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Il Nuovo News - Marzo 2017

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Pagine a pagamento a cura<br />

dell’Amministrazione comunale<br />

di Magliano Romano<br />

Magliano Romano<br />

Magliano Romano<br />

I RICORSI AL TAR CONTRO LA DISCARICA DI INERTI<br />

Lo scorso 31 gennaio si è tenuta dinanzi al TAR<br />

l’udienza avverso l’autorizzazione, concessa lo<br />

scorso giugno dalla Regione Lazio alla società Idea<br />

4, per la realizzazione di un impianto di trattamento<br />

chimico-fisico del percolato a servizio della discarica per<br />

inerti. <strong>Il</strong> ricorso presentato dal Comune di Magliano<br />

Romano sottolinea, tra l’altro, che anche in questo<br />

caso è stata rilasciata l’autorizzazione senza effettuare<br />

una valutazione di impatto ambientale trascurando,<br />

dunque, l’interesse alla tutela ambientale, che riguarda<br />

valori primari e indisponibili quali la salute, la qualità<br />

della vita ed il paesaggio, nei confronti dei quali ogni<br />

altro interesse è recessivo. <strong>Il</strong> Tar aveva già disposto ad<br />

agosto 2016 la sospensione cautelare dell’autorizzazione<br />

per la realizzazione dell’impianto di depurazione e lo<br />

scorso 31 gennaio ha rinviato all’11 luglio la trattazione del<br />

merito riunendo tutti i ricorsi che pendono innanzi al Tar<br />

che “sebbene diretti a censurare atti differenti susseguitesi<br />

nel tempo, ineriscono all’unica complessa questione<br />

concernente l’autorizzazione relativa alle modalità di<br />

funzionamento della discarica di Magliano Romano e al<br />

connesso impianto di trattamento del percolato”.<br />

Sempre nella stessa data, il Tar ha pronunciato<br />

l’ordinanza di sospensione dell’autorizzazione del 13<br />

ottobre per la deroga ai valori limite per l’accettabilità<br />

dei rifiuti relativa a tutti i codice CER autorizzati ad<br />

essere smaltiti nella discarica. I valori in deroga<br />

autorizzati hanno un moltiplicatore pari a 3 volte il<br />

limite finora previsto e riguardano un lungo elenco di<br />

elementi e metalli pesanti.<br />

ACCERTAMENTO E RISCOSSIONE TRIBUTI<br />

L’Amministrazione di Magliano Romano, partendo da un<br />

principio di equità, ha avviato una costante attività di<br />

accertamento e riscossione dei tributi locali affidando il<br />

servizio alla società Step srl con la finalità di controllare<br />

e recuperare l’evasione a vantaggio di tutti i cittadini e dei<br />

servizi che potrebbero essere offerti in modo migliore alla<br />

popolazione se ognuno contribuisse con il pagamento<br />

delle imposte dovute.<br />

Nel corso del 2016 sono stati notificati atti, relativi agli anni<br />

pregressi, per un totale di oltre 300.000 euro a fronte dei<br />

quali, purtroppo, finora si è dovuta rilevare una bassa %<br />

di riscossione delle imposte nonostante la possibilità di<br />

assolvere anche in forma rateizzata, per venire incontro a<br />

situazioni economiche di maggiore difficoltà.<br />

Nel corso del <strong>2017</strong> saranno portate avanti le attività di<br />

accertamento e sollecito e l’Ente dovrà procedere, secondo<br />

quanto previsto dalla normativa, ad effettuare la riscossione<br />

coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali relative agli<br />

accertamenti già notificati per i quali i contribuenti non hanno<br />

provveduto al pagamento o alla richiesta di rateizzazione<br />

entro il termine previsto di 60 giorni.<br />

Nel provvedimento di sospensione, il Tar ha, infatti,<br />

considerato fondata la censura inerente la mancata<br />

sottoposizione dell’istanza a procedimento di verifica VIA<br />

e ha tenuto conto che, con successivo provvedimento del<br />

20 ottobre 2016, la Regione ha autorizzato l’introduzione<br />

di ulteriori 21 codici CER. Si tratta degli stessi 21 codici<br />

CER per i quali lo scorso maggio il TAR si è pronunciato, a<br />

favore dei ricorsi presentati, annullando l’autorizzazione<br />

regionale in quanto trattasi di rifiuti appartenenti alla<br />

categoria dei rifiuti speciali! Anche avverso questa<br />

autorizzazione rilasciata il 20 ottobre, il Comune ha<br />

presentato ricorso che verrà trattato nel merito nell’udienza<br />

del prossimo 11 luglio.<br />

Intanto, in data 14 febbraio il Tar si è nuovamente<br />

espresso in accoglimento dell’istanza di sospensione<br />

dell’autorizzazione del 20 ottobre per l’immissione di nuovi<br />

codici CER.<br />

<strong>Il</strong> tribunale, in entrambe le sentenze, ha rilevato che<br />

la vicenda, “caratterizzata da una serie di procedure e<br />

provvedimenti che si accavallano di pochi giorni ma che in<br />

realtà sono relativi ad un unico impianto, è di complessità<br />

tale da rendere comunque prudenziale la sospensione degli<br />

atti impugnati, anche in ragione della prevenzione di un<br />

pregiudizio, quello all’ambiente e alla salute, che potrebbe<br />

rivelarsi irreparabile ove i provvedimenti di autorizzazione<br />

alla deroga ai valori limite per l’accettabilità dei rifiuti<br />

e all’immissione di nuovi codici CER conservassero la<br />

propria efficacia”.<br />

MAGLIANO, STA PER “NASCERE” L’OASI DI SAN VALENTINO<br />

È<br />

ormai tutto pronto per la<br />

valorizzazione dell’area picnic<br />

in località San Valentino,<br />

nonché dell’antica cava di<br />

basalto ai piedi del Monte Maggiore.<br />

Conclusasi la procedura di evidenza<br />

pubblica, una superficie di 6 ettari verrà<br />

affidata all’associazione regionale per<br />

il Lazio dei Gruppi Ricerca Ecologica,<br />

prestigiosa organizzazione nazionale<br />

fondata nel 1978 e riconosciuta dal<br />

Ministero dell’Ambiente ai sensi della L.<br />

349/86 e già Ente gestore di due aree<br />

naturali di elevatissimo pregio: la riserva<br />

naturale integrale “Grotta dei Puntali” a<br />

Carini, e la riserva naturale orientata<br />

“Grotta Molara” a Palermo.<br />

I GRE Lazio, che da mesi sono impegnati<br />

al fianco dell’amministrazione e dei<br />

cittadini in difesa del territorio maglianese<br />

contro l’ampliamento della discarica di<br />

Monte della Grandine, realizzeranno<br />

progressivamente una serie di interventi<br />

integrati che configureranno un<br />

unicum a livello nazionale e faranno<br />

di Magliano Romano un punto di<br />

riferimento per tutta la comunità<br />

scientifica: «<strong>Il</strong> cuore del progetto sarà<br />

la realizzazione di un campo catalogo<br />

di specie vegetali di interesse agrario,<br />

autoctone e ad elevato rischio di<br />

erosione genetica – ha affermato Carlo<br />

De Falco, Presidente del GRE Lazio –<br />

si tratta dei frutti antichi, quelli “brutti<br />

ma buoni” che rischiano di sparire per<br />

sempre perché rifiutati dalle logiche<br />

di mercato, ma che rappresentano<br />

un patrimonio sia per la biodiversità<br />

che storico-culturale. Analogamente<br />

porremo a dimora essenze arboree<br />

di specie tipiche dell’area del Parco<br />

di Veio in collaborazione con il<br />

Centro nazionale per lo studio e la<br />

conservazione della biodiversità<br />

forestale».<br />

Un progetto ambizioso, soprattutto<br />

perché no-profit ed esclusivamente<br />

con finalità scientifiche, didattiche,<br />

agrituristiche e divulgative: «Grazie<br />

alla sensibilità dell’amministrazione<br />

comunale e in particolare del<br />

vicesindaco Adolfo Costanzi, che<br />

da mesi si adopera per il recupero di<br />

un’area su cui sono stati spese centinaia<br />

di migliaia di euro e che necessita di<br />

una riqualificazione – ha continuato<br />

De Falco - realizzeremo un centro<br />

divulgativo sperimentale di pratiche<br />

agroecologiche rivolto ad agronomi<br />

e produttori, un laboratorio di<br />

educazione allo sviluppo sostenibile<br />

ideato su misura delle scuole e<br />

dei cittadini, ed un recupero a fini<br />

didattici ed ambientali della cava di<br />

basalto, che in antichità ha avuto un<br />

ruolo importante nell’economia del<br />

territorio e da cui venivano estratti<br />

i sampietrini destinati a lastricare le<br />

strade di Roma».<br />

«<strong>Il</strong> progetto non sarà una cattedrale<br />

nel deserto , ma permetterà un dialogo<br />

tra saperi agricoli tradizionali e scienze<br />

agrarie moderne, utilizzando concetti<br />

e principi ecologici per progettare e<br />

gestire agroecosistemi sostenibili nei<br />

quali gli input esterni sono sostituiti da<br />

processi naturali – ha affermato Tullio<br />

Carbonetti, Responsabile aree protette<br />

dei GRE Lazio - promuoveremo processi<br />

partecipativi e di coinvolgimento<br />

che individuino forme condivise di<br />

sviluppo sostenibile, e fungeremo da<br />

catalizzatore di selezionate iniziative<br />

in tema di sostenibilità e promozione<br />

del territorio. <strong>Il</strong> visitor-center che<br />

realizzeremo, inoltre, avrà un impiego<br />

polifunzionale e sarà a servizio di tutte<br />

le attività. L’iniziativa verrà realizzata in<br />

partenariato con autorevoli istituzioni:<br />

in tal senso, abbiamo contatti avanzati<br />

con strutture del Crea (il principale<br />

ente di ricerca italiano dedicato<br />

all’agroalimentare, vigilato dal Mipaaf,<br />

ndr) e l’Ispra (l’Istituto Superiore per<br />

la Protezione e la Ricerca Ambientale,<br />

ndr), nonché diversi Atenei che<br />

seguiranno passo passo il progetto. <strong>Il</strong><br />

nostro punto di forza, però, sarà il<br />

collegamento con la comunità locale<br />

e le organizzazioni che fossero<br />

interessate a darci una mano. Inoltre,<br />

secondo le modalità di fruizione ed<br />

il calendario di aperture che verrà<br />

predisposto, i maglianesi potranno<br />

sempre accedere gratuitamente<br />

all’area ed i giovani studenti potranno<br />

partecipare ad alcuni laboratori<br />

didattici».<br />

Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Magliano Romano<br />

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