14.01.2020 Views

La Freccia Gennaio 2020

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

del Greco ha dato alle stampe la sua<br />

interpretazione di tutte le sonate del<br />

grande Ludwig per violino e pianoforte.<br />

Questa importante uscita discografica<br />

ci ha offerto l’occasione per<br />

incontrare il Maestro e chiedergli la<br />

sua personale ricetta per una vita musicale<br />

florida e longeva che, dal 2008,<br />

anno di nascita delle gemelline Ines<br />

e Irene, gli ha assicurato una radiosa<br />

seconda giovinezza. Lo abbiamo intervistato<br />

insieme alla moglie, <strong>La</strong>ura<br />

Gorna, violinista anche lei, durante i<br />

preparativi del Partynopeo: la festa in<br />

cui casa Accardo si apre agli amici di<br />

famiglia, per scambiarsi gli auguri prima<br />

di Natale.<br />

Quali sono gli ingredienti per una vita<br />

sempre sulla cresta dell’onda?<br />

[LG] Salvatore conduce uno stile di<br />

vita sano, segue una dieta ferrea e<br />

sgarra solo alle feste, cammina molto<br />

e gli piace nuotare. Ma soprattutto<br />

conciliamo il tanto studio con momenti<br />

giocosi e di riposo, come le estati a<br />

Otranto: al mare è a contatto con il<br />

suo elemento naturale e in spiaggia<br />

è l’idolo dei bambini, mentre la sera si<br />

diverte con gli amici a scopone, è un<br />

giocatore formidabile. Leggendarie le<br />

sue sfide con Maurizio Pollini e Luciano<br />

Berio. Poi ci sono la Juve e Tex, i<br />

suoi ansiolitici naturali. Lui, che di natura<br />

è un uomo molto tranquillo, una<br />

sorta di violinista-Buddha, in queste<br />

due passioni così distanti da lui ha le<br />

sue valvole di sfogo. Così, quando lo<br />

sento urlare, so che sta guardando la<br />

Juve. Per colpa di Tex, invece, affittiamo<br />

solai!<br />

[SA] Di Tex ho collezionato tutto il possibile,<br />

dalle strisce degli anni ’40 ai formati<br />

più recenti. Per quanto riguarda<br />

la Juve, sono molto legato al periodo<br />

di Trapattoni, con cui abbiamo avuto<br />

un rapporto molto speciale, tra l’altro<br />

è un grandissimo appassionato di<br />

musica. Ma ero anche molto amico di<br />

Tardelli e Scirea. E ancor di più sono<br />

vicino a Boniperti e Zoff: quando abitavo<br />

a Roma vedevo sempre le partite<br />

con lui.<br />

Ci racconti del suo progetto su<br />

Beethoven.<br />

[SA] Dalla fine degli anni ’60 ho cominciato<br />

a incidere alcune sue sonate<br />

per violino e pianoforte. <strong>La</strong> prima<br />

fu con Lodovico Lessona, pianista<br />

straordinario e allievo amatissimo da<br />

Arturo Benedetti Michelangeli, morto<br />

nel 1972 in un incidente aereo. Altre le<br />

avevo registrate con Giorgia Tomassi,<br />

Michele Campanella e <strong>La</strong>ura Manzini.<br />

Di recente le ho completate con Maria<br />

Grazia Bellocchio e Stefania Redaelli.<br />

Cinquant’anni di interpretazione beethoveniana<br />

racchiusi in un cofanetto<br />

per l’etichetta Fonè, che uscirà il mese<br />

prossimo.<br />

Su quali strumenti le ha registrate?<br />

[SA] Su un Francesco Stradivari del<br />

1741, il mio primo strumento importante,<br />

sullo Stradivari ex Francescatti<br />

del 1725 e le ultime su un Guarneri del<br />

Gesù del 1730.<br />

Le sue gemelle sono già figlie d’arte?<br />

[SA] Irene, la bionda, è davvero dotata<br />

come pianista, adora suonare Bach, è<br />

innamorata dell’opera e sogna anche<br />

la direzione d’orchestra. Ines, la bruna,<br />

è più portata per il canto da musical e<br />

studia danza.<br />

E lei, Maestro, come ha iniziato a suonare?<br />

[SA] A tre anni, l’età giusta per iniziare.<br />

È fondamentale non tardare questo<br />

appuntamento, i bambini sono spugne.<br />

A quell’età già desideravo suonare<br />

il violino, avevo una voglia tale che<br />

tendevo degli elastici su un pezzo di<br />

legno e li pizzicavo. E quando mi regalavano<br />

strumenti giocattolo non li volevo,<br />

desideravo un violino vero! Così,<br />

un giorno, papà andò a sceglierne uno<br />

di buona qualità da un bravo liutaio –<br />

lo pagò mille lire, che erano tanti soldi<br />

nel 1944 – e mi fece una grande sorpresa.<br />

Appena vidi l’astuccio sul letto,<br />

lo aprii e cominciai subito a usarlo.<br />

Imitavo quello che suonava mio padre,<br />

da buon autodidatta. Per me era<br />

naturale riprodurre a orecchio qualsiasi<br />

melodia, e non capivo perché mia<br />

madre si stupisse tanto la prima volta<br />

che mi ascoltò suonare Lili Marlene.<br />

<strong>La</strong> famiglia Accardo: da sinistra, Irene con il gatto Igor, Salvatore Accardo, Ines con il cagnolino Tex e <strong>La</strong>ura Gorna<br />

© Fabrizio Re Garbagnati - www.phab.it<br />

69

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!