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La Toscana Nuova - Settembre 2019

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Eventi in<br />

<strong>Toscana</strong><br />

Al rifugio Gualdo di Sesto Fiorentino una<br />

manifestazione dedicata a Primo Levi<br />

Tre giorni di teatro, musica e letture di brani per ricordare il grande<br />

scrittore torinese nel centenario della nascita<br />

di Aldo Fittante / foto courtesy Associazione Tessere<br />

A<br />

cent’anni dalla sua nascita,<br />

avvenuta a Torino il 31 luglio<br />

1919, più di 300 persone<br />

si sono avvicendate nella tre giorni di<br />

spettacoli teatrali e musica dedicati a<br />

Primo Levi, organizzata dall’associazione,<br />

casa editrice e rivista culturale<br />

Tessere (www.tessere.org) al rifugio<br />

Gualdo di Monte Morello dal 26 al<br />

28 luglio. Intitolata Questo è un uomo,<br />

come la biografia dello scrittore<br />

torinese scritta da Daniele Pugliese<br />

e pubblicata da Tessere, la manifestazione<br />

aveva come sottotitolo una frase<br />

tratta dal racconto Ferro de Il sistema<br />

periodico: «Il peggio che ci possa capitare<br />

è di assaggiare la carne dell’orso».<br />

Lorenzo Degl’Innocenti ha letto<br />

quel racconto che narra l’amore per la<br />

montagna di Primo Levi e nel quale, riferendosi<br />

appunto alla carne dell’orso,<br />

scrive: «Rimpiango di averne mangiata<br />

poca, poiché, di tutto quanto la vita<br />

mi ha dato di buono, nulla ha avuto,<br />

neppure alla lontana, il sapore di quella<br />

carne, che è il sapore di essere forti<br />

e liberi, liberi anche di sbagliare, e<br />

padroni del proprio destino». Sempre<br />

Lorenzo Degl’Innocenti ha letto, alla<br />

presenza dell’autore, una lettera dello<br />

scrittore Marco Vichi alla famiglia Levi.<br />

Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni,<br />

del gruppo teatrale Archivio Zeta,<br />

hanno portato in scena <strong>La</strong> zona grigia.<br />

Un esperimento di memoria attiva; la<br />

bravissima attrice teatrale Francesca<br />

Mazza ha letto alcune pagine della “appassionata”<br />

biografia scritta da Daniele<br />

Pugliese. Alessandro Congeddu ha<br />

portato in scena l’intrigante monologo<br />

Hg. Un uomo, un’isola, anch’esso tratto<br />

da Il sistema periodico. Pippo Mazza<br />

ha letto invece una selezione delle poesie<br />

di Primo Levi contenute nel volume<br />

Ad ora incerta. Il professor Luigi Dei,<br />

docente di chimica e rettore dell’Ateneo<br />

fiorentino, ha tenuto una coinvolgente<br />

lezione mettendo insieme storie<br />

di chimica, letteratura e memoria. Il titolo<br />

della sua anomala lezione era Cerio<br />

e carbonio. <strong>La</strong> tre giorni è stata<br />

poi caratterizzata dagli interventi musicali<br />

di alcuni giovani talentuosi musicisti:<br />

Lorenzo Mascilli Migliorini al<br />

pianoforte, Stefano Aiolli al violoncello,<br />

Emanuele Braca al contrabbasso,<br />

Sebastian Scimé all’oboe, Leopoldo<br />

Giachetti alla chitarra, Agata Smeralda<br />

Petrognani al flauto. Alcuni di loro<br />

hanno allietato quanti hanno partecipato<br />

alla escursione guidata sui sentieri<br />

di Monte Morello. <strong>La</strong> manifestazione<br />

è stata realizzata in collaborazione con<br />

il Gruppo Gualdo e l’associazione corale<br />

Sesto in Canto, con il contributo<br />

della Regione <strong>Toscana</strong> e il patrocinio<br />

del Comune di Sesto Fiorentino e della<br />

Comunità ebraica di Firenze.<br />

Un momento della manifestazione<br />

Primo Levi<br />

28 PRIMO LEVI

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