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La Freccia Gennaio 2020

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CIALink, comoda opzione treno+bus con<br />

un unico biglietto per raggiungere oltre<br />

15 località alpine. Senza il pensiero delle<br />

catene da neve o degli pneumatici<br />

invernali, una soluzione sicura e veloce<br />

per arrivare sulle piste.<br />

Per gli amanti dell’altitudine, Courmayeur,<br />

in provincia di Aosta, è il luogo<br />

ideale servito dal FRECCIALink. Oltre a<br />

sciare a quote record, da qui parte la funivia<br />

hi-tech Skyway Monte Bianco che<br />

in meno di 20 minuti conduce ai 3.466<br />

metri di Punta Helbronner, per godere<br />

di un panorama mozzafiato sulle Alpi.<br />

Chi invece è alla ricerca dei brividi dello<br />

sci alpino, il comprensorio Dolomiti Superski<br />

– il più grande al mondo – offre,<br />

con un unico skipass, 12 zone sciistiche<br />

e 1.200 chilometri di piste. Altre vette da<br />

scoprire tra Veneto e Alto Adige sono<br />

Cortina d’Ampezzo, San Vito di Cadore e<br />

Tai di Cadore in provincia di Belluno, Selva<br />

di Val Gardena, Santa Cristina e Ortisei<br />

in provincia di Bolzano. In Trentino,<br />

poi, sono ben 13 i centri nel cuore delle<br />

Dolomiti comodamente raggiungibili<br />

con il biglietto treno+bus: Canazei, Vigo<br />

di Fassa, Moena, Predazzo, Cavalese,<br />

Madonna di Campiglio e Pinzolo. Chi agli<br />

sci ai piedi preferisce invece visitare una<br />

città ma con l’aria fredda di montagna,<br />

può arrivare a Bolzano in <strong>Freccia</strong>rgento,<br />

divertirsi tra le vie e le attrazioni del<br />

centro storico e, volendo, raggiungere<br />

gli altipiani che circondano la città con<br />

tre funivie.<br />

I CONSIGLI DEL SOCCORSO ALPINO<br />

«Non esiste buono o cattivo tempo, ma<br />

buono o cattivo equipaggiamento»,<br />

ripeteva sempre Robert Baden-Powell,<br />

fondatore del movimento scout. A questa<br />

frase è bene aggiungere anche buona<br />

o cattiva consapevolezza, dei propri<br />

limiti e delle proprie competenze. Troppo<br />

spesso, purtroppo, chi si avventura<br />

in montagna per una passeggiata o una<br />

discesa sulla neve sottovaluta l’ambiente<br />

in cui si trova o sopravvaluta le proprie<br />

capacità. E quando accade l’imprevisto,<br />

per fortuna, intervengono gli uomini e<br />

le donne del Corpo nazionale Soccorso<br />

alpino e speleologico, 7.053 operatori<br />

pronti ad agire giorno e notte da nord<br />

a sud d’Italia per soccorrere persone<br />

in difficoltà in ambienti impervi o nelle<br />

grotte. Per un totale di novemila interventi<br />

l’anno, spesso in condizioni estreme<br />

con temperature di molti gradi sotto<br />

lo zero o durante intense nevicate. Per<br />

questo, prima di avventurarsi in quota, è<br />

opportuno conoscere i consigli del Soccorso<br />

alpino e leggere la guida Sicuri in<br />

montagna scaricabile online, realizzata<br />

in collaborazione con il Club alpino italiano.<br />

sicurinmontagna.it<br />

REALTÀ VIRTUALE<br />

CONTRO L'ACROFOBIA<br />

Non per tutti è facile salire in montagna<br />

o ai piani alti di un palazzo. Nei casi<br />

più gravi, in cui si provano sintomi<br />

come tachicardia e capogiri, si parla<br />

di acrofobia, la paura dell’altezza, tra<br />

le più comuni al mondo. Ma oggi è<br />

possibile vivere situazioni d’alta quota<br />

in totale sicurezza grazie alla realtà<br />

virtuale. Il <strong>La</strong>boratorio psicologia<br />

4D, con un’équipe composta dallo<br />

psicoterapeuta Gerry Grassi, dalla<br />

psicologa Rosa Iatomasi e dall’esperto<br />

di tecnologie immersive Antonio<br />

<strong>La</strong>udazi, ha compiuto per oltre due anni<br />

test e applicazioni pratiche, integrando<br />

approcci diversi e consolidando una<br />

frontiera della terapia accreditata ormai<br />

da un decennio a livello internazionale.<br />

Indossando un visore ci si immerge in<br />

una dimensione altra, ma le emozioni<br />

sono simili a quelle reali: un contesto<br />

che agevola il percorso terapeutico,<br />

con risultati sorprendenti. Per<br />

approfondire sono in programma due<br />

giornate formative, la prima a Roma<br />

sabato 1° febbraio e la seconda a<br />

Milano sabato 8. L.M.<br />

improveyourskillscenter.it<br />

1 3 5<br />

Preparazione personale.<br />

Nel pianificare un’uscita in<br />

montagna, tieni sempre conto delle<br />

tue condizioni fisiche, della tua<br />

esperienza e sii consapevole dei<br />

rischi dell’ambiente montano.<br />

Attrezzatura adeguata all’escursione<br />

e alla stagione. È importante avere ai<br />

piedi delle calzature che proteggano<br />

le caviglie dalle distorsioni e che<br />

abbiano una suola adatta ai terreni<br />

impervi. L’abbigliamento “a cipolla”<br />

permette di coprirsi velocemente in<br />

caso di maltempo improvviso.<br />

2 4 6<br />

Il maltempo. In montagna non è<br />

raro che cambino rapidamente le<br />

condizioni meteo, specialmente<br />

di pomeriggio. È consigliabile<br />

incamminarsi presto al mattino e<br />

fermarsi nel primo pomeriggio. In<br />

caso di forte maltempo è possibile<br />

richiedere un posto di emergenza<br />

per trascorrere la notte nei rifugi<br />

del Club alpino italiano.<br />

I soccorsi. In media e alta montagna<br />

anche un piccolo incidente può avere<br />

conseguenze complesse. In caso<br />

di necessità contatta il 118 o, dove<br />

attivo, il 112 (Nue-Numero unico di<br />

emergenza). È importante essere<br />

in grado di fornire le coordinate del<br />

luogo in cui ci si trova, attraverso uno<br />

smartphone con connessione dati.<br />

Nel caso di intervento dell’elisoccorso<br />

preoccupati di segnalare<br />

telefonicamente alla centrale<br />

operativa eventuali ostacoli aerei che<br />

l’elicottero potrebbe incontrare nella<br />

zona (fili delle teleferiche, tralicci, ecc.).<br />

Valutazione delle difficoltà. Pianifica<br />

con attenzione il tuo itinerario<br />

tenendo conto del dislivello,<br />

dell’altitudine che raggiungerai, dei<br />

punti acqua che troverai sul percorso<br />

e delle condizioni meteo previste.<br />

Procurati la carta dei sentieri e<br />

assicurati di saperla leggere, informa<br />

sempre qualcuno (un amico o un<br />

familiare) della tua escursione e<br />

delle tempistiche di percorrenza.<br />

Sulla neve. In caso di attività fuori dalle<br />

piste da sci, dotati di apparecchio<br />

di ricerca in valanga (Arva), pala e<br />

sonda individuali e porta con te il tuo<br />

smartphone con batteria carica. Prima<br />

di partire accendi l’Arva e fai il test<br />

di funzionamento (anche con gli altri<br />

partecipanti).<br />

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