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Rivista Arti Marziali Cintura Nera 343 – Settembre - 2 parte

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Knife Assault<br />

Nonostante fosse sembrato che la<br />

guerra moderna avesse lasciato da<br />

<strong>parte</strong> il fattore umano che veniva<br />

sostituito dai mezzi, gli scontri più<br />

recenti hanno dimostrato che ogni<br />

conflitto, sul finire, prevede<br />

l’occupazione del territorio. Dunque, arriva sempre<br />

il momento in cui le truppe di terra devono entrare<br />

in azione. Così, nonostante le informazioni via<br />

satellite abbiano tolto importanza ai Commandi,<br />

fino a qualche tempo fa unica fonte di conoscenza<br />

sulla disposizione del nemico, ci sono ancora<br />

molte operazioni che non possono essere<br />

delegate ad altri che non siano proprio questi<br />

reparti speciali. E’ sufficiente citare il blitz,<br />

avvenuto recentemente in Kosovo, per recuperare<br />

l’elicotterista americano abbattuto in territorio<br />

nemico, per capire come le operazioni più delicate<br />

e rischiose si debbano per forza di cose avvalere<br />

di questi reparti. La preparazione dei soldati nelle<br />

arti della guerra è antica come l’uomo e<br />

oggigiorno trova il suo senso soprattutto nelle<br />

truppe d’elite. Nelle incursioni, l’utilizzo del coltello<br />

come arma offensiva e difensiva è considerato la<br />

soluzione migliore, giacché non allerta il nemico<br />

della presenza del Commando. Siamo orgogliosi<br />

di potervi presentare un articolo ed un video<br />

alquanto speciali sul coltello da combattimento. Il<br />

suo autore, Juan Hombre, è l’istruttore di difesa<br />

personale della Brigata Paracadutista spagnola,<br />

una carica che lo accredita come spiccato esperto<br />

nelle arti e nelle forme del combattimento reale. Le<br />

immagini esclusive sono state registrate nella<br />

sede della brigata e sono state persino utilizzate le<br />

armi e le uniformi ufficiali. È nostro obbligo<br />

ringraziare il Comandante D. José Sierra<br />

Tabuenca, per la sua gentilezza e la sua<br />

disponibilità e soprattutto per tutte le agevolazioni<br />

concesse a Budo International. Juan Hombre non<br />

è un comune istruttore di <strong>Arti</strong> <strong>Marziali</strong>. Qualche<br />

anno fa, dopo un grave incidente d’auto, gli<br />

specialisti che lo ebbero in cura gli dissero che<br />

non sarebbe mai più stato in grado di camminare.<br />

Ma la volontà e la fermezza di quest’uomo furono<br />

superiori alle circostanze e così, non solo riprese a<br />

camminare, ma addirittura riuscì ad arrivare ad<br />

allenare una delle Brigate più dure ed esigenti per<br />

quanto riguarda il combattimento corpo a corpo,<br />

quella dei paracadutisti. Aiutato da alcuni fedeli<br />

allievi Juan Hombre è stato capace di superare se<br />

stesso in un modo veramente ammirabile.<br />

Senz’altro la sua limitazione fisica lo ha reso più<br />

riflessivo di quanto non lo fosse prima, e lui ne ha<br />

saputo approfittare per strutturare con la sua<br />

esperienza un sistema d’insegnamento efficace.<br />

Ha formato diverse squadre risultate poi campioni<br />

in molti Open di <strong>Arti</strong> <strong>Marziali</strong> negli USA e in<br />

Europa, per poi tornare nella sua Brigata ed offrire<br />

ai giovani tutta la sua esperienza di combattente.

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