3 4 RICERCA RESPONSABILIÀ SOCIALE #Mask #Health #Design ARIA NUOVA CON NARVALO: LA NUOVA GENERAZIONE DI MASCHERINE INTELLIGENTI Durante un laboratorio della Scuola <strong>di</strong> Design del <strong>Politecnico</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>, un laureando, Ewoud Westerduin, affronta il problema dell’inquinamento urbano progettando una mascherina in grado <strong>di</strong> filtrare il 99,9% <strong>di</strong> agenti inquinanti. Il progetto viene sviluppato come tesi <strong>di</strong> laurea magistrale con l’aiuto del suo relatore, Venanzio Arquilla, professore del Dipartimento <strong>di</strong> Design, e incubato da Polihub. La mascherina <strong>di</strong>venta uno scudo hi-tech, anche grazie ad un’app in grado <strong>di</strong> monitorare l’aria che ci gira intorno. Poi, arriva la <strong>COVID</strong>-<strong>19</strong> «L’idea iniziale era <strong>di</strong> produrre una mascherina performativa, fissata nel livello più alto <strong>di</strong> protezione, in accordo con comfort e usabilità», <strong>di</strong>ce il prof. Venanzio Arquilla, cofondatore e presidente <strong>di</strong> Narvalo: una mascherina <strong>di</strong> sicurezza superiore alle FFP3 standard, realizzata in materiale antistrappo, lavabile e dotata <strong>di</strong> filtri composti da cinque strati, in grado <strong>di</strong> filtrare il 99,9% <strong>di</strong> virus, batteri, polveri sottili ed odori. E Narvalo, ad oggi, è a tutti gli effetti un DPI FFP3 R certificato CE. «Durante il laboratorio sentivamo molto il problema dell’inquinamento», racconta l’Alumnus Ewoud Westerduin, fondatore e Head of Design <strong>di</strong> Narvalo. «Avevamo fatto una ricerca a livello europeo su quali fossero i trend per creare consapevolezza, poiché spesso si associa l’inquinamento a luoghi lontani da noi, senza riflettere che semplicemente spostandoci, magari per andare in ufficio, siamo quoti<strong>di</strong>anamente esposti ad agenti inquinanti. Da qui, abbiamo canalizzato il lavoro sulla performance respiratoria, presentando l’embrione del progetto all’azienda BLS, che ho sviluppato ulteriormente all’interno <strong>di</strong> Polifactory come tesi <strong>di</strong> laurea magistrale». A questo punto della storia entra in gioco infatti un altro Alumnus, Pierpaolo Zani, General manager <strong>di</strong> BLS, l’unica azienda italiana produttrice <strong>di</strong> DPI per le vie respiratorie. «Mettiamo in contatto Ewoud con BLS - specifica Arquilla - che gli offre lo spazio e l’expertise per poter sviluppare il prodotto. Ed Ewoud, che è <strong>di</strong> origine olandese, decide <strong>di</strong> restare in Italia e <strong>di</strong> investire a sua volta in Narvalo». Il progetto viene selezionato per accedere al programma <strong>di</strong> accelerazione <strong>di</strong> PoliHub. Proprio all’interno <strong>di</strong> Polifactory iniziano le sperimentazioni: «Proviamo la 88
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