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MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #8 - AUTUNNO 2020 - EDIZIONE SPECIALE COVID-19

Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 8 - Autunno 2020 - Edizione Speciale Covid-19

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3 RICERCA<br />

#ArtificialKidney<br />

#PhysicalSimulator<br />

#UremicPatient<br />

UN SIMULATORE FISICO DI<br />

PAZIENTE NEL LABORATORIO<br />

LABS - ARTIFICIAL ORGANS<br />

DEL POLITECNICO DI MILANO<br />

I ricercatori del <strong>Politecnico</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> stanno lavorando a un sistema<br />

integrato per migliorare la terapia della <strong>di</strong>alisi, anche in relazione alla<br />

necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanziamento fisico, <strong>di</strong>fficile da ottenere nei reparti<br />

ospedalieri in particolare durante la somministrazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>alisi<br />

MARIA LAURA COSTANTINO<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Chimica,<br />

Materiali ed Ingegneria<br />

Chimica "Giulio Natta"<br />

MEDTEC School<br />

Alumna Ingegneria Meccanica<br />

Il gruppo <strong>di</strong> ricerca guidato dalla prof.<br />

Maria Laura Costantino si propone <strong>di</strong><br />

ottimizzare gli approcci terapeutici in<br />

ambito <strong>di</strong>alitico al fine <strong>di</strong> migliorare<br />

la qualità della vita dei pazienti,<br />

ridurre tassi <strong>di</strong> mortalità e comorbi<strong>di</strong>tà,<br />

costruire una piattaforma con<strong>di</strong>visibile<br />

da <strong>di</strong>versi centri clinici e facilitare la<br />

domiciliazione della terapia <strong>di</strong>alitica.<br />

Il gruppo lavora sul tema dal 2007 con<br />

la collaborazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi ospedali e<br />

centri <strong>di</strong> ricerca.<br />

«Uno dei maggiori problemi riscontrati<br />

dai pazienti in <strong>di</strong>alisi è l’insorgenza<br />

<strong>di</strong> effetti collaterali come nausea,<br />

crampi, fino al collasso, dovuti al<br />

fatto che la risposta al settaggio<br />

delle macchine è estremamente<br />

sensibile e paziente-specifica», spiega<br />

Costantino. «Inoltre, in questi mesi<br />

la necessità <strong>di</strong> recarsi in ospedale<br />

3 volte alla settimana, per le 4 ore <strong>di</strong><br />

durata me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> somministrazione<br />

della <strong>di</strong>alisi, rappresenta un grosso<br />

rischio per i pazienti, potenzialmente<br />

esposti al contagio da coronavirus da<br />

parte <strong>di</strong> altri pazienti che frequentano<br />

i reparti ospedalieri o del personale<br />

me<strong>di</strong>co». I ricercatori del <strong>Politecnico</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Milano</strong> stanno sviluppando meto<strong>di</strong><br />

per facilitare la gestione dei pazienti in<br />

<strong>di</strong>alisi, cosicché sia più facile <strong>di</strong>alizzarli<br />

anche in ospedali <strong>di</strong>versi da quello<br />

<strong>di</strong> pertinenza, ma soprattutto sia<br />

anche possibile trattarli a domicilio.<br />

«Entrambi gli scenari sono ancora<br />

problematici. Ci sono criticità nella<br />

raccolta e interpretazione dei dati<br />

terapeutici, spesso ottenuti con meto<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>versi nei <strong>di</strong>versi ospedali. Anche<br />

la domiciliazione è critica, sia per la<br />

sensibilità del trattamento, sia per<br />

la necessità <strong>di</strong> ripensare lo spazio<br />

domestico in funzione della terapia<br />

(per esempio è necessario dotarsi <strong>di</strong><br />

un impianto <strong>di</strong> eliminazione dei reflui<br />

come rifiuti ospedalieri, o <strong>di</strong> potenziare<br />

l’impianto <strong>di</strong> erogazione dell’acqua<br />

potabile)».<br />

La prima fase <strong>di</strong> sviluppo si è conclusa<br />

con la definizione <strong>di</strong> un modello<br />

matematico multi-compartimentale<br />

che può essere utilizzato dai clinici<br />

per ottimizzare la terapia in modo<br />

personalizzato per ciascun paziente.<br />

Una volta validato clinicamente il<br />

modello, i ricercatori vogliono ampliare<br />

il set <strong>di</strong> dati misurati sia in ospedale, sia<br />

tra una seduta <strong>di</strong> <strong>di</strong>alisi e la successiva,<br />

grazie all’impiego <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi<br />

indossabili. Si integreranno modello e<br />

algoritmi <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>zione dell'ipotensione<br />

intra<strong>di</strong>alitica in un unico strumento <strong>di</strong><br />

supporto alla decisione clinica. Una<br />

volta verificata la robustezza del nuovo<br />

algoritmo, la capacità pre<strong>di</strong>ttiva <strong>di</strong><br />

tale strumento verrà verificata tramite<br />

stu<strong>di</strong>o clinico, coinvolgendo pazienti<br />

che verranno monitorati per due<br />

settimane consecutive.<br />

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