<strong>La</strong> galleria d'arte "Il Quadrivio" ospita mostre destinate a vari eventi artistici ed altre manifestazioni culturali Il Quadrivio - Galleria d’Arte - Viale Sonnino 100 - Grosseto www.galleriailquadrivio.it info@galleriailquadrivio.it patrizia.zuccherini@alice.it + 39 339. 2357824
Letterati stranieri in <strong>Toscana</strong> Edward Morgan Forster Autore del celebre romanzo Camera con vista ambientato a Firenze, soggiornò più volte nel capoluogo toscano mettendo a confronto il moralismo inglese con la spontaneità italiana di Massimo De Francesco Edward Morgan Forster, romanziere, saggista e critico letterario e sociale, nasce a Marylebone, Londra, il 1° gennaio 1879 da famiglia borghese colta e liberale, unico figlio di Llewellyn “Eddie” Forster, architetto, e Alice “Lily” Whichelo, di origini spagnole. <strong>La</strong> prematura scomparsa del padre a causa della tubercolosi non lascia altra scelta alla ventiqattrenne madre che quella di divenire capo famiglia e occuparsi del piccolo Morgan, o “Morgie”, ereditando dal defunto marito e dalla zia di quest’ultimo una cifra grazie alla quale nel 1883 si trasferiscono a Rooksnest, nel Hertfordshire, dove crea un forte legame con la madre. Nel 1890 il giovanissimo Morgan entra in collegio presso la Kent House, trasferendosi poi con la madre a Tonbridge, potendo così frequentare la scuola solo di giorno. Gli vengono riconosciuti premi saggistici per le sue abilità letterarie con il latino e l’inglese e nell’autunno del 1897 si trasferisce al King’s College di Cambridge, noto per la sua reputazione di università radicale e attenzione ai valori e agli interessi degli esseri umani. Nel 1900 consegue la Classics Tripos, ovvero la laurea triennale, dopo la quale decide di continuare il suo percorso per un altro anno, collaborando con la rivista universitaria Basileon e iniziando a scrivere il romanzo Nottingham <strong>La</strong>ce nel 1901, che abbandona poco dopo. Lo stesso anno parte per il continente con la madre. Arrivano a Firenze a fine ottobre, dimorando brevemente presso la Pensione Bonciani in via de' Panzani, spostandosi poi al numero 2 di Lungarno alle Grazie presso la Pensione Simi (chiamato poi Hotel Jennings Riccioli), esaudendo il desiderio della madre di avere un “affaccio sull’Arno”, luogo che diventerà la Pensione Bertolini nel suo celebre romanzo Camera con vista, che pubblica a Londra nel 1908. Qui Forster narra i contrasti di cui è testimone durante i suoi soggiorni fiorentini (1901, 1902 e 1903), tra i costumi “abbottonati” e moralistici inglesi e la spontaneità e il calore degli italiani, usando Lucy Honeychurch, la protagonista, come suo surrogato. Il romanzo si adatterà al successo cinematografico del regista statunitense James Ivory nel 1986, girato però presso l’Hotel Quisisana in Lungarno degli Archibusieri. Dopo un breve soggiorno in Italia settentrionale e in Austria, Forster e la madre fanno ritorno a Londra nell’ottobre del 1902. Egli partirà per un viaggio in Grecia con tre suoi compagni di università lo stesso anno, viaggio a cui fanno seguito ulteriori esperienze come la sua breve permanenza in Germania. «L’Italia - afferma Forster parlando della sua permanenza nella penisola - forzò l’ispirazione a scrivere nella mia mente, quasi con forza fisica, e mi fece iniziare il mio percorso di romanziere». Sempre ispirandosi all’Italia pubblica la sua prima opera nel 1905, Monteriano: dove gli angeli temono di mettere piede, interamente basata sulla città di San Gimignano. Alti romanzi sono Il Momento Eterno, concepito a Cortina d’Ampezzo, che esce per la prima volta nel’estate del 1905, e Maurice, pubblicato postumo nel 1971 essendo l’opera nella quale egli tratta liberamente le relazioni affettive omosessuali, scritto che non desidera divulgare in quanto memore Edward Morgan Forster di ciò che questo tema ha già causato all’irlandese Oscar Wilde. A seguito del suo viaggio in India nel 1912 inizia la stesura di Passaggio in India, che pubblica nel 1924 e che, insieme a Casa Howard del 1910, lo consacra nel novero dei grandi scrittori inglesi. L’autore non teme di mostrare la sua coscienza liberale, a tal punto da protestare nel 1928 per la messa al bando del romanzo Il Pozzo della Solitudine di Marguerite Radclyffe Hall, di tematica apertamente lesbica. Nel 1946 torna a Cambridge, a seguito della morte della madre avvenuta l’anno precedente, dove vive fino al maggio del 1970, quando è colpito da un forte ictus. Verrà trasferito a Coventry dove muore il 7 giugno dello stesso anno. EDWARD MORGAN FORSTER 47