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Nuova FE -apr 2018_Bennato Salvati Amos Gitai

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biettivo che arrivi alla conquista

del titolo».

Ha mai pensato potessero sostituirlo

negli anni scorsi?

«Mi venire da ridere quando

se ne parlava. Chi avrebbero

messo al suo posto? Vitantonio

Liuzzi? Bisogna essere realisti,

uno così forte e mansueto al tempo

stesso non si trova da nessuna

parte».

A proposito, le sembra reale

la possibilità che la Ferrari lasci

il $JSDVT?

«Anche il %SBLF, Enzo, a suo

tempo minacciò la stessa cosa.

Non Sergio Marchionne o Maurizio

Arrivabene. Enzo Ferrari. Che

dovette però fare i conti con la

Foca, vale a dire con Bernie Ecclestone,

che aveva tantissimo

potere e che aveva dalla sua un

mucchio di team: si arrivò quindi

al celebre Patto della Concordia

del 1981, nel quale si stabilirono

anche dei bonus maggiorati per

la Ferrari. Perché la Ferrari è la

Ferrari e anche gli americani di

Liberty, che non sono stupidi,

sanno che senza il Cavallino la

Formula 1 chiude bottega. Ma

ammettiamo che a Marchionne

gli stessi americani dovessero dire

“Vai pure” dove volete che vada?».

Un altro che sembra piuttosto

agitato è Max Verstappen.

«Con lui si sarebbe dovuti intervenire

a suo tempo, vale a dire

nel 2016 a Spa e nella stessa maniera

con cui venne punito Romain

Grosjean, protagonista di

un episodio simile (carambola

con altre macchine al via, OES)

quattro anni prima e sullo stesso

circuito (al pilota della Lotus venne

inflitta una squalifica che gli

impedì di partecipare al successivo

Gp d’Italia oltre a 50mila euro

di multa, OES): si è soprasseduto

e così Max ora ha una percezione

particolare di quello che si può

fare. La penalizzazione che gli

hanno dato lo scorso anno negli

Stati Uniti più che per lui è stata

un castigo per la Red Bull, che così

non ha avuto nessun uomo sul

podio, mentre la Ferrari ne ha

mandati su due. Ma che Verstappen

possieda talento è fuori discussione».

In casa Williams, invece, i

due piloti Lance Stroll e Sergey

Sirotkin stanno dimostrando

che Robert Kubica meriterebbe

un’opportunità.

«Sì, ma senza una valigetta piena

di soldi il pur bravo polacco

dove può andare? Il canadese,

grazie al paparino, ha riempito di

denaro Frank Williams. E in

quanto ad appoggi economici

anche il russo non scherza e in

tal senso ha dimostrato di essere

un ottimo sostituto di Felipe

Massa».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

LE ALTRE DISCIPLINE A QUATTRO RUOTE

di Nicola Artoni

Gran Formula E

show

LE MONOPOSTO ELETTRICHE INCANTANO ROMA

IL 56ENNE VINCE DUE SFIDE NEL GRAN TURISMO

empre vivace il panorama

delle altre discipline a quattro

ruote, a partire dallo

show della Formula E a Roma.

FORMULA E. Spettacolo in pista e

sulle tribune dell’Eur, con oltre

40mila spettatori, tanti vip in giro

per il paddock e un annuncio

che non può che essere motivo

di soddisfazione per la città. L’e-

Prix di Roma è stato un successo,

la Formula E ha conquistato

la città eterna tanto che, al termine

della gara, Alejandro Agag,

presidente della Formula E, ha

annunciato: «La Formula E per i

prossimi cinque anni sarà a Roma».

Subito a ruota la sindaca

Virginia Raggi ha aggiunto: «Lavoreremo

a un protocollo di lunga

durata. È sbocciato un amore».

Al netto di tutte le celebrazioni

e della caccia al selfie con il

vip, in pista è stata gara vera. Gara

vinta dal britannico Sam

Bird, che al traguardo ha preceduto

il brasiliano Lucas Di Grassi

e il tedesco Andre Lotterer: «È

stata una gara combattutissima

– ha detto Bird – abbiamo tenuto

duro, risparmiato la batteria e

ottenuto una grande vittoria».

Di Grassi ha infiammato il pubblico

con grandi sorpassi: «La

partenza non è stata buona, ho

perso posizioni, ma alla fine sono

riuscito a recuperare». Grande

deluso lo svedese Felix Rosenqvist,

partito dalla pole ma

fuori per un guaio a una sospensione.

E gli italiani? L’italo-svizzero

Edoardo Mortara ha chiuso

decimo, mentre Luca Filippi

si è piazzato tredicesimo. Nella

classifica del mondiale comanda

sempre Jean Eric Vergne

(quinto a Roma) con 119 punti,

contro i 101 di Bird e gli 82 di Rosenqvist.

Prossimo appuntamento,

sabato 28 aprile a Parigi.

RALLY WRC. Sebastien Ogier ha

già messo in chiaro le cose. Il re

del rally è lui, e non ha alcuna intenzione

di abdicare. Si sono disputate

le prime quattro prove e

in tre di esse, Monte Carlo, Messico

e Corsica, il campionissimo

francese ha tagliato per primo il

traguardo, prendendosi una

pausa in Svezia, dove a trionfare

è stato Thierry Neuville: «Sono

contento – ha detto – però mi

aspettavo una battaglia più dura.

I distacchi di norma sono

molto più ridotti ed è stata una

bella sorpresa riuscire a fare tutta

questa differenza». In classifica

Ogier comanda con 84 punti

davanti a Neuville (67) e a Ott Tanak

(45). Prossimo appuntamento

il 29 aprile in Argentina.

GRAN TURISMO WTCR. Debutto

ufficiale lo scorso 8 aprile per il

campionato Wtcr, che prende il

posto del defunto Wtcc. Sono 30

le gare, suddivise su dieci

week-end nei quali si disputano

tre gare alla volta. E il neonato

campionato, in Marocco, si è

aperto nel segno di un 56enne

italiano che ha ancora tanta voglia

di stupire. È stato Gabriele

Tarquini (Hyundai) infatti a

trionfare nella prima e nella terza

gara, lasciando la seconda al

francese Jean Karl Vernay: «La

chiave della corsa era nei primi

giri – ha detto Tarquini – e lì ho

spinto. Dopo ho amministrato,

■LA NUOVA

07

MERCOLEDÌ

18 APRILE 2018

La partenza

della Formula E

a Roma

e Gabriele

Tarquini, primo

nel Gran

turismo Wtcr

consapevole che qui è difficile

sorpassare. Parlano tutti della

mia pensione, io mi sto ancora

godendo la corsa». Prossima tappa

in Ungheria il 29 aprile.

NASCAR. Grande bagarre come

sempre nella Nascar Cup Series

2018. Nell’ultima gara, al Bristol

Motor Speedway, trionfo di Kyle

Busch (Toyota) su Kile Larson e

Jimmie Johnson (entrambi su

Chevrolet). In classifica comanda

Busch con 365 punti, ma Joey

Logano (306) e Kevin Harvick

(290) incalzano. Il 21 aprile si

corre al Richmond Raceway.

INDYCAR. Giunto alla terza prova,

il campionato Indycar è per

ora guidato da Alexander Rossi,

vincitore dell’ultima prova a

Long Beach e primo con 126

punti. Dietro di lui Josef Newgarden

(104) e Graham Rahal

(93). Prossima tappa il 22 aprile

a Birmingham, in Alabama.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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