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Nuova FE -apr 2018_Bennato Salvati Amos Gitai

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24 Lettere ■e-mail:lettere.fe@lanuovaferrara.it @5BICJ5 A9F7C@98×%,5DF=@9&$%,

L’INTERVENTO

di ALBERTO CAVICCHI*

NESSUN AUMENTO

DELL’IVA E DELLE ACCISE

scortichino

Grande festa per i periti agrari 40 anni dopo il diploma

Da un nostro recente studio emerge che il prossimo

governo – qualunque esso sia – dovrà predisporre,

per fine anno, una manovra aggiuntiva di bilancio

per almeno 18,5 miliardi di euro, al fine di correggere

i nostri conti pubblici e far fronte alle spese

già programmate dal governo Gentiloni, evitando così le

clausole europee di garanzia che ci imporrebbero di aumentare

le aliquote Iva e le accise sui carburanti.

Gli esiti del nostro studio sono confermati – tra gli altri – dai

dati prodotti dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, secondi i

quali saranno necessari 12,4 miliardi di euro per sterilizzare

l’aumento delle aliquote Iva che, diversamente, scatteranno

automaticamente a partire dal primo gennaio 2019.

Altri 3,5 miliardi di euro devono essere rintracciati tra le

maglie del bilancio pubblico al fine di corrispondere alla normativa

UE (denominata“Six pack”), la quale ci impone di

perseguire con determinazione il pareggio di bilancio.

Infine, al nostro governo, serviranno ulteriori 2,6 miliardi

di euro al fine di liquidare una serie di spese pubbliche non

differibili.

Com’è evidente l’entità della manovra pubblica richiestaci

dall’Europa confligge platealmente con le azzardate promesse

elettorali dei partiti che hanno vinto le elezioni. E, in particolare

con il cosiddetto “reddito di cittadinanza” emerso dalle

nebbie dalla creatività dei vertici grillini.

Sarà, dunque, assai istruttivo capire come – nel giro di

qualche mese – costoro sapranno recuperare un punto di Pil.

Ora, è bene tenere nel debito conto – come sostiene l’Istat –

che il nostro rapporto deficit/Pil è aumentato realmente dello

0,4%, a causa del salvataggio pubblico delle due banche venete

e del Monte dei Paschi di Siena. Comunque il peggioramento

del rapporto deficit/Pil non avrà alcun impatto positivo

sui conti pubblici dei prossimi anni, in quanto il salvataggio

delle banche è una misura una tantum che interessa solo

il 2017.

Tornando all’inizio, è certo che se il governo non fosse in

grado di scovare tra le pieghe del bilancio i 12,4 miliardi di euro

necessari a contrastare le clausole europee di salvaguardia,

a far data dal primo gennaio del prossimo anno, l’aliquota

Iva attualmente al 10% salirebbe automaticamente

all’11,5% e quella ora al 22% s’innalzerebbe al 24,2%. Se ricordiamo

bene, Bruxelles – nel 2017 – ci aveva chiesto di ridurre

il rapporto deficit/Pil dello 0,5%, anche perché anziché calare

la nostra spesa pubblica continuava a crescere. Non avendolo

fatto, dobbiamo attenderci che – a breve – l’Unione europea

ci chiederà di fare una nuova manovra correttiva di bilancio

per un ammontare di 3,5 miliardi di euro. Inoltre, è bene

ricordare che – entro la fine di quest’anno – il nostro governo

dovrà scovare altri 2 miliardi di euro che serviranno per

corrispondere al rinnovo del contratto di lavoro degli statali

voluto (a fini elettorali) dal ticket Gentiloni-Renzi.

A questi vanno poi aggiunti ulteriori 500 milioni di euro per

spese considerate “indifferibili” dal governo Gentiloni e altri

140 milioni di euro necessari per sterilizzare l’aumento – a

gennaio 2019 – delle accise sui carburanti. Se è vero che dal

2007 l’economia italiana è cresciuta è altrettanto certo che

nella graduatoria della crescita dei Paesi europei l’Italia – nonostante

la congiuntura internazionale positiva – è tra quelli

che crescono meno e più lentamente, proprio a causa dei

problemi irrisolti e delle riforme lasciate a mezzo. Ma non è

tutto. Secondo Bruxelles, questa tendenza alla crescita dell’Italia

verrà confermata anche nel biennio 2018-2019. Quest’anno,

in particolare, l’aumento del nostro Pil sarà di appena

l’1,5% e scenderà all’1,2% nel prossimo anno. Le ragioni di

questa crescita precaria vanno ricercate, in primo luogo,

nell’esagerata pressione fiscale la quale inibisce la produzione

delle imprese e i consumi delle famiglie. Le conseguenze

sono ovvie. Latitano gli investimenti pubblici e privati. Cala,

di conseguenza, l’occupazione. Aumenta in modo “innaturale”

la propensione al risparmio a danno dei consumi privati.

*Centro studi economici e sociali “Luigi Einaudi” – Ferrara

GIOVANI E FAMIGLIA

Vandalismi

e correzioni

L’adolescenza è l’età delle

“scoperte” e delle “prove” per

affrontare la vita da adulti. Di

tali atti, sono frutto i vandalismi,

sui quali gruppi di ragazzini

provano le loro “abilità” . Sono

azioni modeste, ancorché

stupide, che mettono alla prova

il singolo, nell’ambito del

proprio gruppo.

Azioni che si misurano in vetri

rotti di proprietà pubbliche o

private, segnali stradali atterrati

o vandalizzati, scritte sui muri,

caldaie delle scuole mandate

in blocco ecc.

Purtroppo il problema si protrae

da tempo, mentre chi amministra

(vedansi, in proposito,

le recenti dichiarazioni del sindaco

di Mesola) tenta di minimizzare

tali comportamenti

come “bravate” , che, in effetti,

sono tali; ma, se non corrette,

possono far crescere, in questi

giovani, la sensazione di “potenza”

.

Ai nostri tempi, anche noi tutti

abbiamo fatto le nostre “prove”

e le nostre “scoperte” ; però,

quando si arrivava a casa,

ed i nostri genitori avevano saputo

che noi facevamo parte di

quel “gruppo” , arrivava una

sonora “correzione” . In tale

modo, si scopriva di aver sbagliato....

Oggi non è più così: la famiglia

difende “a prescindere” il comportamento

del proprio eroe, il

quale, sentendosi difeso, ritiene

di aver tutto il diritto di proseguire

sulla propria strada ed

anzi mandando un qualche sonoro

“vaffa...” se un adulto di

passaggio tenta di correggere

tali comportamenti, sciocchi,

anche se, pericolosamente e

socialmente devianti.

Ancora ai tempi in cui ero capogruppo

in Comune, invitavo il

sindaco di allora a “sensibilizzare”

le famiglie dei ragazzini che

si erano messi in mostra, facendo

pagare loro i costi dei danni

causati al demanio pubblico,

anziché far pagare alla collettività

le spese delle riparazioni

per tali “bravate” : in tal modo i

genitori avrebbero, forse,

“aperto gli occhi” sul comportamento

non proprio civile del

proprio pargolo.

Naturalmente la mia proposta

Al ristorante Al 50 di Scortichino (nuova gestione) si sono ritrovati a 40 anni esatti dal diploma gli

studenti della 5ªA di agraria dell’Istituto “Ignazio” Calvi di Finale Emilia. Molto alta (gioiosamente indisciplinata)

la partecipazione degli ex alunni, diversi dei quali dalla nostra provincia, come Bruno

Somenzi di Pontelagoscuro, Angelo Ferioli e Paolo Rossi del Centese, da Bondeno e dintorni Sandro

Corradi, Paolo Tassinari e Remo Tralli. Presenti anche i professori del diploma 1978 e toccante ricordo

per il preside, insegnanti e alunni, fra cui il bondenese Marco Cattabriga, scomparsi prematuramente.

A ricordo dell’evento consegnata una maglietta firmata da tutti i partecipanti. (p.g.)

non era “politicamente corretta”,

per cui si continua, ancor

oggi, a far pagare alla collettività

le spese dei danni, senza che

vi sia modo di correggere questi

comportamenti tanto sciocchi

quanto socialmente pericolosi.

La sinistra ha inventato la “buona

scuola” : ma che scuola buona

può essere quella, se non

insegna ad alunni e famiglie le

basi della civile convivenza?

Allora il sindaco promette il

deterrente: la videosorveglianza.

Ben venga, e celermente, la videosorveglianza

(tanto la paga

sempre il cittadino) e magari

l’invito ad un maggior controllo

da parte delle forze dell’ordine

che, però hanno le mani legate,

per non far diventare delinquenti,

persone che non lo

sono.

Lucio Maccapani

don minzoni

Un atto

di depistaggio

Egregio direttore,

ho letto la lettera a firma di Alcide

Mosso dal titolo “Don Minzoni

venga raccontato appieno”

riferendosi al film che si sta girando

nella nostra provincia , e

in questa scrive “spero che non

ci venga propinata la falsa versione

di un prete buonista e

pacifista” e si diffonde nel racconto

della sua dimestichezza

con le armi e coi meriti acquisiti

durante la prima guerra mondiale.

Lo fa per reclamare la

completezza delle informazioni

o per compiere un atto di vero

e proprio depistaggio? Nella

sua descrizione evita totalmente

di dirci della morte del valoroso

parroco, appunto proprio

non ci dice, di come da vittima

e col favore delle tenebre, venne

colpito dalle randellate fasciste.

Vuol fare intendere che è

morto per le sue frequentazioni

e perché indotto dalla sua

indole combattiva?

Vuole tornare alla censura preventiva?Il

fascismo lo faceva

sistematicamente. Vuole suggerire

a chi realizza il film una

versione addomesticata? Lasci

lavorare in pace gli autori del

film. Stanno descrivendo un’epoca

in cui la violenza fascista,

esercitata con le sua squadracce,

colpivano le organizzazioni

del mondo del lavoro. Divulgare

la conoscenza di quel periodo

è opera alquanto meritoria.

Don Minzoni, con l’amico Natale

Gaiba e molti altri, hanno contrastato

quel clima e cercato di

raccogliere le forze giovanili e

del mondo del lavoro per porvi

argine. Da argentano impegnato

nel secondo dopo guerra

nella ricostruzione della “Cascino

del nord”, così veniva definito

il nostro comune, per le enormi

distruzioni causate dalla

guerra, rammento che i più anziani

coi loro racconti si riferivano

al dopo 1921, a quel periodo

nefasto dell’ascesa del famigerato

regime fascista e il terrore

che aveva seminato. Questo

purtroppo è stato.

Giorgio Bottoni

LA POESIA

A Ferrara

eterna

Fertile nel nòcciolo! Nel tuo

cuore paludoso,

musiche d’irrigazione portate

dalla Bora,

o persino l’afa estiva che penetra

l’anima rendendola agli occhi

elegante

o dove in un preciso luogo

l’erba “ ferraria “ si mostra acquatica,

come una lacrima di pioggia

o dal viso scendono poetiche

creature,

l’abbondante farro come seme

culturale della terra.

Oh! Mia Ferrara eterna,

che mostri ai popoli tutti

i tuoi mille volti come una stagione

di sera,

e i tanti colori in una serra!

Fabio Strinati

OROSCOPO

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La tiratura

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è stata di 8.607 copie

Certificato ADS n. 8439

del 21/12/2017

Codice ISSN 2499-1635

ARIETE

21/3 - 20/4

Non mancheranno le possibilità

di successo nel lavoro, ma dovete

procedere con tenacia e prudenza.

Possibilmente non modificate

i progetti già completati.

toro

21/4 - 20/5

Un probabile cambiamento di

programma nelle prime ore del

mattino non vi consentirà di trascorrere

la giornata nel modo

previsto, ma sarà ugualmente

tranquilla e positiva.

GEMELLI

21/5 - 20/6

Dovrete prendere alcune importanti

decisioni a causa di un repentino

cambiamento della situazione.

Non abbiate timore ad

assumervi tutte le vostre responsabilità.

Rilassatevi.

CANCRO

21/6 - 22/7

Al termine della giornata sarete

molto soddisfatti di come sono

andate le cose. Avevate visto

giusto e le vostre previsioni si

sono avverate in pieno.Siatene

soddisfatti.

LEONE

23/7 - 22/8

I dubbi e l’insicurezza non vi faranno

vedere i vantaggi di una

nuova proposta professionale e

vi porteranno a rifiutare tale opportunità.

Una piccola delusione

in amore.

VERGINE

23/8 - 22/9

Se desiderate rendervi economicamente

indipendenti, dovrete

accettare nuove collaborazioni

e aderire a nuovi progetti. Un

po’ di nervosismo in famiglia.

Controllatevi.

bilancia

23/9 - 22/10

Non fatevi scoraggiare da lievi

contrattempi. Dovete insistere

su una questione familiare per

poterla chiarire. Non lasciate

nulla al caso. Riflettete prima di

muovervi.

SCORPIONE

23/10 - 22/11

La situazione professionale va

lentamente chiarendosi: continuate

però ad agire con prudenza.

Un nuovo sentimento vi dà

molta carica e buon umore.

SAGITTARIO

23/11 - 21/12

Darete alla vostra esistenza un

significato di generosità e comprensione,

riconoscibili in ogni

vostra idea o azione. Non perdete

di vista un obiettivo ambizioso.

CAPRICORNO

22/12 - 19/1

Insieme ai successi, alle realizzazioni,

alle positive opportunità

e a probabili nuove entrate finanziarie,

gli astri vi potranno

regalare uno stato d’animo carico

di gioia di vivere.

ACQUARIO

20/1 - 19/2

Il da fare tende ad essere sempre

tanto, ma avete anche la

possibilità di organizzarvi egregiamente.

In serata vi sentirete

più a vostro agio. Molte nuove e

stimolanti amicizie.

PESCI

20/2 - 20/3

Fate un buon uso del vostro

tempo e delle vostre energie.

Con un piano di lavoro ben organizzato

potrete portare a termine

i vostri impegni senza affaticarvi

troppo.

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