ECO_02_2019

SEQUALS/TRAVESIO
SEQUALS/TRAVESIO
TUTTI
IN PIAZZA
di Manuel Bertin
Le sagre paesane rappresentano una
sfida per portare avanti la tradizione,
essere elemento di promozione territoriale
imparando ad adattarsi alle richieste di
servizi e obblighi moderni.
Per un amministrazione
comunale, quant’è
importante sostenere le
manifestazioni locali?
Molto, rappresentano un
contatto con il tessuto
locale e una formula
attrattiva per chi viene da
fuori.
Gli abitanti del comune, in
questo modo, hanno delle
attività che offrono elementi
di ricchezza, come concerti,
mostre, allestimenti. C’è poi
l’elemento di attrattività che
richiama persone che non
abitano nel comune, ma
che con questa scusa lo
visitano e lo conoscono.
L’amministrazione come
aiuta le associazioni?
Per quanto riguarda
l’aspetto amministrativo,
l’ufficio SUAP che concede
le autorizzazioni è
accentrato nell’UTI.
Però, come Giunta e
consiglieri aiutiamo
tutte le associazioni del
territorio, calibrando le
esigenze in base alla
necessità, per sostenerle
in tutti gli aspetti di cui
hanno bisogno.
Non parlo solamente del
mero impegno finanziario
che è utilizzato per coprire
alcune voci di spesa, ma
FRANCESCO SERRA
(assessore Cultura, tempo libero, turismo e sviluppo rete
museale)
anche di collaborazione
diretta come quando i
consiglieri presenziano
con il ruolo di referente
della sicurezza, come
richiesto dalle recenti
circolari.
Quant’è importante
la collaborazione fra
persone e associazioni in
quest’ambito?
Ci stiamo lavorando, i
risultati si vedranno tra
qualche anno. Per ora
c’è una Pro Loco che è
unica per l’intero territorio
comunale, a ciò si sono
aggiunti eventi in cui
volontari di Lestans
hanno collaborato nelle
manifestazioni di Sequals
e viceversa.
Parallelamente stiamo
cercando di stimolare la
partecipazione di gruppi
di volontari per tenere
aperte Villa Carnera e
Villa Savorgnan: siamo
certi che possa essere
un grande servizio per
il paese e nel contempo
un bel modo per sentirsi
cittadini.
Quando si parla di
sagre e manifestazioni,
in regione, si parla di
un settore capace di
movimentare circa 15
milioni di euro ogni
anno. Considerando
che i contributi pubblici,
sommando le varie voci,
ammontano a circa 1
milione di euro, è evidente
l’importanza che ricopre
questo lavoro a base
volontaristica.
E questa è solo una
valutazione economica,
mentre esiste un ruolo
sociale, di relazione, di
legame con il territorio che,
pur essendo sotto gli occhi
di tutti, è difficilmente
quantificabile.
Troppa burocrazia
Nonostante l’importanza
di questo settore, la legge
di riferimento è ancora
quella che disciplina
le manifestazioni e gli
spettacoli: un Regio
Decreto del 1931 tutt’ora
in vigore. A quell’impianto,
scritto circa novant’anni
fa, si sono poi sommate
negli anni circolari e
interpretazioni che oggi
obbligano il settore delle
sagre e delle feste paesane
a confrontarsi con una
fatica burocratica che molti
ritengono insostenibile.
Anche perché, nel maggio
2017, nel clima di paura
seguito agli attentati
avvenuti in Europa, una
circolare interpretativa
chiamata “circolare
Gabrielli” ha alzato
ulteriormente i vincoli
richiesti a chi organizza
manifestazioni.
Da quella circolare che
ha visto l’immediata
protesta dell’ANCI,
se ne sono aggiunte
altre, successivamente
riordinate in una circolare
del 2018. E così, per
esempio, a chi organizza
una manifestazione è
richiesto di avvalersi di
una figura certificata che
sappia gestire il rischio
di incendio, di una per
il primo soccorso, di
avvalersi di personale
dedicato alla sicurezza.
Propositi ottimi per la
sicurezza degli ospiti che
però si scontrano con una
realtà fatta di volontari che
dedicano il proprio tempo
libero all’organizzazione.
Le sagre in FVG
movimentano
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LEGGE
07/2019
Pubblico partecipante al Trofeo Primo Carnera di Sequals -2018
La legge regionale 7/2019 ha cercato di ridurre gli impatti delle circolari interpretative nazionali
sugli organizzatori delle manifestazioni:
MILIONI
DI EURO
Sono stati stanziati dei fondi per
l’assistenza tecnica e per i servizi
di sicurezza richiesti (security,
ambulanza, ecc.)
Una linea di finanziamento copre le spese per far
partecipare i volontari a corsi di formazione specifica per il
conseguimento delle certificazioni antincendio alto rischio,
per primo soccorso alto rischio e per la somministrazione
degli alimenti.
Una terza voce copre invece i
costi per lo sportello di assistenza
e consulenza per il terzo settore
ubicato presso il comitato
regionale delle proloco FVG
MARCO SPECIA
(segretario Comitato
regionale Proloco FVG)
Qual è l’importanza
ricoperta dalle
manifestazioni paesane?
Esiste un valore economico,
che sommando i bilanci
consuntivi delle varie
proloco regionali è
quantificabile in circa 15
milioni di euro.
Esiste però un valore
sociale, importantissimo,
perché si avvale del
lavoro dei volontari e
perché aiuta a tessere
dei legami sociali che
altrimenti si perderebbero.
E poi c’è l’impatto sulla
promozione del territorio,
inteso come sistema,
che va oltre il computo
delle presenze durante la
festa dando visibilità al
paese e valorizzando le
caratteristiche locali.
Esistono linee di
finanziamento speciali per
le manifestazioni in paesi
montani?
No, al momento no. Da un
lato è vero che le persone
devono essere portate in
montagna, mentre nei
grandi centri sono più facili
da intercettare, dall’altro
sarebbe difficile individuare
dei criteri validi per dire a chi
dare questi fondi.
In ogni caso la commissione
che valuta i progetti per
assegnare i fondi, ha a
disposizione 20 punti alla
voce “flusso turistico” che
consente di mettere in
relazione l'importanza di
una manifestazione anche
al territorio di svolgimento.
Come si fanno dialogare le
Pro Loco con gli altri enti
del territorio?
A partire dalla Giunta Illy
si è cercato di inquadrare
le attività locali in un più
ampio piano del turismo
regionale. In questo modo
è stato chiesto alle Pro
Loco di essere parte di
una visione strategica
più ampia di promozione
dell'intera regione: per fare
un esempio, promuovere
con successo la pitina
a Tramonti di Sopra
ha impatti anche su
Meduno, su Maniago, sulla
Valcimoliana.
Sagra delle Rane - Usago di Travesio - 2018
L'aspetto enogastronomico
è l'elemento principale
nella promozione
turistica?
In Friuli mancano le
grandi città d’arte, come
Venezia, Firenze, Roma.
Questo sposta il peso della
tradizione verso la filiera
agroalimentare.
Detto questo, non è l’unica
forma di turismo che le Pro
Loco sanno promuovere.
Il GiroPresepi è l’esempio
ideale: nato dal basso,
spontaneamente, oggi è
cresciuto fino a diventare
un progetto di successo
che coinvolge 15 paesi e
che ha una regia unica nel
comitato regionale delle
Pro Loco. Ed è diventato un
prodotto che riusciamo a
promo-commercializzare
anche all’estero,
richiamando comitive
dall’Austria e dalla Baviera,
in diretta concorrenza con
la tradizione dei mercatini
di Natale che là è molto
forte.
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L’eco delle valli
e delle Dolomiti Friulane
L’eco delle valli
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