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Industria Fusoria 6 /2018

Sesto numero del 2018 di Industria Fusoria, la rivista delle fonderie italiane edita da Assofond

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ambiente e sicurezza<br />

no i risultati della chimica supramolecolare<br />

per giungere ad una<br />

metodologia di deodorizzazione<br />

assolutamente innocua sotto il<br />

prolo del rischio chimico e biologico<br />

e ad impatto ambientale<br />

praticamente nullo.<br />

Il meccanismo di eliminazione<br />

delle molecole ad effetto osmogenico<br />

dall’ambiente, non si<br />

basa su una reazione chimica tra<br />

la molecola che genera cattivo<br />

odore ed il componente attivo,<br />

ma su una vera e propria azione<br />

di detergenza, molto simile,<br />

sotto alcuni aspetti, alla più nota<br />

detergenza in fase acquosa. Le<br />

molecole osmogeniche, tipicamente<br />

presenti nelle emissioni<br />

maleodoranti, quali ammoniaca,<br />

ammine (tra cui le diammine<br />

alifatiche putrescina e cadaverina),<br />

idrogeno solforato, mercaptani,<br />

disolfuri, acidi grassi saturi<br />

e insaturi, aldeidi, ecc., vengono<br />

incapsulate all’interno di nanoaggregati<br />

di tipo micellare, utilizzando<br />

semplicemente forze<br />

di tipo idrofobico, o all’esterno<br />

di esse, attraverso la formazione<br />

di addotti basati su interazioni<br />

tra coppie ioniche a bassa energia,<br />

interazioni di tipo Van der<br />

Waals e forze di London.<br />

Tali forze intermolecolari, sono<br />

molto diffuse in natura e soprattutto<br />

nei sistemi biologici. Basti<br />

pensare che gran parte delle<br />

azioni biologiche delle proteine<br />

e la loro conformazione sono<br />

basate non su legami chimici<br />

veri e propri, ma su questi tipi<br />

d’interazione. Analogamente a<br />

quanto avviene nella detergenza<br />

in fase acquosa, ciò che si<br />

verica in fase gassosa, porta al<br />

risultato che le molecole osmogeniche<br />

vengono sottratte denitivamente<br />

all’ambiente senza<br />

ricorrere ad una vera e propria<br />

trasformazione chimica, ma<br />

semplicemente per bloccaggio<br />

all’interno ed ancoraggio all’esterno,<br />

di nanostrutture dalle<br />

quali non possono più essere<br />

liberate. Non dovendo più ricorrere<br />

al bloccaggio per reazione<br />

chimica, ma alla tecnica della<br />

segregazione idrofobica, non<br />

s’incorre nel pericolo di un successivo<br />

ripristino della molecola<br />

maleodorante di origine.<br />

La tecnologia prevede l’utilizzo<br />

di un sistema di nebulizzazione,<br />

costituito da una pompa ad<br />

alta pressione ed una linea di<br />

distribuzione ad alta pressione<br />

progettati per alimentare una<br />

rete di ugelli di idonea portata,<br />

in grado di distribuire le proprietà<br />

neutralizzanti di specici<br />

prodotti.<br />

La strategia di intervento deve<br />

tener conto di diversi aspetti,<br />

quali la micronizzazione/ vaporizzazione/evaporazione,<br />

la<br />

diffusione strategica, i tempi<br />

di attività e la temporizzazione.<br />

Queste caratteristiche possono<br />

variare in funzione alla sorgente,<br />

sia essa diffusa o convogliata.<br />

Applicilità<br />

La tecnologia della barriera<br />

osmogenica può essere utilizzata<br />

sia per il trattamento delle<br />

eissioni diuse che cono-<br />

lite:<br />

• nelle vie di uscita verso l’esterno<br />

(cupolini, nestrature<br />

e portoni);<br />

• internamente a ridosso di alcune<br />

lavorazioni;<br />

• nelle emissioni convogliate;<br />

• aree di stoccaggio materie<br />

prime.<br />

Di seguito riportiamo alcuni<br />

esempi di applicabilità nel campo<br />

della produzione di metalli<br />

ferrosi e non:<br />

• Fonderia ghisa – colatura cubilotto.<br />

• Fonderia ghisa grigia – forni<br />

fusori - camino delle terre.<br />

• Fonderia ghisa austemperata<br />

ADI.<br />

• Fonderia getti in ghisa per<br />

applicazioni meccaniche.<br />

• Fonderia ottone.<br />

• Fonderia alluminio.<br />

• Fonderia rame.<br />

Nelle BAT sulle migliori tecniche<br />

disponibili in ambito produttivo<br />

di ferro e acciaio viene riportato<br />

un approccio generale per il<br />

contenimento delle emissioni<br />

diffuse:<br />

• BAT 11: evitarle o ridurle;<br />

• BAT 11: tre le tecnologie utilizzo<br />

di nebulizzazione di acqua<br />

o di emulsioni con/senza<br />

additivi su materiali pulvirulenti;<br />

• BAT 16: determinare l’ordine<br />

di grandezza dei ussi di massa;<br />

• BAT 43: prevenire o ridurre le<br />

emissioni da macinazione del<br />

carbon fossile utilizzando un<br />

efcace sistema di captazione<br />

e trattamento;<br />

• BAT 77/78: emissioni da lancia<br />

di dosaggio e convertitore<br />

ad ossigeno ossigeno prevedono<br />

captazione e depurazione<br />

tramite ltro a maniche<br />

e/o precipitazione elettrostatica<br />

e desolforazione;<br />

Nelle BAT sulle migliori tecniche<br />

disponibili in ambito produttivo<br />

di metalli non ferrosi viene riportato<br />

un approccio generale<br />

per il contenimento delle emissioni<br />

diffuse:<br />

• Approccio generale per la<br />

prevenzione delle emissioni<br />

diffuse:<br />

• BAT5: raccoglierle e trattarle<br />

• BAT7: utilizzo di nebulizzazione<br />

di acqua o di emulsioni<br />

con/senza additivi su materiali<br />

pulvirulenti<br />

Sono presenti riferimenti per<br />

quasi tutti i settori produttivi dei<br />

materiali non ferrosi.<br />

<strong>Industria</strong> <strong>Fusoria</strong> 6/<strong>2018</strong><br />

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