Sculture daindossareSSAngela TaganiAngela Tagani "Le sculture da indossare"Gigarte.com/angelatagani/galleriaangelatagani@gmail.com+393498043418
Ritrattid’artistaFederica GarzellaUna pittura omaggio al femminiledi Jacopo ChiostriLe opere di Federica Garzella offronolo spunto per una domanda(e una riflessione): lapittura oggi è donna? Una questioneche può apparire marginale, ma certonon lo è se si pensa alla storia dell’arte,tutta declinata al maschile fino adepoche recentissime. E la risposta, aparere dell’estensore di queste righesulla base di esperienze attuali, testi emostre, è senz’altro affermativa e confortante.L’arte, insomma, sembra uncampo dove parità di genere e emancipazionesoffrono meno rispetto adaltri ambiti, e non è solo una questionedi numeri ma soprattutto di innovazione,punto cardine in quest’epocacosì asfittica di idee e nuovi orizzonti.E nessun’altra artista lo esprime megliodella Garzella, la quale, all’internodi una nota a proposito del significatodella sua pittura, afferma: «In una societàdove prevalgono la sfida e l’arrivismo,stimo le donne complici tra loro,le donne che insieme aspirano, desideranoe vivono sostenendosi a vicenda».Detto questo, è bene chiarire chele opere della Garzella non si esaurisconoin un significato, per così dire,ideologico. A questo si aggiunge, infatti,la qualità della pittura, frutto diesperienza, sensibilità e formazione.Pittura fortemente orientata alla rappresentazionesimbolica di concettiuniversali, con particolare riferimentoalla sensualità come parte fondantedell’identità femminile. L’incontro ela fusione di elementi sensoriali e spirituali,visti da un occhio attento e selettivo,sono la base delle opere di questapittrice. Non sono lavori di immediatae facile lettura, ma una volta imparatoneil linguaggio ed elaborato il postulatoche propongono, si è ricompensaticon emozioni che crescono con l’osservazioneminuta della rappresentazione.Il colore è intenso, allusivo eraffinato; non è colorazione buona pertutte le stagioni, ma lo stimolo sensorialeche se ne ricava offre un grovigliodi significati e di conseguenza dipossibili rifrazioni personali; il segnoè sicuro e deciso. La donna, elementocentrale della sua poetica, è restituitalontana da ogni rappresentazione stereotipatae appare, in un’inedita propostascenica, assieme autorevole edelicata; sempre, comunque, consapevolee mai autocelebrativa. I raccontidella Garzella, fossero versi poetici, lacollocherebbero tra gli “ermetici” perpiù motivi: il valore salvifico dell’arte,l’essenzialità formale evidente nellacomposizione delle opere, negli sfondi,nelle figure, l’intensa carica allusivae analogica, tutte caratteristiche peculiaridella poesia ermetica. Nata a Pisa,l’artista vive a Cascina; dopo avervinto una borsa di studio, ha frequentatoil Liceo artistico Russoli dove si èdiplomata a pieni voti; gli esordi dellasua attività artistica risalgono ai primianni Novanta. Di sé dice: «In un mondoin cui la realtà è sempre modellatadall’occhio dell’uomo e i canoni dellafemminilità sono imposti dalle sue preferenze,il mio primo istinto è quello dirivendicare me stessa, il mio corpo, lamia sessualità».fgarzella@yahoo.itIl vivere ferisce L’albero della vita Imperituro desiderioFEDERICA GARZELLA47