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Hapkido<br />
B.I.: Come mai decise di<br />
apprendere le tecniche del Ki?<br />
J.H.J.: Tutto cominciò in modo<br />
molto speciale. Un giorno mi trovavo<br />
nei dintorni del tempio, la monaca<br />
Karma mi si avvicinò e mi chiese: "Sei<br />
tu Ji Han Jae?" "Si" risposi. In seguito<br />
puntandomi con un dito mi ordinò:<br />
"Siediti!" Incosciente, cascai per<br />
terra! Mi alzai e successe di nuovo.<br />
Per la prima volta sentii il potere del<br />
"Ki". Ho un bel ricordo di quel<br />
momento. Allora mi interessai alle<br />
tecniche del "Ki", desideravo<br />
apprendere a controllare quel potere<br />
che oggigiorno insegno ai miei allievi<br />
come una <strong>parte</strong> del Sin Moo Hapkido.<br />
Fu a Andong, il suo paese natale,<br />
dove Ji aprì la sua prima scuola che<br />
chiamò Ann Moo Kwan; in essa<br />
insegnò Yu Kwon Sul (versione<br />
coreana dello Yawara) ai suoi primi<br />
allievi. Tra di loro, i più spiccati sono<br />
Yu Yong Woo, Oh Se Lin y Kwon Tae<br />
Man. Ji praticava dei calci<br />
estremamente duri e complicati:<br />
metteva dei ceci in una calza, la<br />
legava con una corda e l’appendeva<br />
al soffitto, quindi eseguiva salti da<br />
sdraiato e calci circolari una volta<br />
dopo l’altra. Utilizzava anche delle<br />
stuoie di paglia di riso per<br />
ammortizzare le cadute. A<br />
quell’epoca, Ji inventò un calcio<br />
circolare di 360 gradi che chiamò<br />
"Sangdan Dora Chagui". Le scuole di<br />
Taekwondo lo copiarono subito e più<br />
tardi il grande Bruce Lee lo rese<br />
famoso nei suoi film. Dopo aver<br />
completato il suo apprendimento<br />
marziale e spirituale, Ji Han Jae<br />
decise di trasferirsi a Seoul, dove<br />
fondò la sua seconda e più<br />
importante scuola, quella che<br />
avrebbe lasciato il suo segno<br />
nell’Hapkido moderno. La chiamò<br />
Sung Moo Kwan ed in essa Jin Han<br />
Jae perfezionò gli insegnamenti di<br />
Choi e del monaco Lee.