ECO_02_2019

STORIE DI SPORT
STORIE DI SPORT
IN VOLO
PLANATO
di Gianluca Liva
GIOVANNI RUPIL
di FlyVe
L
’intero territorio in uno sguardo,
per poi spaziare e planare fino a valle.
Il territorio delle Valli e delle Dolomiti
friulane sembra essere lo scenario ideale
per una particolare disciplina: il volo a
vela. Il Friuli regala una cornice unica a
tutte le persone che scelgono di praticare
questo sport.
Nell’area del monte
Valinis, nel comune di
Meduno, si trova un
punto di decollo perfetto
per quanto riguarda le
condizioni di volo e la
morfologia del territorio su
cui si planerà.
Infatti, a Meduno si trova
una delle migliori zone
in assoluto per il volo, in
particolar modo per chi
intende cominciare, dato
che il vento che proviene
dalla pianura antistante è
un vento laminare, ossia
non turbolento. E anche
per quanto riguarda la
fase di atterraggio - altra
fase delicata per questo
sport -non ci sono grandi
ostacoli poiché la piana
sottostante è “tutto
un enorme campo di
atterraggio” molto pratico
e sicuro su cui concludere
il volo.
Così, i prati circostanti
la malga Valinis, che nei
decenni passati erano
distese erbose di un
crinale vocato solo per
attività agrosilvopastorali
si sono cominciati a
colorare delle stoffe
sgargianti dei deltaplani,
dapprima con pochi
appassionati, diventati poi
sempre più numerosi.
Chi si sposta lungo le
provinciali o le strade
locali tra Toppo, Meduno
Sequals, alzando gli
occhi al cielo ha imparato
a fare conoscenza di
questi piccoli, silenziosi
e vivaci puntini colorati
che addobbano il cielo blu
incorniciato dalle Prealpi.
Sì, perché negli
anni il numero
sempre crescente
di appassionati che si
sono avvicinati a questo
sport ha stimolato il
bisogno di una gestione
più strutturata degli
spazi. Oggi, il punto di
lancio di malga Valinis
è dato in gestione a
FlyVe, team con sede a
Travesio che organizza
lezioni di avvicinamento
e voli di prova, scuole di
volo, progetti educativi e
competizioni sia nazionali
che internazionali. La loro
attività ha permesso a
molte persone di scoprire
una disciplina che, giorno
dopo giorno, appare
sempre meno “insolita” e
sempre più alla portata di
tutti.
CON
GLI OCCHI
AL CIELO
Chi abita o frequenta
la Val Tramontina si è
abituato alla presenza di
questi silenziosi compagni,
grazie anche alle molte
manifestazioni che durante
l’anno rendono possibile
osservare in cielo decine e
decine di deltaplani, intenti
a scendere dolcemente
verso terra.
Ogni anno, per esempio,
tra il 25 aprile e il 1°
maggio si
tiene lo Spring
Meeting, una
gara internazionale
annuale organizzata
nella zona di Meduno e
Travesio che, quest’anno,
ha visto la partecipazione
di ben 130 piloti.
Occasioni che stimolano
un movimento abbastanza
rilevante tra piloti,
accompagnatori e turisti
appassionati di questo
sport e che creano
l’occasione per organizzare
numerose iniziative
collaterali, come la serie
di incontri e attività
didattiche e laboratoriali
legate al volo e dedicate
sia ai più piccoli che agli
adulti che quest’anno,
sono state organizzate
l’associazione Lis Aganis.
È uno sport difficile per i
neofiti?
Cominciare a volare non
è per niente difficile: è
sufficiente chiedere di fare
un giro di prova per capire
se si desidera davvero
volare in deltaplano e quale
reazione effettiva si ha in
aria.
Il passo successivo
qual è?
Gli allievi compiono un
percorso graduale che li
porta a capire i meccanismi
di funzionamento e il
contesto in cui ci si muove:
l’aria, un fluido ben diverso
dall’acqua.
Quando si vola, poi, il
personale che insegna
come approcciarsi al volo
in deltaplano valuta il
percorso più appropriato
per ognuno.
Alla fine delle lezioni, che
sono sia pratiche che
teoriche, si conclude il
corso con un esame di
idoneità.
È sufficiente per pilotare
un deltaplano?
Come accennavo, per
pilotare un deltaplano è
comunque necessario
conseguire un attestato
di idoneità, riconosciuto
dall'Aereo Club d'Italia e
rilasciato da una delle oltre
100 scuole ufficialmente
riconosciute, tra cui FlyVe.
LA COPPA
DEL MONDO
IN FRIULI
A luglio, in Friuli si
terranno i mondiali di
deltaplano.
L’Italia ha presentato la
candidatura con un’idea
forte e inedita per questo
mondo: organizzare
un mondiale che
comprendesse tre nazioni,
Italia, Austria e Slovenia.
Così i mondiali che si
terranno dal 13 al
27 luglio vedranno
i piloti partire
da tre decolli:
Carnia, Gemona
e Meduno per
librarsi in volo
e volare fino a
toccare i territori
di Slovenia e
Austria per poi
rientrare.
Per quanto riguarda tempi
e difficoltà, posso dire che
la procedura è decisamente
più semplice e breve
di quella per ottenere
un brevetto di volo su
aeromobili.
Servono requisiti fisici
particolari?
Non ci sono requisiti
particolari per iniziare a
praticare questa disciplina,
ma una visita sportiva
agonistica è sempre
necessaria quando
si decide di praticare
qualsiasi sport, non solo gli
sport di volo.
Per iniziare basta
certificare di essere in
buona salute e lasciarsi
accompagnare da maestri
esperti che conoscono alla
perfezione l’ambiente di
volo in cui ci si eserciterà.
E chi soffre di vertigini?
Quelle che vengono
chiamate “vertigini”
altro non sono che
una distorsione della
percezione sensoriale.
Si tratta della ben più
comune “paura di cadere”,
che una volta in volo
scompare dato che i
riferimenti visivi che fanno
scattare questo senso di
“pericolo” vengono meno
e la planata risulta solo
piacevole.
È un “movimento”
che sta crescendo?
MALGA
VALINIS
Il decollo del monte Valinis
è a 980 metri sul livello
del mare per una “planata”
di circa 700 metri di
dislivello.
È comune vedere i piloti
planare a est, in direzione
Gemona, oppure a
nord, verso Tramonti. In
primavera e in estate la
brezza sostenuta sospinge
i piloti fino al tardo
pomeriggio.
Grazie anche al venire
meno di certe “paure”
legate al volo, si registrano
ogni anno sempre più
iscritti e le persone
Decollo:
interessate, anche solo
quelle che vengono a
guardare le gare, sono in 980
aumento.
METRI SLM
Come si gareggia
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L’eco delle valli
e delle Dolomiti Friulane
Una gara di deltaplano si
svolge, più o meno, come
una regata velica.
Dal centro operativo di
Tolmezzo si monitorano
le condizioni meteo per
scegliere quale decollo utilizzare
– tra i tre disponibili
per i campionati mondiali–
di giorno in giorno.
Quando il direttore di gara
prende la decisione finale
in merito alla partenza, i
piloti si recano al decollo
selezionato. Una volta in
volo, al segnale, i piloti devono
compiere un percorso
nel minore tempo possibile.
Ognuno di essi è dotato
di un segnale GPS che
permette di tenere traccia
dei tempi e delle distanze
percorse e assicurarsi della
posizione e altitudine effettiva
di ogni pilota in ogni
istante della gara.
L’eco delle valli
e delle Dolomiti Friulane 33