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Rivista Arti Marziali Cintura Nera 343 – Settembre - 2 parte

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etrocedo. Se lui riposa, io attacco. Se lui fugge, io lo perseguo. Se si<br />

stanca e si ferma, io l'ammazzo".<br />

Con il suo patrimonio di conoscenze sugli attacchi e difese, si è<br />

sviluppato quello che è stato considerato come il migliore sistema di<br />

guerra, tanto nelle liti individuali come nel campo di battaglia, che in<br />

Giappone è conosciuto come Bujutsu - l'arte specifica della guerra.<br />

Per il guerriero giapponese che seguiva il Bushido, si trattava di una<br />

questione di esercizi, marce forzate, la ripetizione esaustiva di tecniche e<br />

l'obbedienza, per ottenere in questo modo il sincronismo richiesto e un<br />

senso collettivo di unità tra i combattenti.<br />

Molte scuole hanno cercato di mantenere il pensiero tradizionale, anche<br />

nel Ventesimo Secolo, il che è stato rapidamente respinto dalla naturale<br />

evoluzione del mondo, che rifletteva nelle persone il senso di libertà e<br />

l'inizio di una nuova era per il Giappone e gli altri paesi. Allora, i Maestri<br />

giapponesi hanno iniziato una nuova fase in Occidente, dove credevano<br />

che sarebbe possibile catechizzare gli occidentali, dentro i metodi<br />

giapponesi di guerra.<br />

Molte sono le storie di Maestri del Novecento, che si sono comportati<br />

come veri samurai, faccendo del rispetto e dell'onore i loro codici<br />

quotidiani. Il grosso problema è che con la rivoluzione industriale e<br />

l'avvento della Seconda Guerra Mondiale, i concetti utilizzati nel Bushido<br />

sono stati dimenticati; inoltre, alla fine degli anni Settanta e Ottanta molti<br />

Maestri sono stati abbandonati dai loro allievi, e sono caduti anche loro<br />

nella dimenticanza.

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