Rivista Arti Marziali Cintura Nera 343 – Settembre - 2 parte

Hapkido
JI HAN JAE
(10º Dan, fondatore dell’Hapkido coreano, "Doju-Nim")
Budo International: Maestro, cosa ricorda di quelle prime lezioni?
Ji Han Jae: A quei tempi la Corea era molto impoverita dalla guerra, le lezioni
erano molto dure e, cavolo! un mese di allenamento costava quanto un anno di
un’altra Arte Marziale. Tanti dei compagni che iniziarono con me smisero, ma io
continuai. Ricordo che per più mesi il mio maestro mi faceva fare più mansioni
casalinghe che tecniche. Mi mise alla prova per un certo tempo, dopodiché
cominciò ad insegnarmi una gran varietà di tecniche e strategie ed alla fine mi
nominò suo assistente e mi diede la cintura nera.
Al ritorno nella sua città natale (Andong) il maestro volle approfondire le Arti
Marziali coreane e continuò il suo apprendimento al tempio di Andong sotto la guida
del monaco taoista Lee, che lo istruì nel Taekyrion (stile specializzato nei calci) ed
anche nel Moo Gui Sul (armi coreane), principalmente nel Chang Bong (bastone
lungo) e nel Dan Juang (bastone), entrambe armi tipiche dei monaci.