Rivista Arti Marziali Cintura Nera 343 – Settembre - 2 parte

Knife Assault
Il coltello è un’arma terribile in mano ad un esperto ed il suo allenamento dà
all’artista marziale le abilità necessarie per combattere persino a mani nude.
KNIFE ASSAULT "Coltello d’assalto"
"Quando ti assegnano l’incarico di allenare un gruppo operativo di
Commando delle Forse Speciali, tiratori di élite capaci di raggiungere il
bersaglio da più di un chilometro e che devono infiltrarsi nelle linee nemiche,
osservare ed informare i loro superiori delle differenti evoluzioni e dei
movimenti dell’esercito nemico, devi fare un allenamento tattico che sviluppi
l’abilità di ammazzare in silenzio, al di là di qualsiasi concetto morale. Questo
metodo di allenamento deve essere duro e progressivo, per fare in modo che
siano capaci di adattarsi a qualsiasi circostanza. Se ad un certo punto devono
disfarsi di un avversario in modo silenzioso ed efficace, il coltello d’assalto
diventa l’arma più idonea per questo tipo di azione". Il coltello d’assalto o da
combattimento è una delle armi che le forze di élite degli eserciti più
importanti del mondo portano di solito nel loro arsenale. La caratteristica
impugnatura dell’arma che si utilizza in questo sistema di combattimento è
quella inversa, ovvero con la punta rivolta verso il basso, con lo scopo di
potere nascondere meglio la lama al nemico e raggiungere una maggiore
rapidità nei movimenti di taglio e di pugnalata. A parte le Forze Speciali, anche
la popolazione civile si è interessata ai diversi modelli e tipi di coltelli,
specialmente a quelli di sopravvivenza (Rambo docet), che, oltre alla loro
funzione primaria, sono di solito muniti
di un piccolo ma ampio assortimento di
utensili che rendono quest’arma un
hobby. Per via di questo interesse
generale, molti istruttori di Arti Marziali
hanno deciso di includerlo nei loro
programmi di allenamento e di
utilizzarlo come un’arma fondamentale
nei combattimenti liberi. Questo ha
contribuito a sviluppare negli allievi un
preciso senso della distanza ed una
maggiore coordinazione nei movimenti
dei loro stili. Tuttavia, è stato all’interno
delle Forze Speciali dove il coltello ha
trovato la sua maggiore applicazione ed
utilità, non solo come "utensile" da
sopravvivenza, ma anche come arma
da combattimento silenziosa, sia per
essere lanciata o per essere utilizzata
per fare fuori le sentinelle. La principale
differenza fra un coltello militare ed uno
marziale sta nel suo utilizzo. Mentre il
soldato si allena per scontrarsi con un
nemico reale che cercherà di
ammazzarlo, il coltello utilizzato nelle
palestre viene adoperato contro un
compagno che cerca soltanto di
collaborare. Gli artisti marziali giocano,
girano e fanno degli strani movimenti
d’improbabile applicazione; gli altri
devono per forza imparare delle
tecniche pratiche e dirette per difendere