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locandina_TEMPOdiZECCHE_30x60_2.indd 1 09/06/16 09:27<br />

PREVENZIONE<br />

DIFENDERSI<br />

DAL MORSO<br />

DI ZECCA<br />

di Gianluca Liva<br />

Attorno a noi ci sono innumerevoli<br />

possibilità per chi vuole immergersi<br />

nella natura. La presenza di zecche, però,<br />

è un inconveniente di cui bisogna tenere<br />

conto<br />

Via Monteli, 3<br />

33092 Meduno (PN)<br />

Tel. 0427 844111<br />

info@roncadin.it - www.roncadin.it<br />

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puoi trovare tutti i giorni<br />

le pizze famose in tutto il mondo,<br />

rigorosamente “made in Friuli”.<br />

Gli orari di apertura sono i seguenti:<br />

Lunedì - Venerdì | ore 8.00 - 18.30<br />

e Sabato | ore 8.30 - 12.30<br />

La zecca più diffusa in<br />

Friuli è la Ixodes ricinus,<br />

chiamata la “zecca dei<br />

boschi”.<br />

Vive per circa tre anni<br />

e si nutre di sangue di<br />

mammiferi, fra cui l’essere<br />

umano. Le zecche non<br />

saltano deliberatamente<br />

addosso alla loro preda né,<br />

tantomeno, la inseguono.<br />

Compiono quello che si<br />

può definire un agguato<br />

passivo: stazionano sulla<br />

bassa vegetazione e<br />

vengono, di fatto, raccolte<br />

in maniera inconsapevole.<br />

Solo a quel punto, la zecca<br />

infilza la pelle e si nutre<br />

del sangue.<br />

Per approfondire:<br />

Il Dipartimento di<br />

Prevenzione della<br />

propria Azienda Sanitaria<br />

oppure il proprio medico di<br />

medicina generale<br />

sono in grado di fornire<br />

utili consigli e di<br />

intervenire in caso di<br />

morso di zecca.<br />

La Regione Friuli Venezia<br />

Giulia, inoltre,<br />

ha messo a disposizione<br />

un portale dedicato,<br />

dove si possono consultare<br />

tutte le informazioni<br />

necessarie.<br />

Un morso<br />

"contagioso"<br />

Le zecche possono<br />

trasmettere alcune<br />

malattie attraverso il loro<br />

morso, alcune anche gravi.<br />

È il caso della malattia<br />

di Lyme (borrellosi), che<br />

compare come un eritema<br />

di piccole dimensioni<br />

accompagnato da<br />

qualche malessere per<br />

poi evolvere causando<br />

danni alle articolazioni,<br />

al cuore, al sistema<br />

nervoso e ad altri organi.<br />

Più del 20% delle zecche<br />

è portatore del batterio<br />

che causa la borrellosi,<br />

Le zecche sono piccoli parassiti<br />

simili a ragni, prediligono gli<br />

ambienti umidi e ombreggiati,<br />

in particolare i boschi e i loro<br />

margini.<br />

Quella più pericolosa per<br />

l’uomo è la zecca dei boschi<br />

(Ixodes ricinus). L’infezione<br />

da Borrelia o malattia di Lyme<br />

inizia più frequentemente con<br />

un arrossamento della pelle<br />

localizzato nella zona del<br />

morso. La meningoencefalite<br />

(TBE) è una malattia di natura<br />

virale che può colpire il sistema<br />

nervoso centrale e/o periferico,<br />

solitamente l’esordio è simile a<br />

quello dell’influenza: compaiono<br />

febbre, mal di testa e dolori<br />

muscolari a distanza di 7-14 giorni<br />

dal morso di zecca.<br />

Il miglior modo per prevenirla<br />

è la vaccinazione, consigliata<br />

a chi vive, lavora o frequenta<br />

abitualmente le zone a rischio per<br />

tale infezione.<br />

Il vaccino è disponibile presso<br />

gli Ambulatori Vaccinali della<br />

tua Azienda Sanitaria, offerto<br />

gratuitamente per tutti i<br />

residenti della Regione FVG<br />

dal 1.01.2013 (Delibera n.1311 del<br />

25.07.2012)<br />

Per informazioni rivolgersi al<br />

Dipartimento di Prevenzione della<br />

propria Azienda Sanitaria oppure<br />

al proprio medico di medicina<br />

generale o al proprio pediatra.<br />

Per saperne di più,<br />

visita il sito:<br />

www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/salute-sociale/<br />

zecchedistanza<br />

Per questa malattia non<br />

esiste un vaccino e ci si<br />

può ammalare più volte,<br />

però una terapia eseguita<br />

tempestivamente può<br />

scongiurare l’aggravarsi<br />

dell’infezione.<br />

La meningoencefalite da<br />

zecca (TBE, dall’inglese<br />

Tick-Borne Encephalitis)<br />

è un’encefalite provocata<br />

da un virus del genere<br />

Flavivirus, che può<br />

essere trasmesso dalla<br />

zecca. Dopo qualche<br />

settimana dal morso, si<br />

manifestano sintomi simili<br />

a quelli dell’influenza<br />

che, gradualmente,<br />

scompaiono. Nel<br />

20/30 % dei casi,<br />

però, a un temporaneo<br />

miglioramento, segue<br />

un acuirsi dei sintomi:<br />

compaiono febbre elevata,<br />

mal di testa, dolori alla<br />

schiena e una sensazione<br />

di generale confusione.<br />

Non esiste una cura per<br />

la TBE ma, in compenso,<br />

è possibile vaccinarsi: la<br />

vaccinazione è consigliata<br />

soprattutto a chi vive,<br />

lavora o frequenta<br />

abitualmente le zone a<br />

rischio per tale infezione.<br />

Mi ha morso! E ora?<br />

Niente panico! Per prima<br />

cosa: non cospargere<br />

la zona interessata con<br />

sostanze oleose o irritanti.<br />

Munisciti di una pinzetta<br />

e afferra la zecca nel<br />

punto più vicino a quello<br />

in cui sta mordendo la tua<br />

pelle, tira delicatamente,<br />

senza mai eseguire un<br />

movimento brusco, e<br />

VACCINARSI<br />

CONTRO IL VIRUS<br />

Il virus che provoca la TBE è stato rintracciato nel<br />

2-3% delle zecche presenti in Friuli.<br />

Il ciclo vaccinale prevede la somministrazione di tre<br />

dosi, per via intramuscolare a intervalli periodici. Le<br />

prime 3 dosi nell’arco di un anno e successivamente<br />

un richiamo dopo 3 anni. La protezione contro il<br />

virus della TBE comincia a formarsi solo dopo la 2°<br />

dose. Il vaccino è disponibile presso gli Ambulatori<br />

vaccinazioni della tua Azienda per i Servizi Sanitari e<br />

viene offerto gratuitamente per tutti i residenti della<br />

regione Friuli Venezia Giulia.<br />

rimuovila. Subito dopo,<br />

disinfetta la pelle e lavati<br />

le mani.<br />

Annota la data in cui hai<br />

rimosso la zecca e, se<br />

pensi di saperlo, anche<br />

il luogo e la data in cui<br />

potresti averla incontrata.<br />

Controlla tutti i giorni<br />

l’area interessata per<br />

verificare se emergono<br />

i segni dell’infezione. In<br />

caso di arrossamento o<br />

di sintomi simili a quelli<br />

influenzali, rivolgiti al<br />

medico.<br />

L’eco delle valli<br />

e delle Dolomiti Friulane 35

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