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CIALink, comoda opzione treno+bus con<br />
un unico biglietto per raggiungere oltre<br />
15 località alpine. Senza il pensiero delle<br />
catene da neve o degli pneumatici<br />
invernali, una soluzione sicura e veloce<br />
per arrivare sulle piste.<br />
Per gli amanti dell’altitudine, Courmayeur,<br />
in provincia di Aosta, è il luogo<br />
ideale servito dal FRECCIALink. Oltre a<br />
sciare a quote record, da qui parte la funivia<br />
hi-tech Skyway Monte Bianco che<br />
in meno di 20 minuti conduce ai 3.466<br />
metri di Punta Helbronner, per godere<br />
di un panorama mozzafiato sulle Alpi.<br />
Chi invece è alla ricerca dei brividi dello<br />
sci alpino, il comprensorio Dolomiti Superski<br />
– il più grande al mondo – offre,<br />
con un unico skipass, 12 zone sciistiche<br />
e 1.200 chilometri di piste. Altre vette da<br />
scoprire tra Veneto e Alto Adige sono<br />
Cortina d’Ampezzo, San Vito di Cadore e<br />
Tai di Cadore in provincia di Belluno, Selva<br />
di Val Gardena, Santa Cristina e Ortisei<br />
in provincia di Bolzano. In Trentino,<br />
poi, sono ben 13 i centri nel cuore delle<br />
Dolomiti comodamente raggiungibili<br />
con il biglietto treno+bus: Canazei, Vigo<br />
di Fassa, Moena, Predazzo, Cavalese,<br />
Madonna di Campiglio e Pinzolo. Chi agli<br />
sci ai piedi preferisce invece visitare una<br />
città ma con l’aria fredda di montagna,<br />
può arrivare a Bolzano in <strong>Freccia</strong>rgento,<br />
divertirsi tra le vie e le attrazioni del<br />
centro storico e, volendo, raggiungere<br />
gli altipiani che circondano la città con<br />
tre funivie.<br />
I CONSIGLI DEL SOCCORSO ALPINO<br />
«Non esiste buono o cattivo tempo, ma<br />
buono o cattivo equipaggiamento»,<br />
ripeteva sempre Robert Baden-Powell,<br />
fondatore del movimento scout. A questa<br />
frase è bene aggiungere anche buona<br />
o cattiva consapevolezza, dei propri<br />
limiti e delle proprie competenze. Troppo<br />
spesso, purtroppo, chi si avventura<br />
in montagna per una passeggiata o una<br />
discesa sulla neve sottovaluta l’ambiente<br />
in cui si trova o sopravvaluta le proprie<br />
capacità. E quando accade l’imprevisto,<br />
per fortuna, intervengono gli uomini e<br />
le donne del Corpo nazionale Soccorso<br />
alpino e speleologico, 7.053 operatori<br />
pronti ad agire giorno e notte da nord<br />
a sud d’Italia per soccorrere persone<br />
in difficoltà in ambienti impervi o nelle<br />
grotte. Per un totale di novemila interventi<br />
l’anno, spesso in condizioni estreme<br />
con temperature di molti gradi sotto<br />
lo zero o durante intense nevicate. Per<br />
questo, prima di avventurarsi in quota, è<br />
opportuno conoscere i consigli del Soccorso<br />
alpino e leggere la guida Sicuri in<br />
montagna scaricabile online, realizzata<br />
in collaborazione con il Club alpino italiano.<br />
sicurinmontagna.it<br />
REALTÀ VIRTUALE<br />
CONTRO L'ACROFOBIA<br />
Non per tutti è facile salire in montagna<br />
o ai piani alti di un palazzo. Nei casi<br />
più gravi, in cui si provano sintomi<br />
come tachicardia e capogiri, si parla<br />
di acrofobia, la paura dell’altezza, tra<br />
le più comuni al mondo. Ma oggi è<br />
possibile vivere situazioni d’alta quota<br />
in totale sicurezza grazie alla realtà<br />
virtuale. Il <strong>La</strong>boratorio psicologia<br />
4D, con un’équipe composta dallo<br />
psicoterapeuta Gerry Grassi, dalla<br />
psicologa Rosa Iatomasi e dall’esperto<br />
di tecnologie immersive Antonio<br />
<strong>La</strong>udazi, ha compiuto per oltre due anni<br />
test e applicazioni pratiche, integrando<br />
approcci diversi e consolidando una<br />
frontiera della terapia accreditata ormai<br />
da un decennio a livello internazionale.<br />
Indossando un visore ci si immerge in<br />
una dimensione altra, ma le emozioni<br />
sono simili a quelle reali: un contesto<br />
che agevola il percorso terapeutico,<br />
con risultati sorprendenti. Per<br />
approfondire sono in programma due<br />
giornate formative, la prima a Roma<br />
sabato 1° febbraio e la seconda a<br />
Milano sabato 8. L.M.<br />
improveyourskillscenter.it<br />
1 3 5<br />
Preparazione personale.<br />
Nel pianificare un’uscita in<br />
montagna, tieni sempre conto delle<br />
tue condizioni fisiche, della tua<br />
esperienza e sii consapevole dei<br />
rischi dell’ambiente montano.<br />
Attrezzatura adeguata all’escursione<br />
e alla stagione. È importante avere ai<br />
piedi delle calzature che proteggano<br />
le caviglie dalle distorsioni e che<br />
abbiano una suola adatta ai terreni<br />
impervi. L’abbigliamento “a cipolla”<br />
permette di coprirsi velocemente in<br />
caso di maltempo improvviso.<br />
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Il maltempo. In montagna non è<br />
raro che cambino rapidamente le<br />
condizioni meteo, specialmente<br />
di pomeriggio. È consigliabile<br />
incamminarsi presto al mattino e<br />
fermarsi nel primo pomeriggio. In<br />
caso di forte maltempo è possibile<br />
richiedere un posto di emergenza<br />
per trascorrere la notte nei rifugi<br />
del Club alpino italiano.<br />
I soccorsi. In media e alta montagna<br />
anche un piccolo incidente può avere<br />
conseguenze complesse. In caso<br />
di necessità contatta il 118 o, dove<br />
attivo, il 112 (Nue-Numero unico di<br />
emergenza). È importante essere<br />
in grado di fornire le coordinate del<br />
luogo in cui ci si trova, attraverso uno<br />
smartphone con connessione dati.<br />
Nel caso di intervento dell’elisoccorso<br />
preoccupati di segnalare<br />
telefonicamente alla centrale<br />
operativa eventuali ostacoli aerei che<br />
l’elicottero potrebbe incontrare nella<br />
zona (fili delle teleferiche, tralicci, ecc.).<br />
Valutazione delle difficoltà. Pianifica<br />
con attenzione il tuo itinerario<br />
tenendo conto del dislivello,<br />
dell’altitudine che raggiungerai, dei<br />
punti acqua che troverai sul percorso<br />
e delle condizioni meteo previste.<br />
Procurati la carta dei sentieri e<br />
assicurati di saperla leggere, informa<br />
sempre qualcuno (un amico o un<br />
familiare) della tua escursione e<br />
delle tempistiche di percorrenza.<br />
Sulla neve. In caso di attività fuori dalle<br />
piste da sci, dotati di apparecchio<br />
di ricerca in valanga (Arva), pala e<br />
sonda individuali e porta con te il tuo<br />
smartphone con batteria carica. Prima<br />
di partire accendi l’Arva e fai il test<br />
di funzionamento (anche con gli altri<br />
partecipanti).<br />
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