MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #8 - AUTUNNO 2020 - EDIZIONE SPECIALE COVID-19
Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 8 - Autunno 2020 - Edizione Speciale Covid-19
Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 8 - Autunno 2020 - Edizione Speciale Covid-19
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«Questo<br />
modello cambia<br />
ra<strong>di</strong>calmente<br />
lo scenario per la<br />
pianificazione della<br />
mobilità urbana»<br />
mo<strong>di</strong> per adattare il sistema a coloro<br />
che lo usano e viceversa». Azzone<br />
aggiunge: «Questo modello cambia<br />
ra<strong>di</strong>calmente lo scenario per la<br />
pianificazione della mobilità urbana.<br />
In Lombar<strong>di</strong>a, è già <strong>di</strong>sponibile una<br />
matrice origine-destinazione, ma<br />
esclusivamente su scala comunale<br />
(permette cioè <strong>di</strong> sapere chi viaggia da<br />
<strong>Milano</strong> a Monza, non da Piola a Duomo)<br />
e la scala temporale è il giorno me<strong>di</strong>o<br />
dell’anno. Il nostro obiettivo invece è<br />
quello <strong>di</strong> sapere, ogni mezz’ora, quin<strong>di</strong><br />
quasi in tempo reale, cosa succede in<br />
ogni fermata della metropolitana e<br />
potenzialmente anche <strong>di</strong> ogni mezzo<br />
<strong>di</strong> superficie. Questo è possibile grazie<br />
al modello elaborato dal gruppo del<br />
prof. Secchi e all’utilizzo dei Big Data.<br />
Accoppiando il modello, i dati e la<br />
sensoristica, potremmo ad<strong>di</strong>rittura<br />
essere in grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>re al passeggero su<br />
quale carrozza dovrebbe salire».<br />
Tutto questo assume ancora più<br />
importanza oggi. Non solo per la<br />
necessità <strong>di</strong> limitare il contagio nella<br />
città <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>, contenendo allo stesso<br />
tempo gli effetti collaterali sulle<br />
attività sociali e produttive: «Siamo<br />
fermamente convinti che il futuro non<br />
sarà un ritorno alla “vita <strong>di</strong> prima”»<br />
conclude Azzone. «La sperimentazione<br />
del remote-working sta già cambiando<br />
profondamente il mondo del lavoro e,<br />
per restare sul tema <strong>di</strong> cui ci occupiamo,<br />
richiederà una mobilità molto più<br />
personalizzata e flessibile. Non<br />
torneremo più a un mondo in cui tutti<br />
usciamo da casa alle otto del mattino e<br />
torniamo alle sette <strong>di</strong> sera: le persone<br />
non lo vogliono e nemmeno le aziende.<br />
Sia in termini <strong>di</strong> trasporto interurbano<br />
che urbano, servono forme <strong>di</strong> mobilità<br />
in grado <strong>di</strong> rispondere a una richiesta<br />
specifica e non standar<strong>di</strong>zzata, che<br />
cambia nel tempo. Questo complica<br />
molto le attività <strong>di</strong> chi deve gestirla.<br />
Proprio per questo c’è la necessità <strong>di</strong><br />
avere strumenti che, in tempo reale,<br />
consentano l’adattamento sia della<br />
domanda che dell’offerta <strong>di</strong> mobilità.<br />
La nostra risposta è uno strumento che<br />
permetta <strong>di</strong> rispondere a una domanda<br />
che sta cambiando, non sappiamo<br />
come cambierà ma saremo pronti».<br />
Fotografie: © Corrada 20<strong>19</strong><br />
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