12.07.2017 Views

ICF Giugno e Luglio 2017

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Settimo Giorno<br />

che lo spettacolo sarebbe<br />

diventato “la principale<br />

produzione della società attuale”.<br />

Comunismo e capitalismo,<br />

per Debord, erano<br />

solo due forme diverse di regime<br />

politico, uno basato<br />

sullo “spettacolare concentrato”,<br />

proprio delle società<br />

totalitarie, e l’altro sullo<br />

“spettacolare diffuso” del<br />

consumismo. Ma anche questa<br />

bipolarità è stata sorpassata,<br />

come ha riconosciuto<br />

Debord nei Commentari alla<br />

società dello spettacolo, scritti<br />

nel 1988: siamo entrati nell’epoca dello<br />

“spettacolare integrato”. È la fine della storia,<br />

“il crimine perfetto”, scrivono Carlo<br />

Freccero e Daniela Strumia nell’introduzione,<br />

che “ha soppresso la realtà”.<br />

(http://www.baldinicastoldi.it/libri/la-societa-dello-spettacolo/)<br />

Paolo Paci<br />

Caporetto andata e ritorno.<br />

Un viaggio sentimentale<br />

dall'Isonzo al Piave<br />

Corbaccio<br />

“La guerra è tra di noi. Vicina, vicinissima,<br />

anzi sotto casa. È una guerra di un secolo<br />

fa. Dopo, ci sono state altre guerre, perfino<br />

più devastanti. Eppure nessuna si è impressa<br />

nella memoria (collettiva, familiare, individuale)<br />

quanto quella guerra. La prima<br />

guerra mondiale”.<br />

Dove si trova Caporetto?<br />

Pochi lo sanno. Il villaggio<br />

nella valle dell’Isonzo,<br />

oggi conosciuto con il<br />

nome sloveno di Kobarid,<br />

è un buco nero della geografia<br />

e della storia d’Ita -<br />

lia. Il Piave e il Mon te<br />

Grap pa invece tutti sanno<br />

dove sono: sotto<br />

casa. Impressi per sempre<br />

nella toponomastica<br />

dei nostri paesi e città.<br />

Memorie censurate, no -<br />

mi trasfigurati dal mito<br />

della Vittoria. Ma Capo -<br />

retto, Piave, Monte Grappa sono (anche)<br />

luoghi reali. Sono il punto di partenza e il<br />

traguardo di un viaggio durato un anno,<br />

dall’ottobre 1917 al novembre 1918. Un<br />

anno di invasione, di stragi, di fame, durante<br />

il quale l’Italia ha rischiato di perdere<br />

sé stessa. Per ritrovare infine, contro ogni<br />

previsione, una sua controversa identità.<br />

Paolo Paci ci conduce passo passo nell’itinerario<br />

dalle Alpi Giulie ai contrafforti delle<br />

Prealpi venete, seguendo le tracce di un<br />

esercito in rotta e di un altro in trionfale<br />

avanzata. Tra ossari e diari di guerra, canzoni<br />

e trincee, film e musei spontanei, ritroviamo<br />

la verità geografica dei luoghi.<br />

Scoprendo, nel racconto degli abitanti (nipoti<br />

e pronipoti degli antichi soldati), come<br />

la memoria della Grande Guerra sia ancora<br />

straordinariamente viva. Un po’ business,<br />

un po’ nostalgia. E, in fondo, frammento<br />

del nostro Dna.<br />

(http://www.corbaccio.it/generi/saggistica_generale)<br />

Daniel Smail<br />

Storia profonda - Il cervello umano<br />

e l’origine della storia<br />

Bollati Boringhieri<br />

La logica dell’ “inizio della storia” basata<br />

sull’invenzione della scrittura e sulla nascita<br />

delle civiltà risente ancora oggi della temporalizzazione<br />

del mondo proveniente dal<br />

quadro concettuale religioso di matrice ebraico-cristiana.<br />

Nei manuali di scuola la storia<br />

inizia tipicamente quando l’uomo diventa<br />

«cultura», se non apertamente quando riconosce<br />

un dio. L’immenso lasso di tempo<br />

che precede quel momento viene semplicemente<br />

ignorato, o al più ridotto a un breve<br />

paragrafo iniziale. Generazioni di studenti<br />

si sono formati con questo schema narrativo<br />

e lo hanno naturalmente introiettato.<br />

In questo modo però si tralascia un’enorme<br />

quantità di dati che sono fondamentali per<br />

capire come l’uomo abbia operato nel mondo<br />

e perché lo abbia fatto così e non altrimenti.<br />

Decenni di studi sul cervello e lavori pionieristici<br />

come quello di Jared Diamond ci<br />

permettono ora, finalmente, di studiare la<br />

storia umana in una prospettiva diversa,<br />

più «profonda», tenendo conto di tutti quei<br />

fattori che hanno modellato il nostro comportamento,<br />

e permettendoci in tal modo<br />

di comprendere in un contesto molto più<br />

ampio le ragioni di molti percorsi storici.<br />

Leggendo queste pagine si troveranno molti<br />

esempi affascinanti di questo modo di procedere,<br />

come ad esempio quelli relativi alla<br />

«neurostoria», una disciplina che analizza<br />

sotto una luce completamente differente,<br />

incentrata sulle caratteristiche del cervello<br />

umano, certe vicende del nostro passato e<br />

del nostro presente. L’integrazione tra storia<br />

e biologia diventa, allora, un nuovo paradigma<br />

investigativo.<br />

La continua coevoluzione di natura e cultura<br />

nell’ultimo milione di anni è ciò che<br />

ci ha resi quel che siamo. D’altra parte la<br />

biologia è una scienza storica da tempo,<br />

sostiene Smail: è ora che anche la storia si<br />

apra all’apporto concettuale dell’evoluzionismo<br />

e delle scienze biologiche.<br />

http://www.bollatiboringhieri.it<br />

<strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf - 63

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!