16.09.2020 Views

La Toscana Nuova Settembre 2020

  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

A cura di

Daniela Pronestì

Occhio

critico

Francesca Parrini

Ritratto di una donna fotografa

di Daniela Pronestì / foto Francesca Parrini

La tecnica da sola non basta per

scattare una buona fotografia.

Occorre avere cultura visiva,

sensibilità estetica ma soprattutto una

dote per niente scontata, ovvero quell'intuito

e non governabile, come lo definiva

Henri Cartier-Bresson, che guida la

mente e quindi anche l’occhio del fotografo

a riconoscere e a catturare, spesso

in corsa contro il tempo, un soggetto

interessante. E’ seguendo quest’intuito

che Francesca Parrini si è avvicinata

al mezzo fotografico, per trovare una

forma d’espressione che le consentisse

di fermare nel tempo le emozioni provate

a contatto con l’ambiente naturale

o nella vita quotidiana; uno strumento

per capire, raccontare e se necessario

anche protestare contro ciò che offende

la bellezza del mondo e la dignità

delle persone. Ad affascinarla è soprattutto

la possibilità di servirsi dell’obiettivo

come di un filtro attraverso il quale

trasfigurare la realtà, immaginando metamorfosi

impossibili e attribuendo nuovi

significati alle cose. E’ un vedere oltre

il visibile, avvalendosi della fantasia per

trasformare i fiori in corpi femminili,

i frutti in creature immaginarie, le rocce

in paesaggi lunari. Dettagli che con

l’ausilio della post-produzione generano

mondi “altri”, visioni in cui s’incarnano

pensieri, riflessioni, stati d’animo.

Occasioni, spesso, per offrire un’interpretazione

del femminile lontana dagli

stereotipi, soprattutto dai canoni estetici

che ingabbiano il corpo delle donne.

In questo caso, è come guardarsi allo

specchio, riconoscendo nella figura immortalata

parti nascoste di sé, dolori sopiti

dal tempo, desideri, contraddizioni e

quella voglia mai del tutto appagata di

mostrarsi liberamente per ciò che si è,

senza maschere né infingimenti. Bisogna

avere coraggio per amarsi, per accettare

se stessi, specie quando, come

nel caso delle donne, l’accettazione passa

attraverso lo sguardo altrui, il giudi-

zio di una società ancora troppo incline

alla discriminazione nei confronti del genere

femminile. La fotografia − sembra

dire Francesca Parrini − assomiglia alla

vita, non solo perché, proprio come la

vita, è fatta di istanti da cogliere e conservare

nel grande archivio della memoria,

ma anche perché della vita riflette

luci e ombre, carne e anima. Nel grande

interminabile gioco delle apparenze,

le interessa cercare qualcosa che duri,

un’essenza profonda, affinché l’immagine

non sia più soltanto documento ma

rivelazione del senso celato dietro le cose.

In altre parole, fotografare il mondo

fuori per far emergere il mondo dentro:

più che una sfida, un sentimento che accompagna

ogni suo scatto, consegnando

all’osservatore il racconto di uno

sguardo nitido e senza pregiudizi.

Francesca Parrini Photographer

lemiemozionivedono.wordpress.com

francesca.parrini@libero.it

La visibilità va scelta

Vissuta di imperfezioni, perfettamente dotate

FRANCESCA PARRINI

37

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!