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32<br />

<strong>welcome</strong> in<br />

P<br />

unto di partenza ideale per la vis<strong>it</strong>a della c<strong>it</strong>tà è il colle<br />

del CASTELLO sulla cui origine sono fior<strong>it</strong>e molte<br />

leggende. La più interessante è quella che lo vuole<br />

innalzato con la terra trasportata negli elmi dai soldati di Attila per<br />

permettere al loro feroce condottiero di godere dello spettacolo<br />

d’Aquileia in fiamme. L’attuale imponente edificio del Castello,<br />

sede nelle diverse epoche di gastaldi, patriarchi e luogotenenti<br />

veneti, sost<strong>it</strong>uisce quello andato distrutto nel terremoto del 1511<br />

ed è stato restaurato in segu<strong>it</strong>o ai danni di un altro più recente terremoto<br />

(1976). Notevole è il salone del Parlamento della Patria<br />

del Friuli con affreschi di Gianbattista Tiepolo, G.B. Grassi e<br />

Pomponio Amalteo. Il piano nobile è ora occupato dalla Galleria<br />

d’Arte Antica. La Casa della Contadinanza, che sorge sul lato<br />

nord-orientale del piazzale in cima al colle, è stata quì ricostru<strong>it</strong>a<br />

nel 1913 sulla base di un edificio quattrocentesco che sorgeva<br />

all'angolo fra via Rauscedo e via V<strong>it</strong>torio Veneto ed è attualmente<br />

un punto di degustazione dei più tipici prodotti enogastronomici<br />

friulani.<br />

La Casa della Confratern<strong>it</strong>a di Santa Maria di Castello, unico<br />

Le dolci colline<br />

del Ramandolo<br />

edificio rimasto intatto dopo il terremoto del 1511, è una costruzione<br />

del xv secolo. La chiesa di Santa Maria di Castello è la più<br />

antica di Udine, come fanno supporre i diversi frammenti r<strong>it</strong>rovati,<br />

riconducibili all’epoca longobarda, ha perso nel 1263 le sue<br />

funzioni parrocchiali, trasfer<strong>it</strong>e nella più spaziosa chiesa di S.<br />

Odorico (ora Duomo) ed è stata più volte restaurata (la facciata fu<br />

interamente ricostru<strong>it</strong>a dopo il disastroso terremoto del 1511) ma<br />

conserva nelle tre navate interne la suggestiva atmosfera di silenzio<br />

e raccoglimento delle chiese più antiche. Il portico in stile gotico-veneziano<br />

a rampe e gradinate, attraverso cui si può scendere<br />

verso piazza Libertà, fu costr<strong>it</strong>o nel 1487 su commissione del luogotenente<br />

veneto Tommaso Lippomano.<br />

Atraverso l'arco Bollani, costru<strong>it</strong>o su progetto del Palladio, nel<br />

1556, lasciato alle spalle l'ampio agglomerato del Castello, si<br />

viene accolti dalla bellissima cornice di Piazza<br />

Libertà, cuore di Udine, ripetutamente indicata<br />

come ''la più bella piazza veneziana in terraferma''.<br />

Quì si trovano i monumenti più importanti dell<br />

c<strong>it</strong>tà, vestigia di un passato veneziano iniziatosi<br />

nel 1420 e coclusosi alla fine del Settecento.<br />

L'elemento principale della piazza è la celebre<br />

Loggia del Lionello, a corsi alterni di pietra bianca<br />

e rosa, costru<strong>it</strong>a a partire dal 1448 su disegno<br />

dell'orafo udinese Nicolò Lionello e ricostru<strong>it</strong>a su<br />

progetto dell'arch<strong>it</strong>etto Andrea Scalanel 1876,<br />

dopo che un furioso incendio l'aveva gravemente<br />

danneggiata. Di fronte si eleva la rinascimentale<br />

Loggia di S. Giovanni, opera di Bernardino da<br />

Morcote. Altri elementi di rilievo della piazza<br />

sono la fontana costru<strong>it</strong>a nel 1542 su disegno dell'arch<strong>it</strong>etto<br />

bergamasco Giovanni Carrara, le<br />

colonne con il leone veneto e la statua della<br />

Giustizia (1614), le statue di Ercole e Caco (familiarmente<br />

soprannonimati dagli udinesi Florean e<br />

Venturin) e la statua della Pace (1819) donata dall'imperatore<br />

Francesco I alla c<strong>it</strong>tà di Udine a ricordo<br />

della pace di Campoformido.<br />

Attraverso via Mercato-vecchio, che è la parte più caratteristica<br />

della c<strong>it</strong>tà, si giunge in Piazza Matteotti-San Giacomo che fu la<br />

prima vera piazza di Udine, ''una piazza di v<strong>it</strong>a vissuta'', dove la<br />

prima domenica di ogni mese si tiene un mercatino dell'antiqua-<br />

CHIUSO<br />

LUNEDI<br />

Trattoria RAMANDOLO - Fr. Ramandolo<br />

33045 Nimis (UD) - Tel./Fax: 0432 790009

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