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Nuova FE -apr 2018_Bennato Salvati Amos Gitai

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spingere Honda a spostare il proprio

interesse anche verso la nostra

scuderia. Da lì è cominciata

un’interazione superiore con gli

ingegneri del reparto corse Hrc

ed è arrivata una serie di modifiche

al telaio e all’elettronica per

soddisfare il nostro pilota di punta.

E queste innovazioni sono state

gradite anche da Marquez».

Da quest’anno nel vostro

team i piloti sono due. C’è anche

Takaaki Nakagami, promettente

giapponese.

«Sta facendo un lavoro eccezionale,

non dimentichiamo che è al

debutto nelle MotoGp. Sia in Qatar

sia in Argentina in qualifica ha

avuto poca fortuna, per il vento in

Asia e per il tracciato umido in Sudamerica,

ma in corsa ha tirato

fuori il meglio di sé: basta dare

un’occhiata ai tempi. Come tutti i

nipponici è entrato in punta di

piedi e anche l’approccio con la

categoria è stato all’insegna della

cautela e alla limitazione dei rischi.

Un atteggiamento che abbiamo

apprezzato, le basi per fare

molto bene ci sono tutte».

E del fattaccio tra Marquez e

Rossi cosa pensa?

«Posso prima permettermi un

piccolo sfogo? Da appassionato

mi fa enormemente dispiacere

che quanto capitato abbia distolto

l’attenzione dei media dall’impresa

di un team privato come il

mio, che ha meno della metà del

personale dei team ufficiali e che

però ha vinto la corsa ed è in testa

al Mondiale. Non vuole essere

una polemica, la mia, però conosco

i sacrifici che abbiamo fatto e

stiamo facendo tutti insieme per

essere arrivati fino a lì. Poi se parliamo

della questione in sé…»

Parliamone.

«Che Marc abbia commesso

un errore è evidente e lo ha ammesso

anche lui, purtroppo di

sbagliare capita a tutti, anche a

Valentino è successo in passato.

Sfortunatamente questo contatto

si è verificato tra due persone

che avevano già un precedente.

Mi piacerebbe che i due si sedessero

a un tavolino a discutere costruttivamente

e a guardare al futuro,

con l’auspicio che ci possa

rispetto in pista e al di fuori della

stessa».

Nel 2016 il Leicester ha vinto

la Premier League. E si è gridato

al miracolo. E Crutchlow è di Coventry,

a una quarantina di chilometri

di distanza dalla città fatta

fibrillare dai ragazzi di Claudio

Ranieri…

«Calma (ride, OES). Le carte in

regola per vincere il Mondiale le

ha Marquez e Rossi è nella sua

scia. Che Crutchlow conquisti l’iride

è francamente molto difficile,

ma può arrivare tra i primi tre.

Anche se sarà durissima».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

LE ALTRE DISCIPLINE A DUE RUOTE

di Davide Casarotto

haz Davies contro Jonathan

Rea in Superbike,

Tony Cairoli contro Jeffrey

Herling nel mondiale motocross

MxGp. Due duelli che stanno

infiammando gare e classifiche

di due dei più importanti

campionati di motociclismo.

SUPERBIKE. Il regolamento che

la Dorna sta applicando da quest’anno

alla Superbike continua

a far discutere: il cervellotico algoritmo

che, intervenendo sulla

centralina elettronica, toglie cavalli

ai motori dei team ufficiali

che ottengono i risultati migliori

in effetti poco ha a che fare con

la competizione e la sportività.

D’altro canto però sta riuscendo

nell’intento di rendere più equilibrate

e spettacolari, almeno fin

qui, le gare del campionato

delle derivate

dalla serie. E sta

dando concrete

chance di vittoria

anche a qualche formazione

privata, come

dimostrano i podi

conquistati fin

qui dal portacolori

e

duelli al vertice

IN PISTA LA CONTESA È DAVIES CONTRO REA

NEL FANGO LA SFIDA È FRA CAIROLI E HERLINGS

del Team Barni Xavi

Forès. Detto questo

il 2018 sta riportando

a galla il dualismo

che già aveva

caratterizzato le ultime

due stagioni:

quello tra il ducatista

Chaz Davies e il tre volte

campione del mondo della Kawasaki

Jonathan Rea. Nell’ultimo

round ad Aragon (Spagna) i

due si sono divisi la posta. La

manche del sabato se l’è aggiudicata

Rea, bravo ad approfittare

della bagarre tra le Ducati del

poleman Marco Melandri e di

Xavi Forès scatenatasi alle sue

spalle. Davies ha pagato caro il

fatto di dover partire più indietro,

trovando difficoltà nel rimontare

soprattutto dopo il secondo

start causato da una bandiera

rossa per l’incidente occorso

a Leon Camier. Con una risalita

determinata però Davies è

riuscito a chiudere al secondo

posto. Anche domenica il ducatista

è partito all’arma bianca, riuscendo

a metter nel mirino anche

il primato di Rea. Dopo averlo

raggiunto e superato a due giri

dal termine Davies ha piegato

i tentativi di risposta del campione

in carica, secondo davanti a

Melandri. Il ravennate avrebbe

Mondiale

motocross

ad Agueda

(Portogallo):

Jeffrey Herlings

davanti

al nostro

Tony Cairoli

■LA NUOVA

05

MERCOLEDÌ

18 APRILE 2018

le carte in regola per fare da terzo

incomodo ma, a una costanza

disarmante in qualifica, non

riesce a far corrispondere risultati

importanti in gara a causa di

difficoltà nella messa a punto

della sua Panigale. La classifica

generale è molto aperta: la guida

Rea con 114 punti, seguito da

Davies (102) e Melandri (96). Si

tornerà in pista già nel prossimo

weekend ad Assen, in Olanda.

MOTOCROSS. La corsa al decimo

titolo della classe regina del motocross

mondiale è tutt’altro che

semplice per Tony Cairoli. Il siciliano

della Ktm sta infatti trovando

sulla sua strada il miglior Jeffrey

Herlings di sempre. L’olandese

è in uno stato di grazia e a

Cairoli in questa fase della stagione

non resta che limitare i

danni. Dopo aver strappato una

doppietta in Trentino, proprio

in casa del suo avversario per il

titolo, Herlings si è ripetuto nel

round di domenica scorsa ad

Agueda, in Portogallo. Un’altra

doppietta, maturata

tra l’altro rifilando

distacchi consistenti

alla concorrenza.

Cairoli sta cercando

di non perdere contatto

nella classifica

generale: in Trentino

ha chiuso secondo

e terzo, in Portogallo

con due secondi

posti. La stagione

è ancora lunga ma

bisognerà cercare di

rispondere in fretta

perché Herlings sta

tentando la fuga: ha

241 punti, 16 in più

del siciliano campione in carica.

Molto più staccati il francese della

Yamaha Romain Febvre (169

punti) e il belga della Suzuki Clement

Desalle (165). Anche nella

Mx2 si profila un duello per il titolo

tra piloti Ktm: lo spagnolo

Jorge Prado infatti ha centrato il

bis ad Agueda e bracca ora da vicino

il leader Pauls Jonass, che

dispone di sole 12 lunghezze di

vantaggio. Prossima tappa il 1°

maggio a Orlyonok, in Russia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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