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Industria Fusoria 6 /2018

Sesto numero del 2018 di Industria Fusoria, la rivista delle fonderie italiane edita da Assofond

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economico<br />

Da sinistra: Roberto Vavassori, Debora Rosciani, Maurizio Sala, Bruno Ferrari Salmeron, Roberto<br />

Ariotti.<br />

Il convegno è poi proseguito<br />

con l’intervento del Sottosetale<br />

per l’economia di tutto il<br />

continente, che vanta ancora un<br />

primato tecnologico, soprattutto<br />

sulla produzione di motori a<br />

combustione interna. Oggi però<br />

dobbiamo fronteggiare la crescita<br />

della Cina, che 15 anni fa<br />

produceva poco più di 3 milioni<br />

di vetture, mentre oggi produce<br />

28 milioni di veicoli, posizionandosi<br />

stabilmente come al primo<br />

posto al mondo”.<br />

La concorrenza cinese potrebbe,<br />

secondo Vavassori, creare<br />

problemi all’industria europea<br />

soprattutto se la transizione verso<br />

la mobilità elettrica non sarà<br />

gestita con gradualità: “Siamo<br />

assolutamente a favore dell’elettrico,<br />

perché vediamo una grande<br />

opportunità di innovazione e<br />

di sviluppo. Bisogna però fare<br />

attenzione: oggi si discute di<br />

imporre ai costruttori europei di<br />

far sì che nel 2025 almeno il 20%<br />

delle auto vendute sia a propul-<br />

sione elettrica. È una cifra molto<br />

elevata in un periodo di tempo<br />

breve, che potrebbe creare non<br />

pochi problemi. Oggi, infatti,<br />

l’83% delle terre rare presenti<br />

nei motori elettrici è rafnato<br />

in Cina, dove è anche prodotto<br />

l’85% delle celle per batterie.<br />

Per raggiungere l’obiettivo del<br />

20% al 2025 dovremmo iniziare<br />

a importare una grandissima<br />

quantità di celle per batterie e di<br />

materiale strategico dalla Cina.<br />

Rischiamo quindi di perdere la<br />

competitività che l’Europa si è<br />

costruita nell’ultimo secolo nel<br />

settore della mobilità.<br />

L’elettrico è una strada da favorire<br />

– ha concluso Vavassori – ma<br />

con valore aggiunto e innovazione<br />

europee, altrimenti mettiamo<br />

a rischio la sopravvivenza<br />

dell’industria dell’automotive in<br />

Europa”.<br />

gretario di Stato al Ministero<br />

dell’Economia e delle Finanze<br />

on. Massimo Garavaglia, con il<br />

quale i relatori hanno affrontato<br />

in particolare i temi legati alla<br />

conferma delle misure disposte<br />

dai precedenti governi per<br />

stimolare la crescita del settore<br />

industriale: “I provvedimenti legati<br />

al piano <strong>Industria</strong> 4.0, e in<br />

particolare l’iperammortamento,<br />

hanno permesso alle nostre<br />

industrie – ha sottolineato il presidente<br />

Sala nel corso della tavola<br />

rotonda – di modernizzare il<br />

parco macchine senza drenare<br />

troppe risorse, consentendo di<br />

far registrare dati molto positivi.<br />

È stata proprio questa agevolazione<br />

che negli ultimi anni ha<br />

permesso di far crescere l’Italia<br />

e il suo manifatturiero, permettendole<br />

di avvicinarsi molto ai<br />

livelli della Germania, che ha<br />

usufruito delle stesse agevolazioni<br />

e che anzi è partita in anticipo<br />

rispetto a tutti gli altri”.<br />

In chiusura di convegno, prima<br />

dell’esibizione della violinista di<br />

fama internazionale Anna Tifu e<br />

della cena, sono stati consegnati<br />

i premi alla carriera a personalità<br />

che hanno contribuito con la<br />

loro storia allo sviluppo dell’industria<br />

fusoria in Italia e nel<br />

mondo. Fra i premiati, Anna Fratus<br />

della Fonderia Marini e Mario<br />

Sacilotto della Fonderia Sabi per<br />

la categoria “Fonditori di metalli<br />

ferrosi”; Nicola Menna di Menna<br />

Casting e Giancarlo Paci di Prolglass<br />

per la categoria “Fonditori<br />

di metalli non ferrosi”; Ettore Balzari<br />

di Sib Srl e Franco Claus di<br />

Tecnopres per la categoria “Fornitori<br />

fonderie”.<br />

50<br />

<strong>Industria</strong> <strong>Fusoria</strong> 6/<strong>2018</strong>

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