Il Nuovo News - Marzo 2017

iserva naturale regionale nazzano
INTERVISTA al PRESIDENTE
DOTT. DARIO ESPOSITO
Dopo oltre tre anni di carica come
Commissario straordinario della
Riserva, dallo scorso gennaio
Dario Esposito è stato nominato
presidente dell’Ente, tramite un decreto
della Regione Lazio che ha visto interessati
tutti i parchi e le riserve regionali.
Insegnante di lingua inglese presso un
liceo romano, Dario Esposito ha ricoperto
la carica di Consigliere comunale a Roma
dal 1993 al 2001 e quella di assessore
all’ambiente, sempre presso il Comune di
Roma, dal 2001 al 2008 in rappresentanza
del gruppo dei Verdi.
Presidente Esposito, il suo curriculum
parla chiaro. Lei è un super esperto di
ambiente e quindi come presidente della
Riserva Tevere Farfa è l’uomo giusto al
posto giusto…
In effetti mi sono occupato di ambiente
per 15 anni presso il Comune di Roma e
ho continuato poi per altri cinque anni
in Provincia con il presidente Zingaretti
come coordinatore dell’Osservatore
Rifiuti. Qui è davvero il posto giusto per
me, un’oasi naturale così ricca dal punto
di vista delle risorse naturali da meritare
il massimo impegno per la sua tutela e
salvaguardia.
Quali sono le principali attività della
Riserva?
Come le dicevo, prima di tutto la tutela
e la salvaguardia delle biodiversità,
considerato il vero e proprio “tesoro”
naturale che qui si è creato grazie alla
diga. Siamo in una vera e propria oasi a soli
20 chilometri da Roma, un’opportunità
unica dal punto di vista ambientale.
Altra attività di rilievo è quella di
promuovere la conoscenza della Riserva
presso i cittadini e di rendere l’area
fruibile.
Quest’ultimo aspetto riteniamo sia di
particolare importanza. Come vi state
muovendo?
Abbiamo instaurato nel tempo un
forte rapporto con le scuole dell’area,
in particolare con quelle dell’Istituto
Comprensivo Civitella S.Paolo che
comprende 6 comuni tra i quali Nazzano
in alto litigio tra due femmine di Martin
pescatore (Alcedo atthis)
a sinistra il Presidente Dott. Dario Esposito
tevere-farfa
e Torrita Tiberina. Con alcuni licei di Passo
Corese e Poggio Mirteto abbiamo anche
avviato dei progetti di Alternanza Scuola-
Lavoro.
Collaboriamo inoltre con diverse
associazioni del territorio, che si stanno
rivelando molto utili nel promuovere le
nostre attività. Ad esempio, abbiamo
affidato una struttura della Riserva, Il
Museo della Notte, ad un’associazione
di scout della zona e questa sinergia è
decisamente positiva.
Dal punto di vista del bilancio e dei
finanziamenti come è la situazione?
In questo ambito siamo molto soddisfatti
perché siamo riusciti a integrare i fondi
regionali con altri finanziamenti e con
entrate nostre. Abbiamo ad esempio
siglato in passato un accordo con l’Enel
valido 3 anni attraverso il quale sono stati
ripristinati dei sentieri ed è stata fatta una
manutenzione straordinaria della Riserva.
Ora questo accordo è stato rinnovato e
per i prossimi 3 anni sarà direttamente
l’Enel ad occuparsi della manutenzione
dei sentieri.
Altre iniziative in tale ambito?
Da questo punto di vista siamo molto
dinamici, grazie anche alla professionalità
e alla dedizione con cui tutti i dipendenti
della Riserva lavorano. Abbiamo messo
a disposizione la nostra ampia sede per
convegni e iniziative mettendola quindi a
reddito. Anche grazie al riaccertamento
staordinario di residui contabili e alla
razionalizzazione della spesa, siamo
riusciti a recuperare circa 100.000 euro.
Parliamo dei visitatori: quale il bilancio
degli ingressi nel 2016?
Prima di tutto, sono orgoglioso di poter
comunicare che abbiamo avuto in
Riserva circa 2.000 studenti. A questi
vanno aggiunte le migliaia di visitatori
che abbiamo ospitato, in particolare
durante le ricorrenze di Pasquetta e
Primo maggio. Vorrei inoltre sottolineare
che abbiamo favorito la fruizione della
Riserva a tutte quelle numerose persone
che arrivano in bici.
Che tipo di rapporti avete con i Comuni
direttamente interessati dalla Riserva?
Estremamente buoni con Torrita Tiberina
e Montopoli. C’è invece un dissidio
strutturale con il sindaco di Nazzano, che
vorrebbe la gestione diretta della Riserva
da parte del suo Comune. Una eventualità
ovviamente impossibile.
Chiudiamo con i progetti per il 2017. Quali
i più importanti?
Intanto vorrei sottolineare come la
fine del commissariamento consentirà
finalmente di ricostituire il Consiglio
direttivo, che vedrà presenti tutti i
rappresentanti delle comunità locali.
Un bel vantaggio per una gestione
collettiva. Dal punto di vista dei progetti
provvederemo al rifacimento del sentiero
natura “La Fornace” utilizzando innovativi
materiali ecologici anche molto duraturi
e rimetteremo finalmente in funzione il
Traghetto Leonardesco che consentirà il
passaggio tra le due sponde del Tevere.
Una iniziativa che consentirà anche di
riavviare le attività della fattoria didattica,
alla quale teniamo molto.
in alto Oche selvatiche al tramonto (Anser anser)
qui sopra Airone rosso (Ardea purpurea)
a destra Airone bianco maggiore (Ardea alba)
foto di Christian Angelici
riserva naturale regionale
nazzano tevere-farfa
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