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Eventi in<br />
<strong>Toscana</strong><br />
Al rifugio Gualdo di Sesto Fiorentino una<br />
manifestazione dedicata a Primo Levi<br />
Tre giorni di teatro, musica e letture di brani per ricordare il grande<br />
scrittore torinese nel centenario della nascita<br />
di Aldo Fittante / foto courtesy Associazione Tessere<br />
A<br />
cent’anni dalla sua nascita,<br />
avvenuta a Torino il 31 luglio<br />
1919, più di 300 persone<br />
si sono avvicendate nella tre giorni di<br />
spettacoli teatrali e musica dedicati a<br />
Primo Levi, organizzata dall’associazione,<br />
casa editrice e rivista culturale<br />
Tessere (www.tessere.org) al rifugio<br />
Gualdo di Monte Morello dal 26 al<br />
28 luglio. Intitolata Questo è un uomo,<br />
come la biografia dello scrittore<br />
torinese scritta da Daniele Pugliese<br />
e pubblicata da Tessere, la manifestazione<br />
aveva come sottotitolo una frase<br />
tratta dal racconto Ferro de Il sistema<br />
periodico: «Il peggio che ci possa capitare<br />
è di assaggiare la carne dell’orso».<br />
Lorenzo Degl’Innocenti ha letto<br />
quel racconto che narra l’amore per la<br />
montagna di Primo Levi e nel quale, riferendosi<br />
appunto alla carne dell’orso,<br />
scrive: «Rimpiango di averne mangiata<br />
poca, poiché, di tutto quanto la vita<br />
mi ha dato di buono, nulla ha avuto,<br />
neppure alla lontana, il sapore di quella<br />
carne, che è il sapore di essere forti<br />
e liberi, liberi anche di sbagliare, e<br />
padroni del proprio destino». Sempre<br />
Lorenzo Degl’Innocenti ha letto, alla<br />
presenza dell’autore, una lettera dello<br />
scrittore Marco Vichi alla famiglia Levi.<br />
Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni,<br />
del gruppo teatrale Archivio Zeta,<br />
hanno portato in scena <strong>La</strong> zona grigia.<br />
Un esperimento di memoria attiva; la<br />
bravissima attrice teatrale Francesca<br />
Mazza ha letto alcune pagine della “appassionata”<br />
biografia scritta da Daniele<br />
Pugliese. Alessandro Congeddu ha<br />
portato in scena l’intrigante monologo<br />
Hg. Un uomo, un’isola, anch’esso tratto<br />
da Il sistema periodico. Pippo Mazza<br />
ha letto invece una selezione delle poesie<br />
di Primo Levi contenute nel volume<br />
Ad ora incerta. Il professor Luigi Dei,<br />
docente di chimica e rettore dell’Ateneo<br />
fiorentino, ha tenuto una coinvolgente<br />
lezione mettendo insieme storie<br />
di chimica, letteratura e memoria. Il titolo<br />
della sua anomala lezione era Cerio<br />
e carbonio. <strong>La</strong> tre giorni è stata<br />
poi caratterizzata dagli interventi musicali<br />
di alcuni giovani talentuosi musicisti:<br />
Lorenzo Mascilli Migliorini al<br />
pianoforte, Stefano Aiolli al violoncello,<br />
Emanuele Braca al contrabbasso,<br />
Sebastian Scimé all’oboe, Leopoldo<br />
Giachetti alla chitarra, Agata Smeralda<br />
Petrognani al flauto. Alcuni di loro<br />
hanno allietato quanti hanno partecipato<br />
alla escursione guidata sui sentieri<br />
di Monte Morello. <strong>La</strong> manifestazione<br />
è stata realizzata in collaborazione con<br />
il Gruppo Gualdo e l’associazione corale<br />
Sesto in Canto, con il contributo<br />
della Regione <strong>Toscana</strong> e il patrocinio<br />
del Comune di Sesto Fiorentino e della<br />
Comunità ebraica di Firenze.<br />
Un momento della manifestazione<br />
Primo Levi<br />
28 PRIMO LEVI