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Cover story - I centri storici<br />
Rignano Flaminio<br />
di Fabrizio Falzini<br />
Abbiamo incontrato la signora Giuliana mentre stava pulendo<br />
la Chiesa e ci ha riferito “La situazione qui nel Centro Storico di<br />
Rignano Flaminio lascia molto a desiderare. Se non fosse per i<br />
volontari che se ne prendono cura, andrebbe tutto alla malora”.<br />
Raccogliamo alcune informazioni dal libricino dei festeggiamenti<br />
patronali: “Questa è la Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, di<br />
età medievale, eretta a Collegiata il 1 gennaio 1614 con una bolla<br />
di Papa Paolo V”.<br />
La Signora Giuliana ci saluta con una bella metafora riportata da<br />
altri visitatori:<br />
“È come un’ostrica, fuori non c’è neanche un cartello turistico e<br />
poi entrando ci rivela le sue perle: il crocefisso ligneo dell’inizio<br />
del 1600, gli affreschi della cappella attribuiti ad Anastasio Fontebuoni,<br />
la cappella della Beata Vergine del Rosario, in ricordo<br />
della vittoria della flotta cristiana su quella turca a Lepanto<br />
(1571), l’altare maggiore del 1700, decorato con marmi policromi,<br />
nel quale si conservano le spoglie mortali di Prospero, un martire<br />
cristiano”.<br />
La seconda persona<br />
che incontriamo<br />
sabato mattina del 18<br />
febbraio è Mario Mariucci,<br />
nato a Rignano,<br />
responsabile della pulizia<br />
nel Centro Storico,<br />
lavora da 6 anni per la<br />
ditta appaltatrice. Ci<br />
dice che ormai l’80%<br />
dei residenti sono<br />
di origine rumena.<br />
Sono ben integrati e<br />
la parrocchia ha concesso<br />
loro anche una<br />
Chiesa fuori dal centro<br />
(Sant’Abondio) dove<br />
celebrano secondo il<br />
rito ortodosso. Possiamo<br />
riscontrare che le<br />
strade sono pulite e il<br />
Sig. Mario ci dice che<br />
gli abitanti sono molto<br />
rispettosi della pulizia.<br />
La terza persona che<br />
incontriamo è un<br />
rumeno, Sorin, che<br />
preferisce non essere<br />
fotografato. Dichiara<br />
che lavora nell’edilizia<br />
ed è soddisfatto sia<br />
della pulizia del Centro<br />
Storico che dell’integrazione<br />
tra italiani e<br />
rumeni. Riguardo alle<br />
persiane di alluminio<br />
e allo stato di abbandono di molti edifici privati ci riferisce che<br />
la causa è nella crisi economica, chi viene ad abitare qui lo fa<br />
perché risparmia, gli affitti sono più bassi e non ha i soldi per<br />
ristrutturare la casa.<br />
“<strong>Il</strong> Centro storico andrebbe curato un po’ di più perché è il<br />
biglietto da visita di un Comune. Dovrebbe essere la parte più<br />
visitata dai turisti. Sono stati effettuati dei piccoli interventi su<br />
alcune facciate, ma si potrebbe fare di più. È vero che la situazione<br />
economica e finanziaria del Comune è disastrosa, quindi è<br />
il cittadino stesso che deve dare il buon esempio. Se io confronto<br />
il nostro centro storico con altri qui vicino, ad esempio con Castelnuovo<br />
di Porto, in confronto è molto più vivibile, qui guardi (ci<br />
fa vedere la pietra riportata nella foto successiva) è stata rotta<br />
questa insegna e poi riparata con l’asfalto”.<br />
Altre persone ci hanno confermato quanto riferito dal sig. Alessandro,<br />
ma non hanno voluto essere fotografati e hanno preferito<br />
rimanere anonimi per non avere problemi. Ma qui non si tratta<br />
di “esporsi”, la realtà e sotto gli occhi di tutti. E anche noi de IL<br />
NUOVO ci siamo limitati a fare una fotografia che non ha bisogno<br />
di commenti.<br />
a sinistra la signora Giovanna volontaria che si occupa della pulizia<br />
nella Chiesa, Mario Mariucci operatore ecologico, sopra buche vicino<br />
ai tombini e un tubo assente dell’antincendio<br />
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