ECO_02_2019
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MUSICA<br />
MUSICA<br />
DA BOUTIQUE<br />
di Andrea Poddighe<br />
I<br />
grandi festival musicali della stagione<br />
estiva, in Italia non hanno attecchito<br />
molto. Qui si sente la necessità di qualcosa<br />
più a “misura d’uomo”, in grado di curare<br />
la selezione musicale e creare un legame<br />
con il territorio.<br />
I boutique festival<br />
rappresentano il formato<br />
di successo per la musica<br />
dal vivo in Italia. Il nome<br />
riprende un termine del<br />
settore alberghiero perché,<br />
analogamente ai “boutique<br />
hotel” (strutture di ridotte<br />
dimensioni e di alto<br />
livello qualitativo), questo<br />
tipo di festival privilegia<br />
dimensioni più contenute.<br />
E non stupisce che questa<br />
tipologia di eventi stia<br />
funzionando bene proprio<br />
nel nostro Paese dove, a<br />
differenza di altri Paesi<br />
europei, non ha mai<br />
davvero attecchito la<br />
cultura del “festivalone<br />
estivo”. Unica eccezione<br />
nella nostra regione fu<br />
il Rototom Sunsplash<br />
di Osoppo, non a caso<br />
costretto a emigrare in un<br />
paese più festival-friendly<br />
come la Spagna, che lo ha<br />
accolto a braccia aperte.<br />
I mega-festival che<br />
richiamano centinaia<br />
di migliaia di persone<br />
proponendo cartelloni<br />
ricchi ed eterogenei (come<br />
a esempio Glastonbury<br />
in Gran Bretagna, o lo<br />
Sziget di Budapest) sono<br />
indirizzati prevalentemente<br />
a un pubblico di giovani<br />
e giovanissimi, tutte<br />
caratteristiche che<br />
rendono spesso questi<br />
eventi troppo caotici per<br />
quella parte di pubblico<br />
che, non solo in virtù della<br />
sua età, ma proprio per<br />
un concetto diverso di<br />
fruizione musicale, sente la<br />
necessità di qualcosa più a<br />
“misura d’uomo”.<br />
Così i boutique festival<br />
giocano la loro carta<br />
vincente proponendo<br />
una selezione artisticomusicale<br />
molto ricercata e<br />
distintiva, concentrandosi<br />
su un certo mood, una<br />
certa sonorità o uno<br />
specifico genere musicale<br />
e dando precedenza alla<br />
qualità e non alla quantità<br />
(di pubblico o di band).<br />
Alla selezione musicale,<br />
poi, aggiungono una<br />
cura nel valorizzare<br />
aspetti spesso ignorati<br />
dai grandi eventi, come la<br />
sostenibilità ambientale,<br />
lo stretto rapporto con il<br />
territorio, la bellezza delle<br />
location, il comfort e il<br />
maggior coinvolgimento<br />
dello spettatore.<br />
Sexto Unplugged, una<br />
scommessa vinta<br />
A Sesto al Reghena si<br />
trova uno splendido<br />
esempio odierno: il Sexto<br />
Unplugged, nato da una<br />
scommessa dimostratasi<br />
vincente, e giunto alla<br />
tredicesima edizione.<br />
L’idea alla base del<br />
successo e semplice: far<br />
esibire artisti di fama<br />
internazionale in versione<br />
acustica nella splendida e<br />
intima cornice del cortile<br />
dell’abbazia medioevale di<br />
Santa Maria in Silvis.<br />
L’altra caratteristica<br />
premiante del festival è<br />
sempre stata la grande<br />
attenzione riposta nella<br />
selezione del cartellone,<br />
in cui si dà precedenza<br />
a nomi magari meno<br />
conosciuti dal pubblico più<br />
generalista, ma di grande<br />
valore. Ciò ha permesso<br />
al festival di conquistarsi<br />
un pubblico fidelizzato,<br />
proveniente da tutto il<br />
nord-est e anche da fuori<br />
Triveneto.<br />
Piccoli successi<br />
del recente passato?<br />
Anche nel nostro territorio<br />
abbiamo avuto esempi<br />
PROSSIMI APPUNTAMENTI SEXTO UNPLUGGED<br />
di boutique festival: basti<br />
ricordare a fine anni '90,<br />
nel comune di Cimolais,<br />
un festival come “Sogni<br />
di Suono” che, per due<br />
stagioni consecutive, portò<br />
artisti di calibro nazionale<br />
nella splendida cornice<br />
delle Dolomiti Friulane.<br />
Oppure, a inizio anni 2000,<br />
i mini-festival organizzati<br />
dall'associazione<br />
Knifeville di Maniago, che<br />
parallelamente alla sua<br />
attività di valorizzazione<br />
delle offerte musicali del<br />
territorio come etichetta<br />
discografica, organizzò<br />
numerosi eventi con artisti<br />
nazionali ed internazionali.<br />
la famosa<br />
abbazia di sesto<br />
al reghena<br />
2 8 9<br />
luglio luglio luglio<br />
Billy Corgan, leader degli Smashing<br />
Pumpinks, storica band che ha dominato<br />
la scena musicale rock degli anni '90,<br />
diventando una vera e propria icona del<br />
decennio.<br />
Sharon Van Etten, cantautrice folk rock<br />
americana, tra le più apprezzate della sue<br />
generazione (definita da Rolling Stone<br />
come “una delle autrici più sanguigne e<br />
potenti del globo”).<br />
Michael Kiwanuka, giovanissimo artista<br />
inglese di origini ugandesi, considerato<br />
una delle voci più talentuose del<br />
panorama soul internazionale.<br />
L’eco delle valli<br />
e delle Dolomiti Friulane 55