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Nuova FE -apr 2018_Bennato Salvati Amos Gitai

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La strepitosa parata di Donnarumma contro il Napoli

Gattuso: «Milan, a Torino voglio vedere più gol»

◗MILANO

L'arcobaleno di emozioni di

Gattuso oscilla tra la soddisfazione

di una crescita evidente

nel gioco e il turbamento per

una vittoria che manca da

quattro partite, tre settimane

in cui la Champions League è

volata via. I complimenti ricevuti

per le recenti prestazioni

(Sassuolo e Napoli) non lo accontentano:

la squadra non

deve specchiarsi in bello stile

ma cercare con foga il gol, problema

atavico di questo Milan.

«A Torino - dice Ringhio - non

voglio vedere passi indietro,

solo qualche gol in più».

Serviranno mentalità e gambe.

«Con il Napoli abbiamo

speso tanto, se a Torino non

andiamo con la testa giusta rischiamo

una brutta figura. Noi

siamo molto più belli rispetto

a Roma: eravamo più brillanti

ma giocavamo di rimessa».

I soli 14 gol realizzati in campionato

dal trio Kalinic-Silva-Cutrone

«non preoccupano»

Gattuso: «Chiedo loro molto

sacrificio, questa può essere

una causa della scarsa brillantezza

in attacco. Kalinic? È da

un pò che viene massacrato

dai nostri tifosi e mi sono arrabbiato

per i fischi a San Siro».

Una difesa serrata per chi

guiderà l'attacco rossonero

contro Belotti, sogno di Mirabelli

e pupillo di Gattuso sin

dai tempi del Palermo.

«Lo dissi 3 anni fa quando

andai con Perinetti a vederlo

giocare all'AlbinoLeffe. Dopo

Shevchenko era quello che mi

aveva impressionato di più

per come centra la porta e salta

di testa. Mi è sempre piaciuto,

ha il veleno, è un giocatore

completo e un ragazzo per bene.

Si capiva cosa sarebbe diventato».

Inter, passeggiata di salute

Il Cagliari ne piglia quattro

Nell’anticipo a segno Cancelo, Icardi, Brozovic e Perisic. Il capitano a quota 25 reti

Per una sera la squadra di Spalletti scavalca le romane ed è da sola al terzo posto

inter 4

cagliari 0

INTER 4-2-3-1

Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda (38’

st Ranocchia), D'Ambrosio; Gagliardini (37’

pt Borja Valero), Brozovic; Karamoh (31’ st

Candreva), Rafinha, Perisic; Icardi. A disp.:

Padelli, Berni, Lisandro Lopez, Vecino, Santon,

Eder, Dalbert, Pinamonti.

All.: Spalletti

CAGLIARI 3-5-2

Cragno; Andreolli, Romagna, Castan ; Giannetti,

Padoin (9’ st Lykogiannis), Ionita, Cossu

(29’ st Caligara), Miangue; Ceter, Sau (5’

st Faragò). A disposizione Rafael, Crosta,

Rafael, Pisacane, Ceppitelli, Pavoletti, Han,

Kouadio, Tetteh.

All.: Lopez

Arbitro: Pasqua

Reti: 3’ pt Cancelo, 4’ st Icardi, 15’ st Brozovic,

45’ st Perisic

Note: ammoniti Giannetti, Brozovic

◗MILANO

Il difensore dell’Inter Joao Miranda contrastato dal cagliaritano Sau

Come da copione l’Inter sfrutta

al meglio l’anticipo casalingo

contro il Cagliari, rompe il

digiuno del gol, restituisce a

Maurito Icardi la gioia di andare

a segno (per la venticinquesima

volta in campionato) e

pone la parola fine alle speranze

del Cagliari di uscire imbattuto

dal Meazza, con una prestazione

a senso unico.

Dopo 3’ è già vantaggio nerazzurro:

Cancelo batte il calcio

di punizione verso il centro

dell'area per Icardi, il quale

non riesce ad impattare la sfera;

il movimento dell'attaccante

argentino disorienta Cragno

e permette al pallone di

entrare in rete. Al 21’ ancora

brividi per i sardi: D'Ambrosio

apre dalla sinistra per Karamoh;

questi calcia col piatto e

manda clamorosamente sulla

traversa da ottima posizione.

serie a - la situazione

La trentatreesima giornata

Ieri

INTER-CAGLIARI 4-0

Oggi

BENEVENTO-ATALANTA ore 18

CROTONE-JUVENTUS ore 20.45

FIORENTINA-LAZIO ore 20.45

NAPOLI-UDINESE ore 20.45

ROMA-GENOA ore 20.45

SAMPDORIA-BOLOGNA ore 20.45

SPAL-CHIEVO ore 20.45

TORINO-MILAN ore 20.45

VERONA-SASSUOLO ore 20.45

Classifica

JUVENTUS 84 GENOA 38

NAPOLI 78 BOLOGNA 38

INTER 63 UDINESE 33

LAZIO 61 CAGLIARI 32

ROMA 61 SASSUOLO 31

MILAN 53 CHIEVO 30

FIORENTINA 51 SPAL 28

ATALANTA 49 CROTONE 27

SAMPDORIA 48 VERONA 25

TORINO 46 BENEVENTO 14

Un minuto dopo gran parata

di Cragno su Perisic. Al 47’ il

croato percorre tutta la fascia

sinistra ed effettua un cross tagliato

per Icardi, il quale manca

il tiro al volo per un soffio.

Nella ripresa è subito Icardi-show:

al 4’ Rafinha di tacco

trova l'argentino, che si presenta

a tu per tu con Cragno e

lo fulmina con un destro di potenza

siglando il 25° gol stagionale.

Al 15’ Perisic mette in

mezzo per Icardi, che viene anticipato

da Andreolli: il pallone

carambola sui piedi di Brozovic,

il quale entra in area e segna

il 3-0 con destro ad effetto.

Al 20’ Rafinha serve Cancelo

con un tocco corto e questi tira

di destro da fuori area mandando

il pallone alto sopra la

traversa. Il poker viene servito

allo scadere della partita: Brozovic

batte corto per Perisic,

che calcia col mancino da fuori

e sigla il gol del 4-0.

JUVE: a crotone

Mandzukic e Pjanic fuori causa

Higuain e Marchisio dall’inizio

◗TORINO

I tre punti in palio a Crotone

sono un pezzo fondamentale

del settimo scudetto consecutivo

per la Juve. Allegri pretende

la stessa concentrazione

che sarà necessaria domenica

nello scontro diretto con il Napoli,

anzi di più: «Tra le due

partite di questa settimana,

quella con il Crotone è la più

importante e la più decisiva».

Un'iperbole se si considera la

classifica, una sacrosanta verità

quando si focalizza il vero

obiettivo di Allegri: «Arrivare

con 6 punti di vantaggio allo

scontro diretto è importante».

Ecco perché la diffida di Higuain

non sarà il motivo di una

panchina, visto che Mandzukic

è costretto allo stop da una

◗NAPOLI

gastroenterite. «Se Higuain sta

bene, gioca», spiega il tecnico

bianconero. In questo momento

con «sei partite da giocare

e quattro vittorie per avere

la certezza dello scudetto»,

non si può far regali. Neanche

al Crotone di Zenga, squadra

«che sta bene, che in casa ha

fatto gran parte dei punti che

ha, 6 in più rispetto all'anno

scorso». La ricetta è semplice:

«Ci vuole pazienza, bisogna essere

veloci, non cadere nella

trappola delle loro ripartenze».

Allegri invita a lasciare fuori

le polemiche. «Dobbiamo

stare zitti e tenere un profilo

basso per non disperdere energie»,

è l'imperativo di Allegri:

«Barzagli è a disposizione, Pjanic

no. Chi lo sostituirà? Potrebbe

giocare Marchisio».

NAPOLI

Contro l’Udinese spazio a Milik

Mertens domenica allo Stadium

Vincere e sperare. Queste le

due parole d'ordine che muovono

i passi del Napoli alla vigilia

della sfida con l'Udinese.

Lo 0-0 di Milano ha scavato un

solco di sei punti con la Juventus

ma gli azzurri non vogliono

mollare a nessun costo.

Maurizio Sarri potrebbe decidere

di dare una scossa alla

squadra inserendo dal 1’ Arek

Milik. Il polacco ha il piede caldissimo

e solo una magia di

Donnarumma gli ha negato il

gol dell'impresa a San Siro:

buttarlo dentro significherebbe

anche dare fiato a Mertens

che deve ritrovare l'istinto assassino

in vista della supersfida

di domenica sera allo Juventus

Stadium. Ma il possibile

turnover di Sarri è dettato anche

dalla paura delle squalifiche:

Mertens è diffidato e su di

lui pesa la tagliola di una possibile

squalifica in caso di cartellino

giallo con l'Udinese.

L'unica alternativa è vincere

per dare ancora un senso alla

trasferta di Torino. Sarri non

vede un calo atletico e potrebbe

pensare anche a Zielinski

dalla panchina per dare maggiore

incisività. Il pubblico azzurro

è pronto a garantire la

sua presenza domenica a Torino:

il Viminale ha dato il via libera

all'apertura del settore

ospiti per i tifosi del Napoli

non residenti in Campania.

CICLismo

Freccia Vallone, fari su Valverde

Lopez vince al Tour of the Alps

MOTO: domenica il gp in texas

Marquez a Austin come a casa

Con Rossi il clima resta bollente

◗PAMPEAGO (Trento)

Il colombiano Miguel Angel

Lopez ha vinto la seconda tappa

del Tour of the Alps, da Lavarone

a Pampeago, di 145

km. Il portacolori dell'Astana

ha battuto allo sprint Pinot e

Sosa, terzo e nuovo leader.

Quarto Froome davanti a Pozzovivo,

che ha firmato uno degli

allunghi più belli della giornata.

In difficoltà, nel finale,

Fabio Aru che ha chiuso a 34’’.

Dopo la Amstel Gold Race e

in attesa della Liegi-Bastogne-Liegi

di domenica il Trittico

delle Ardenne prosegue

con la Freccia Vallone. I favori

sono tutti per Alejandro Valverde:

lo spagnolo della Movistar

ha già vinto questa corsa

cinque volte, le ultime quattro

consecutive, e insegue un sesto

successo storico. Il principale

rivale di Valverde potrebbe

essere il francese Julien Alaphilippe

mentre il terzo incomodo

sembra l'irlandese Daniel

Martin. Tra gli outsider

Teuns, Wellens e Gilbert. Gli

italiani, a secco dal 2009 quando

si impose Davide Rebellin,

puntano su Diego Ulissi. Per

Vincenzo Nibali è un'altra tappa

di avvicinamento alla Liegi.

◗AUSTIN (Texas)

Sul circuito texano, dove le

due ruote corrono dal 2013, in

MotoGp ha vinto solo e sempre

Marquez. Cinque gare e 5

successi per il campione del

mondo in carica. Ma quella di

domenica promette di essere

un'edizione particolare. Troppo

fresco il ricordo dell'entrata

scriteriata con caduta di Valentino

Rossi in Argentina, per

permettere alle tensioni di essersi

stemperate, come testimonia

un post su Instagram

del pesarese: «Termas de Rio

Hondo, gara difficile rovinata

da un pilota pericoloso». Chissà

se basterà a calmare gli animi

la ramanzina che Carmelo

Ezpeleta, ceo di Dorna, ha promesso

di fare venerdì. L'accusa

di Rossi non tocca Marquez:

«Tutti abbiamo avuto 20 o 22

anni. Vada a rivedersi certi sorpassi

della sua carriera». Dopo

Giacomo Agostini, anche il

presidente della Federazione

mondiale, il venezuelano Ippolito,

ha difeso Marquez:

«Credo che Valentino abbia

esagerato nelle dichiarazioni a

caldo. Era chiaramente agitato,

ma non credo che Marquez

l'abbia fatto apposta».

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