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Hapkido<br />
B.I.: Come furono gli inizi della sua scuola a Seoul?<br />
J.H.J.: Fui fortunato ad aprire una scuola, ma non avevo<br />
tanti allievi. Provenivano principalmente dall’Università di<br />
Han Yang ed avevano pochi soldi. Gli inizi furono duri.<br />
Negli anni ’50 c’erano a Seoul diverse bande che<br />
controllavano la città. Un giorno Lee Yung Sung, noto<br />
gangster del distretto dove si trovava la mia scuola, venne<br />
a sfidarmi e buttò per terra la mia cintura in segno di<br />
disprezzo. Allora lo presi e gli applicai un immobilizzazione<br />
di gomito con la mia ascella sinistra, mi misi dietro di lui e<br />
continuai ad immobilizzarlo. Senza dire una parola, se ne<br />
andò. Dopo quel’episodio, Lee rispettò le mie tecniche e<br />
addirittura mi mandò circa trenta allievi. Le sfide a quei<br />
tempi erano all’ordine del giorno. Io ne approfittavo<br />
sempre, non c’era giorno che non combattessi. Mi<br />
piaceva! Se un giorno non combattevo, quella notte non<br />
dormivo.<br />
Gli allievi più spiccati in quei primi tempi furono: Hwang<br />
Dok Kyu, Bong So Han, Choi Sea Oh, Myung Jae Nam,<br />
Kwang Shik Muyng, Kwan Jong Soo, Kim Yong Jin, Kim<br />
Yong Whan, Hwang In Sik, e tanti altri. Nel 1959, Ji decise<br />
di cambiare il nome d’Hapki Yu Kwan Sul per quello<br />
d’Hapkido.<br />
B.I.: Quale fu il motivo che la spinse a chiamare il suo<br />
stile Hapkido?<br />
J.H.J.: L’Arte Marziale che praticavo a Seoul non era<br />
soltanto lo Yawara che mi aveva insegnato il mio maestro<br />
Choi. Io l’avevo arricchita con gli insegnamenti del taoista<br />
Lee, tecniche che prevedono l’utilizzo dei calci di puro stile<br />
coreano ed anche tecniche d’armi coreane. Lei deve<br />
sapere che lo Yawara, che utilizza squilibri e chiavi, è<br />
prettamente difensivo. L’Hapkido combina la sua filosofia<br />
per diventare anche offensivo. Le tecniche di mani<br />
possono essere dolci o dure, a seconda dell’occasione; i<br />
calci sono estremamente duri ed aggressivi e a tutto ciò<br />
bisogna aggiungere l’utilizzo del "Ki" in tutte le tecniche. Io<br />
volevo convogliare tutto questo in una sola disciplina, ed il<br />
significato e la filosofia che le ho dato è la seguente: HAP:<br />
Unione- KI: Energia- DO: la via o il cammino (modo di...).<br />
“La parola Hapkido<br />
significa ‘Il<br />
cammino per<br />
l’unione delle<br />
energie fisiche e<br />
mentali, dure e<br />
morbide’.”