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<strong>welcome</strong> in<br />
P<br />
unto di partenza ideale per la vis<strong>it</strong>a della c<strong>it</strong>tà è il colle<br />
del CASTELLO sulla cui origine sono fior<strong>it</strong>e molte<br />
leggende. La più interessante è quella che lo vuole<br />
innalzato con la terra trasportata negli elmi dai soldati di Attila per<br />
permettere al loro feroce condottiero di godere dello spettacolo<br />
d’Aquileia in fiamme. L’attuale imponente edificio del Castello,<br />
sede nelle diverse epoche di gastaldi, patriarchi e luogotenenti<br />
veneti, sost<strong>it</strong>uisce quello andato distrutto nel terremoto del 1511<br />
ed è stato restaurato in segu<strong>it</strong>o ai danni di un altro più recente terremoto<br />
(1976). Notevole è il salone del Parlamento della Patria<br />
del Friuli con affreschi di Gianbattista Tiepolo, G.B. Grassi e<br />
Pomponio Amalteo. Il piano nobile è ora occupato dalla Galleria<br />
d’Arte Antica. La Casa della Contadinanza, che sorge sul lato<br />
nord-orientale del piazzale in cima al colle, è stata quì ricostru<strong>it</strong>a<br />
nel 1913 sulla base di un edificio quattrocentesco che sorgeva<br />
all'angolo fra via Rauscedo e via V<strong>it</strong>torio Veneto ed è attualmente<br />
un punto di degustazione dei più tipici prodotti enogastronomici<br />
friulani.<br />
La Casa della Confratern<strong>it</strong>a di Santa Maria di Castello, unico<br />
Le dolci colline<br />
del Ramandolo<br />
edificio rimasto intatto dopo il terremoto del 1511, è una costruzione<br />
del xv secolo. La chiesa di Santa Maria di Castello è la più<br />
antica di Udine, come fanno supporre i diversi frammenti r<strong>it</strong>rovati,<br />
riconducibili all’epoca longobarda, ha perso nel 1263 le sue<br />
funzioni parrocchiali, trasfer<strong>it</strong>e nella più spaziosa chiesa di S.<br />
Odorico (ora Duomo) ed è stata più volte restaurata (la facciata fu<br />
interamente ricostru<strong>it</strong>a dopo il disastroso terremoto del 1511) ma<br />
conserva nelle tre navate interne la suggestiva atmosfera di silenzio<br />
e raccoglimento delle chiese più antiche. Il portico in stile gotico-veneziano<br />
a rampe e gradinate, attraverso cui si può scendere<br />
verso piazza Libertà, fu costr<strong>it</strong>o nel 1487 su commissione del luogotenente<br />
veneto Tommaso Lippomano.<br />
Atraverso l'arco Bollani, costru<strong>it</strong>o su progetto del Palladio, nel<br />
1556, lasciato alle spalle l'ampio agglomerato del Castello, si<br />
viene accolti dalla bellissima cornice di Piazza<br />
Libertà, cuore di Udine, ripetutamente indicata<br />
come ''la più bella piazza veneziana in terraferma''.<br />
Quì si trovano i monumenti più importanti dell<br />
c<strong>it</strong>tà, vestigia di un passato veneziano iniziatosi<br />
nel 1420 e coclusosi alla fine del Settecento.<br />
L'elemento principale della piazza è la celebre<br />
Loggia del Lionello, a corsi alterni di pietra bianca<br />
e rosa, costru<strong>it</strong>a a partire dal 1448 su disegno<br />
dell'orafo udinese Nicolò Lionello e ricostru<strong>it</strong>a su<br />
progetto dell'arch<strong>it</strong>etto Andrea Scalanel 1876,<br />
dopo che un furioso incendio l'aveva gravemente<br />
danneggiata. Di fronte si eleva la rinascimentale<br />
Loggia di S. Giovanni, opera di Bernardino da<br />
Morcote. Altri elementi di rilievo della piazza<br />
sono la fontana costru<strong>it</strong>a nel 1542 su disegno dell'arch<strong>it</strong>etto<br />
bergamasco Giovanni Carrara, le<br />
colonne con il leone veneto e la statua della<br />
Giustizia (1614), le statue di Ercole e Caco (familiarmente<br />
soprannonimati dagli udinesi Florean e<br />
Venturin) e la statua della Pace (1819) donata dall'imperatore<br />
Francesco I alla c<strong>it</strong>tà di Udine a ricordo<br />
della pace di Campoformido.<br />
Attraverso via Mercato-vecchio, che è la parte più caratteristica<br />
della c<strong>it</strong>tà, si giunge in Piazza Matteotti-San Giacomo che fu la<br />
prima vera piazza di Udine, ''una piazza di v<strong>it</strong>a vissuta'', dove la<br />
prima domenica di ogni mese si tiene un mercatino dell'antiqua-<br />
CHIUSO<br />
LUNEDI<br />
Trattoria RAMANDOLO - Fr. Ramandolo<br />
33045 Nimis (UD) - Tel./Fax: 0432 790009