28.06.2019 Views

ECO_02_2019

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

VAL CELLINA<br />

VAL CELLINA<br />

VIABILITÀ<br />

S<strong>ECO</strong>NDARIA,<br />

PRIMARIA NECESSITÀ<br />

DUE UTENZE DEBOLI<br />

E STRATEGICHE<br />

1<br />

2<br />

POPOLAZIONE ANZIANA O CON<br />

DISABILITÀ, SENZA MEZZO PROPRIO E<br />

SPESSO NON PIÙ IN GRADO DI MUOVERSI<br />

AUTONOMAMENTE<br />

POPOLAZIONE<br />

IN ETÀ SCOLASTICA<br />

di Manuel Bertin<br />

Spostarsi in tempi certi è uno dei bisogni<br />

essenziali e rappresenta anche una<br />

delle maggiori criticità per chi vive in<br />

montagna. Garantire una buona viabilità<br />

è quindi prioritario per la vita dei cittadini<br />

delle aree interne.<br />

Poter raggiungere i<br />

servizi, le scuole, il posto<br />

di lavoro è una precondizione<br />

fortemente<br />

correlata con i servizi di<br />

cittadinanza.<br />

Nonostante lo sviluppo,<br />

o perlomeno il tentativo<br />

di sviluppo di servizi<br />

a distanza come la<br />

telemedicina, il telelavoro<br />

o le esperienze di<br />

scuola a distanza è<br />

evidente che c’è un<br />

bisogno di spostarsi<br />

fisicamente che non può<br />

essere completamente<br />

annullato.<br />

Non è un caso che nella<br />

Strategia Nazionale per<br />

le Aree Interne i Comuni<br />

italiani che sono stati<br />

classificati e considerati<br />

“interni” sono quelli<br />

che distano almeno<br />

20 minuti dai centri di<br />

offerta di servizi. Se poi<br />

si pensa che in situazioni<br />

montane esiste quasi<br />

sempre un’unica via di<br />

collegamento, di solito<br />

che segue il fondovalle,<br />

è piuttosto chiaro come<br />

una semplice interruzione<br />

diventa un problema<br />

emergenziale.<br />

Esistono poi esigenze<br />

meno definite, per<br />

spostamenti legati a<br />

attività extrascolastiche,<br />

oppure di socializzazione<br />

che però sono anch’esse<br />

fondamentali per la vita<br />

in un paese e anch’esse<br />

richiedono il recupero<br />

della funzionalità di base<br />

delle infrastrutture stradali<br />

esistenti, anche quando<br />

inserite in reti scarsamente<br />

interconnesse.<br />

5 CRITICITÀ<br />

DA CONSIDERARE<br />

La richiesta di mobilità,<br />

intesa come possibilità di<br />

raggiungere un servizio, per<br />

chi abita in aree montane<br />

presenta sostanzialmente<br />

cinque punti critici, che<br />

andrebbero affrontati per<br />

garantire un livello minimo<br />

di qualità della vita.<br />

La prima valutazione<br />

riguarda le esigenze locali<br />

per i servizi essenziali<br />

(scolastici, lavorativi e<br />

socio-sanitari) che non<br />

sono completamente<br />

soddisfatte dai progetti<br />

“a distanza”. Servono<br />

infrastrutture (digitali),<br />

un’offerta (che spesso<br />

manca), un pubblico<br />

educato all’utilizzo<br />

dei sistemi informatici<br />

che si scontra con una<br />

popolazione che invecchia.<br />

La seconda criticità<br />

riguarda il sistema di<br />

trasporto pubblico locale,<br />

che si deve sempre<br />

barcamenare tra l’offerta<br />

di un servizio rapido,<br />

puntuale e frequente e il<br />

numero effettivo di utenti<br />

che ne traggono beneficio:<br />

non appena si fa efficienza,<br />

il servizio perde attrattività<br />

e l’utenza è insoddisfatta.<br />

Con l’aggravante che<br />

i cittadini che non<br />

dispongono di un mezzo<br />

privato, in particolare per<br />

gli ultrasessantacinquenni,<br />

risultano impossibilitati allo<br />

spostamento.<br />

La mobilità scolastica e<br />

quella lavorativa meritano<br />

un capitolo a parte, perché<br />

entrambe hanno esigenze<br />

del tutto peculiari. Molte<br />

volte, la decisione di<br />

trasferirsi a valle deriva da<br />

una insoddisfazione nei<br />

confronti dell’offerta.<br />

L’efficacia del sistema<br />

di trasporto pubblico<br />

locale dipende poi dalla<br />

conformazione del<br />

territorio, dalla disposizione<br />

dei paesi e dallo stato di<br />

manutenzione della rete<br />

stradale.<br />

L’ultimo punto è la<br />

domanda di mobilità<br />

turistica. Una mancata<br />

soddisfazione delle<br />

richieste dei non residenti<br />

comporta conseguenze<br />

anche pesanti su economie<br />

fragili come quelle<br />

montane, che traggono<br />

beneficio anche da forme<br />

marginali di turismo.<br />

UBER DELLA<br />

MONTAGNA<br />

Il trasporto pubblico, in montagna,<br />

subisce spesso l’effetto pendolarità,<br />

con corse piene al mattino in andata<br />

e alla sera al rientro e completamente<br />

vuote nelle ore centrali. Le regioni<br />

spendono molti euro per garantire un<br />

servizio che nei fatti risulta inutilizzato<br />

e perciò si comincia a parlare di servizi<br />

a chiamata, da prenotare su misura:<br />

una via di mezzo tra taxi, car-sharing e<br />

car-pooling.<br />

I modelli in sperimentazione si<br />

avvalgono di app digitali che<br />

coordinano in una sola piattaforma i<br />

progetti esistenti, unendo il trasporto<br />

pubblico a quello privato disponibile.<br />

Magari chiedendo a bar o negozi di<br />

diventare centri multiservizi per aiutare<br />

la popolazione meno digitalizzata.<br />

CLAUDIO TRAINA<br />

(sindaco di Barcis)<br />

Qual è il problema<br />

principale per la<br />

mobilità in Valcellina?<br />

La nostra difficoltà è che<br />

c’è un’unica strada che<br />

collega il Cadore con il<br />

mare: chiunque voglia<br />

muoversi lo può fare<br />

solo lungo quell’asse.<br />

Ciò significa che ogni<br />

tipo di mobilità, che sia<br />

residenziale, turistica o<br />

di traffico pesante usa<br />

la stessa direttrice e le<br />

reciproche esigenze si<br />

scontrano.<br />

Cosa intende?<br />

La strada della Valcellina<br />

è utilizzata in modo<br />

massiccio dal traffico<br />

pesante dal Cadore<br />

verso valle, ma questa<br />

infrastruttura non era<br />

stata pensata per un<br />

traffico così impattante.<br />

A Erto ci sono gallerie e<br />

strettoie, a Barcis e negli<br />

altri paesi la strada corre<br />

in mezzo alle case che<br />

soffrono le vibrazioni<br />

provocate dal passaggio<br />

dei camion, la struttura<br />

fognaria è messa in<br />

crisi dal peso di questi<br />

transiti. Per non parlare<br />

del costante pericolo<br />

dovuto alla convivenza<br />

tra la popolazione e il<br />

passaggio dei mezzi<br />

pesanti.<br />

Come si vede, c’è<br />

un’enorme criticità che<br />

bisogna affrontare.<br />

Ma la Valcellina non ne<br />

trae un beneficio?<br />

La nostra è una valle<br />

a vocazione turistica,<br />

dobbiamo essere<br />

accoglienti rispetto agli<br />

ospiti. Questo tipo di<br />

traffico attraversa la<br />

valle, ma i benefici che<br />

porta sono marginali e<br />

decisamente inferiori<br />

rispetto agli svantaggi.<br />

Quanto incide la<br />

manutenzione delle<br />

infrastrutture sul<br />

bilancio comunale?<br />

La manutenzione della<br />

viabilità principale è in<br />

capo alla Regione, a noi<br />

spetta la manutenzione<br />

della viabilità secondaria.<br />

Nonostante ciò è una<br />

spesa molto rilevante<br />

nel bilancio comunale,<br />

se non è la prima voce<br />

di spesa è la seconda:<br />

d’inverno c’è il sale da<br />

spargere, gli spazzaneve<br />

da far circolare, c’è il<br />

problema del ghiaccio<br />

che rompe l’asfalto,<br />

d’estate c’è lo sfalcio e la<br />

manutenzione del verde,<br />

c’è il rifacimento della<br />

segnaletica orizzontale e<br />

verticale.<br />

E bisogna considerare<br />

che lo sviluppo delle<br />

nostre strade è di molti<br />

chilometri perché<br />

collegano borgate<br />

distanti.<br />

Il lago di Barcis e il<br />

Cellina, ciclicamente<br />

rappresentano un<br />

problema per la viabilità<br />

della valle.<br />

La situazione è<br />

complessa e richiede<br />

un intervento urgente.<br />

C’è un primo intervento,<br />

che oserei definire<br />

emergenziale perché<br />

la capienza del lago si<br />

è ridotta al minimo: il<br />

Cellina porta nel lago ogni<br />

anno tra i 200.000 e i<br />

250.000 m3 di materiale<br />

solido e sta interrando il<br />

lago.<br />

La riduzione delle<br />

funzioni dell’invaso è<br />

diventata una grossa<br />

criticità per le abitazioni<br />

in particolare quelle vicino<br />

alla sponda del lago, che<br />

si trovano a essere in<br />

emergenza appena piove<br />

un po' più del solito. In<br />

più è un problema sia per<br />

la produzione di energia<br />

elettrica sia come riserva<br />

idrica per l'agricoltura.<br />

Sono previsti interventi<br />

di sghiaiamento?<br />

I tecnici sono al lavoro<br />

per cercare soluzioni.<br />

Si deve studiare un<br />

sistema per trasportare<br />

a valle i sedimenti ma<br />

si deve evitare quanto<br />

più possibile il trasporto<br />

su gomma con mezzi<br />

pesanti.<br />

Non è ancora stata<br />

definita una soluzione,<br />

al momento ci sono<br />

delle analisi su diverse<br />

tecniche come l’impiego<br />

di nastri trasportatori<br />

oppure l’impiego di<br />

draghe speciali.<br />

In tema di mobilità,<br />

ci sono soluzioni che<br />

vorrebbe applicate per<br />

garantire un futuro alla<br />

montagna?<br />

Il tema è più ampio che<br />

la semplice viabilità.<br />

Chi vive in montagna<br />

subisce il disagio delle<br />

distanze, sia in termini di<br />

tempo che di chilometri<br />

da percorrere per andare<br />

al lavoro, per andare<br />

a scuola. Le aziende<br />

hanno costi superiori per<br />

recuperare le materie<br />

prime e per consegnare i<br />

prodotti ai clienti.<br />

Per questi motivi credo<br />

che servirebbero delle<br />

politiche di sviluppo<br />

legate alla fiscalità che<br />

possano compensare<br />

almeno in parte le<br />

maggiori spese che<br />

affronta chi vive qui.<br />

Ovviamente si parla di un<br />

approccio più ampio, che<br />

riguarda l’intera questione<br />

dello sviluppo montano e<br />

non solo la mobilità e la<br />

viabilità.<br />

8<br />

L’eco delle valli<br />

e delle Dolomiti Friulane<br />

L’eco delle valli<br />

e delle Dolomiti Friulane 9

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!