azione pubblicitaria che<br />

promuova l’intera area, richieste collegiali alla Regione per<br />

fondi appositi.<br />

Stiamo perdendo un’occasione unica avendo una posizione<br />

invidiabile, vari parchi e Riserve che andrebbero coinvolti,<br />

numerose associazioni pronte a collaborare, commercianti<br />

che non vedono l’ora di poter partecipare a progetti ambiziosi.<br />

Non perdiamo altro tempo presidente Ferilli, è ora che<br />

insieme ai suoi colleghi vi muoviate verso questa direzione.<br />

Un’opportunità da sfruttare fino in fondo.<br />

N.B. Nelle pagine che seguono una galleria di immagini dei<br />

vari centri storici dell’area, in cui sono evidenziate alcune<br />

cose positive e altre meno. Per quest’ultime ci aspettiamo<br />

un pronto intervento da chi ne ha la competenza.<br />

Sacrofano<br />

di Lavinia Micheli<br />

Piano particolareggiato del centro storico.<br />

<strong>Il</strong> piano particolareggiato del centro storico di Sacrofano è<br />

facilmente reperibile sul sito del comune (http://www.comunedisacrofano.gov.it/),<br />

all’interno del più generale documento<br />

sulle norme tecniche di attuazione del P.R.G. Vigente .<br />

In particolare se ne parla all’art. 37 dove il centro storico viene<br />

definito come “Zona di risanamento conservativo ed igienico”.<br />

In questa zona infatti “...Sono consentiti soltanto lavori di<br />

manutenzione delle costruzioni esistenti...” che rispettino le<br />

caratteristiche essenziali dei fabbricati.<br />

Stato e info presenti su monumenti e chiese.<br />

Le uniche info presenti sono i nomi dei monumenti (chiesa di S.<br />

Biagio e chiesa di S. Giovanni Battista) e l’anno di edificazione.<br />

Non sono presenti schede di approfondimento.<br />

Presenza di macchine e parcheggi.<br />

All’interno del borgo medievale non è consentito il passaggio<br />

di veicoli. Immediatamente fuori dal borgo, si svolge il mercato<br />

comunale, di lunedì. Molte macchine vengono parcheggiate<br />

nella piazza su cui si affaccia la chiesa di San Biagio, nonostante<br />

l’assenza di segnali di parcheggio.<br />

Pulizia e decoro.<br />

Passeggiando per il borgo capita di imbattersi in scritte sui<br />

muri, vasetti con piante secche, piccoli rifiuti, e qualche tettoia<br />

di plastica. Ma la cosa che più salta all’occhio sono le feci dei<br />

piccioni, soprattutto nei vicoli più stretti. Non sono presenti<br />

cestini, oltre a quelli per la raccolta differenziata porta a porta.<br />

Tuttavia il borgo è abbastanza curato. Una piccola parte ( piazza<br />

A. Diaz) è stata ristrutturata di recente.<br />

in basso Carmen Laspro in piazza A. Diaz, a destra tettoia di plastica<br />

Arianna Di Sante e Billo<br />

Servizi.<br />

All’interno del borgo è presente il servizio Caritas parrocchiale.<br />

La parola ai residenti.<br />

In generale i residenti sono contenti e soddisfatti della loro vita<br />

nel centro storico, come confermano anche le persone intervistate:<br />

“In questo centro storico mi trovo benissimo, non posso<br />

lamentarmi di nulla. Nel complesso è ben curato e la raccolta<br />

differenziata funziona molto bene, in più ci sono dei ragazzi<br />

bravissimi che spazzano quotidianamente le vie. L’unico<br />

problema, forse, sono i piccioni” afferma Carmen Laspro. Della<br />

stessa opinione anche Anna Maria Bompadre, che in questo<br />

borgo ci è cresciuta. Arianna Di Sante, 25 anni, parla di questo<br />

centro come “Un posto tranquillo, uno dei borghi più puliti della<br />

zona. La raccolta differenziata funziona abbastanza bene e<br />

non posso lamentarmi di nulla”.<br />

uno degli scorci più suggestivi e meglio conservati del borgo storico di Castelnuovo di Porto<br />

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